Selena Podda

Founder Junior

Quando credi di sapere tutto.... poi la vita ti fa diventare mamma!

2019-07-01 11:43:29

Tutta quella teoria e scienza tutt'a un tratto diventa fantascienza. Sembra di vivere la tua vita tra l'essere un extraterrestre, un umano e un vegetale.

Ho studiato Psicologia..

Ho studiato dogmi e dottrine, stadi di sviluppo e di evoluzione, dinamiche e patologie, personalita' e identita' sociale; poi i grandi nomi e pilastri: Freud, Pavlov, Piaget, Jung, Watson, Skinner... wow, grandi!



Quindi... so tutto!

Invece poi, diventi mamma.


Il passaggio dalla scienza alla fantascienza, cosi' come avviene nello sviluppo, e' avvenuto a stadi.

1° stadio: Incantesimo

Amore che ti esplode dentro e si schianta nell'anima, quell'amore che hai letto e studiato, ma mai provato; ti sconvolge, ti pervade e s'insinua in ogni tua cellula. Eccola la miniatura di te!


Dopo qualche giorno, nonostante questo amore infinito che hai dentro, inizia il disorientamento, la destabilizzazione del sè (cioè me!) e il sonno... tanto sonno!

E allora inizi ad aprire cassetti in quel tuo ippocampo meravigliandoti di trovarci ancora tutto cio' che hai studiato...o quasi! 

Sì, nel 1° stadio e' fantastico sapere di sapere, a differenza di Socrate, anche se presto, tu non lo sai, ma questa sara' un'illusione.


Eh gia', presto scopriro' che aver studiato psicologia non sara' stato come avere il manuale della mamma.

Capiro' invece che l'istinto materno e' una cosa reale, e iniziero' a fidarmi solo di cio' che "sento".


Incantesimo, si', m'incantavo, nel senso letterale della parola, a guardarla e respirarla in silenzio ( ho filmati che testimoniano questo di decine di minuti di primi piani a... al niente per tutti e tutto per me, semplicemente lei, Jana).

 Cercavo di imprimere in me ogni suo stupore o scoperta, sorrisi, i suoi primi passi, le prime parole.. gia', le prime parole... non sto qua a raccontare l'emozione della prima volta che disse "mamma", pur sapendo che fosse un lallaismo!

2° Stadio: "Pseudo-educazione"

Dopo lo stordimento magnifico dei primi anni, arriva il momento in cui sei chiamata alla "responsabilità" di educarla e prepararla al mondo.

Lei inizia a sviluppare la sua personalità, la sua innata essenza, ti rendi conto subito che non sara' certamente impresa facile.

La psicologia che hai studiato e ti ha aiutato sino a questo punto, ora inizia a vacillare!

Ma hai ancora un asso nella manica, l'istinto materno accompagnato dall'arte della maieutica ( sì, sempre lui Socrate) 

3° Stadio: Consapevolezza

Ho messo al mondo mia figlia e del mondo lei e'!

E ora?

Ora è lo stadio in cui diventi "preparatore", no, non ad uno sport... ma alla vita! 

Ti sembra poco?

Inizia il periodo dei suoi " voglio cambiare mamma!!!" e dei "sei cattiva!". Certo , inizi ad essere una tiranna e strega agli occhi di tua figlia, perche' e' il momento dei miei "no" 

i "non dovresti"

i "sarebbe meglio se.."

"amore, cerchiamo insieme di gestire la rabbia"

"condividi i giochi"

 e un mare di altri limiti.

Presto mi rendero' conto di non avere il diritto di modificare o plasmare la sua essenza.

4° Stadio: Privazione (scuola primaria)

Cosi' piccola ho dovuto lasciare quella manina tremante davanti ad un cancello troppo grande per lei, o forse lo era per me...

PRIVAZIONE e' il mio ricordo... quel cancello privava entrambe di tutto cio' che eravamo io e lei sino a quel momento.

Ma sapevamo che era giusto cosi'.

E cosi' in ogni sua piccola conquista, tu non sei piu' lì a vivertela, ma solo a essere la "seconda", quando lei ti replichera' il suo successo; ti ritrovi a piangere e gioire per ogni parola scritta o quando, incerta e timida, legge le prime sillabe, per ogni disegno con il sole enorme e gli alberi verdi e robusti.


E iniziano le "battaglie" tra cio' che io avevo cercato di insegnare a mia figlia e cio' che invece la scuola, radicata a vecchi modelli, cercava di inculcarle:loro la competizione, io la collaborazione; la rincorsa al voto piu' alto perche' e' quello che ti da il valore e ti rende capace agli occhi degli altri, mentre io le ho sempre parlato di voglia e curiosita' nel sapere e che l'impegno che avrebbe messo nelle cose sarebbe stato sempre premiato. E ancora, insistevano sul concetto dello straniero, del diverso, dei confini, del normale.

Insomma, due pensieri e stili abissali!


Cosi' la porto via da quel recinto, e iniziamo insieme quel favoloso mondo della homeschooling. Siamo nuovamente io e lei...e posso occuparmi nuovamente della sua anima e del suo sapere, trasmettere valori e ideali, darle il suo tempo per apprendere e dissetare le sue richieste.

Questo percorso insieme mi ha fatto capire che in realtà era lei che insegnava me a come si potesse guardare e "sentire" il mondo.

 Purtroppo l'ultimo anno di scuola, il quinto, ho dovuto riportarla oltre quel cancello, dove pero' ho trovato dei cambiamenti nelle sue maestre, eravamo tornate un po' "vincenti".


4° Stadio: Ricominciare tutto da capo

Piano piano ti rendi conto che quell'esserino cresce, che fiocco dopo fiocco, grembiule dopo grembiule, si avvicina la preadolescenza. L'equilibrio raggiunto diviene una corda sospesa in aria e io, ma anche lei, diveniamo delle funambole. Territori nuovi, inesplorati, delle volte aspri e tesi.

Capisco... e' il momento di dimostrarle ancora di piu' il mio amore, la mia fiducia.

Devo accorciare le mie braccia per lasciarla muovere nel suo spazio,

devo guardare altrove per darle liberta',

devo preparare il mio cuore ad un sempre maggior distacco..

Lei cresce e io rimpicciolisco. DEVO!

5° Stadio: Questo! Praticamente sto seduta in un'altalena!!!!!


Mi e' capitato che mi dicessero "Brava, mi piaci molto come mamma... ma vedrai quando Jana sara' nella preadolescenza...."

E io: "Cosa?? Ma va! Esagerata!!!!"


Stadio in cui la scienza si trasforma in fantascienza e tu ti arrampichi tra meditazione e nevrosi!


Ecco, questa fase e' appena iniziata, ma in realta' mi pare gia' un limbo... e all'orizzonte non vedo ne' Caronte e neppure nessun angelo nocchiero.

Per raccontarvi questo stadio... lo faro' quando riusciro' a scendere dall'altalena.

Quando tutto tornera' stabile, quando i ruoli saranno nuovamente delineati, quando si trovera' nuovamente il "posto sicuro" in un abbraccio, quando la mia ombra tornera' a ricoprire lo spazio del mio corpo sulla terra e non sopra la sua a proteggerla a distanza.

Qualche anno? Forse!


Nel frattempo prego il mio universo che il disegno che ha creato per lei sia un capolavoro.