Sebastiana Patanè

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La magia come potere: Magic-Legend, di V.E. Schwab.

2019-06-24 08:17:37

Alla continua ricerca di nuove storie fantasy, mi sono imbattuta in una storia che mi ha stupito. Qui il mondo è su piani paralleli e la magia è potere. Questa è la mia recensione.

La trama.

Esistono quattro Londra, invisibili l'una alle altre. La magia le ha influenzate tutte, ma solo in Londra Rossa ha raggiunto un equilibrio e convive con la popolazione. Solo un Antari può spostarsi fra le dimensioni, e di Antari ne esistono solo due: Holland, confinato a Londra Bianca, e Kell, legato alla famiglia reale di Londra Rossa. Sono gli uomini che possiedono la magia del sangue, la più potente. In uno dei suoi viaggi fra i mondi, Kell viene derubato da una strana ladra, Lila Bard, una ragazza priva di magia ma che nasconde doti inaspettate. 

Il solito fantasy young adult?

Pensavo di avere davanti il solito fantasy per ragazzi, magia, creature misteriose e storia d'amore, quei libri che si leggono in un attimo e scorrono via. Ma già dalle prime pagine mi sono resa conto che questa storia aveva qualcosa di particolare. 

Qui la magia è energia vitale, permea tutto ed è a disposizione di tutti. È parte del mondo e dell'essere umano dal principio. 

Ma è una forza che va dominata, o prenderà il sopravvento. È una forza che consuma e distrugge. Non è né buona né cattiva. È potere.

Tutti la possiedono, in misura diversa, ma non tutti sono stati in grado di raggiungere un equilibrio. E il rapporto con la magia segna la differenza tra i mondi.

Lila e Kell.

Kell, però, è un mago speciale. Lui è un Antari, un mago che domina tutti gli elementi, e può viaggiare tra le dimensioni. Nel suo mondo lui è unico, temuto e desiderato, un trofeo ambito da molti.

Ma Kell non è l'eroe senza macchia e senza paura. È invece un ragazzo infelice, intrappolato in un ruolo che non vuole, legato alla famiglia reale che non è la "sua" famiglia, ma che lo usa per i propri scopi. È tormentato e solo, con un unico legame importante, il principe Rhy, che considera suo fratello, l'unica persona di cui gli importi davvero.

E poi incontra Lila, una ragazza che ha sempre lottato per sopravvivere, non ha mai avuto un briciolo di magia ma riesce a fare cose sorprendenti. Una strana ragazza con la speciale capacità di cacciarsi nei guai, che non si lascia intimidire da niente e da nessuno. Lila è una forza della natura, che lo travolge.

La forza di questa saga sono i personaggi. Kell, Lila, ma anche i personaggi di contorno, hanno una personalità complessa, perfettamente caratterizzata. Ne ho sentito i pensieri, i dubbi, la sofferenza, la frustrazione, la paura, l'energia. Sono personaggi che hanno un'anima. 

Per favore, curate le traduzioni.

I libri hanno uno stile semplice e piacevole, si legge facilmente e riesce a creare immagini ed emozioni. Purtroppo tanti, troppi errori, evidentemente dovuti alla mancanza di una revisione del testo, mi hanno molto infastidito. Per favore, curate di più le traduzioni! È un peccato che una lettura così piacevole venga deturpata per questo motivo.

In attesa del terzo libro...

Questo non è un libro romantico. Forse lo potremmo definire una storia di riscatto e di crescita, forse la ricerca del proprio ruolo nel mondo. È un libro che mi ha coinvolto e affascinato, ha creato quel legame con i personaggi che te li fa sentire vicini, delle anime affini, quasi degli amici. È un risultato non da poco.

La saga prevede  un terzo libro, non ancora tradotto in Italia. In attesa di poter conoscere la conclusione della storia, mi sento di consigliarne la lettura a chi cerca una saga piacevole, intrigante, facile da leggere ma per nulla banale.