Sensualità come eleganza non è da tutti
Connessi ma a Distanza
La nostra relazione aveva ottimi voti in fisica,
chimica e filosofia. E che cosa non ha funzionato?
La geografia.
Eravamo troppo lontani..
- Fragmentarius
Il nostro modo di vivere si è molto trasformato con l’avvento della tecnologia. Lo sappiamo tutti e tutti abbiamo un’opinione sul tema ma quanto ci abbiamo riflettuto?
Strumenti nati per facilitare processi lavorativi sono diventati parte integrante del nostro quotidiano, basti pensare a quanti apparecchi tecnologici abitano in casa con noi! Ne siamo affezionati come se fossero “reali”, quasi al pari degli animali domestici! Esagero?
Proviamo a pensare a come e per cosa usiamo la tecnologia. Un esempio che mi tocca particolarmente è il modo in cui ci si relaziona oggi. I rapporti e le comunicazioni sono massivamente mediati dal mezzo tecnologico, anche i rapporti familiari. Siamo sempre connessi … una fortuna sfacciata poter schiacciare un tasto e avere l’amico o il fidanzato a disposizione in tempo zero. Fortuna si, se il mezzo viene usato come un arricchimento a relazioni che prendono forma nella vita reale. Ma se diviene un sostituto dei rapporti vis a vis? Cosa succede al nostro corpo, alle nostre emozioni, a noi?
Nel nostro studio ci sono esperti che si occupano del corpo, del suo nutrimento ma anche della mente e del loro rapporto. Sarà un caso? Per nulla!! Siamo un tutt’uno ed è importante curarsi di questo interscambio mente-corpo. Se trascuriamo uno dei due, iniziamo a sentire che qualcosa non va. Anche nelle relazioni.
Il rifugio del virtuale
Viviamo immersi nelle relazioni. Spesso fatichiamo a gestirle, gli altri ci fanno stare male e sentire senza valore. La tecnologia e i social si sono ben inseriti in questa fragilità e sono stati usati come barriera contro le difficoltà e l’imbarazzo che il rapporto con l’altro comporta, soprattutto in adolescenza. I nostri figli sono nativi digitale ma siamo noi a dargli in mano mezzi tecnologici fin dalla più tenera età.
Il mio interesse per questo tema nasce un po’ dai racconti e dai vissuti odierni che, paradossalmente, evocano un sentirsi connessi ma distanti gli uni dagli altri.
Per questo e anche per altre difficoltà, può essere utile incontrare uno psicologo.
Mi sento spesso dire: “dallo psicologo ci vanno i matti, io non ne ho bisogno”. Sorrido e penso sempre che le persone che incontro sono tutto fuorché matte. Sono speranzose, sono persone che hanno sofferto o che sentono di non essere soddisfatte o di non stare bene in un preciso momento, sono persone ferite ma desiderose di dare più valore a sé stessi e alla loro vita. Sono persone che vogliono essere felici.
Abbiamo dimenticato il rapporto sociale vero , abbiamo perso il contatto naturale della pelle su pelle , occhi negli occhi , lo scrutarsi , il vedere l'anima , il sentire essere portati a letto il FARE L'AMORE , MANGIARE ASSIEME , il VIVERE ASSIEME .. stiamo ( non ABBIAMO ) PERSO TUTTO