Sebastiana Patanè

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La bellezza esteriore e quella interiore. Il ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde

2019-07-14 13:11:42

Durante gli anni di scuola ci vengono proposte molte letture. L'imposizione non è il modo migliore per farle apprezzare, si sa. Ma questo romanzo per me è stato amore immediato e assoluto, che continua anche oggi. Questa è la mia recensione.

La trama

Nella Londra del XIX secolo, Dorian Gray è un giovane bellissimo e ingenuo. Quando riceve in dono un suo ritratto, rimane folgorato dalla sua incredibile bellezza, al punto da esserne geloso. Il ritratto rimarrà per sempre bello e giovane, mentre lui invecchierà e un giorno morirà. Ossessionato da questo pensiero, Dorian rinuncerà alla sua anima purché il ritratto invecchi al posto suo, e inizierà una vita dedita al vizio e all'immoralità.


Uno stile di scrittura impeccabile.

Ho letto per la prima volta questo romanzo alle scuole superiori, tanti anni fa. E, si sa, la lettura imposta è particolarmente sgradita agli studenti. Eppure questo romanzo mi ha folgorata subito. Mi è entrato nel cuore e non è più uscito.

È scritto in modo sublime, oserei dire perfetto; talmente accurato, evocativo, poetico, al punto che basterebbe solo questo per farne un capolavoro. 

Oscar Wilde era un amante della bellezza in tutte le sue forme, e ha trasferito questa caratteristica nel suo romanzo.

L'eterna giovinezza.

Nel racconto ritroviamo tematiche che sono tipiche del pensiero di Oscar Wilde, ma anche profondamente umane e universali. 

Dorian vede la bellezza come l'unico valore importante, e l'unico motivo che renda la vita degna di essere vissuta. Ma, per mantenere la sua giovinezza, perde la sua anima, e, con essa, la sua umanità. 

Il suo percorso, che lo porta alla perdizione e alla morte, contiene un messaggio prezioso: è normale e comprensibile desiderare l'eterna giovinezza e amare la bellezza, ma non rinunciando alla nostra umanità, perché questa sarebbe la nostra distruzione.

Un classico imperdibile

Considero questo romanzo un capolavoro assoluto, ed è un'espressione che non utilizzo quasi mai. Fra i grandi classici di cui ci hanno parlato a scuola, è quello che porto nel cuore, e che ad ogni rilettura continua a stupirmi e affascinarmi.

Se non lo avete letto, consiglio assolutamente di farlo: è una lettura meravigliosa.

Se lo avete letto, cosa ne pensate? Aspetto la vostra opinione nei commenti.