Il fatto è che la nostra respirazione non è sempre regolare, ma è influenzata da diversi fattori, sia esterni che interni, facili da individuare.
Pensa ad un incidente, un intervento chirurgico, un lutto o una pesante delusione, una violenza o situazioni spiacevoli che si sono protratte nel tempo. La paura e il dolore al quale siamo stati esposti hanno spinto il nostro corpo e la nostra mente ad adattarsi per far fronte ad una situazione che magari era temporanea ma che poi però si è cristallizzata in una postura o in una abitudine che tuttora influenzano la nostra respirazione.
Mi riferisco a tutte le volte che a causa di questi eventi abbiamo costruito un limite adeguando di conseguenza il nostro vivere, a volte pure i nostri sogni ma quasi sempre il nostro modo di respirare. E dico che si sono cristallizzati perché quando si ripresentano situazioni analoghe siamo ormai abituati a reagire allo stesso modo.
Del resto, da quando nasciamo adattiamo il respiro all’ambiente che ci circonda e molto presto smettiamo di usare il diaframma, di rado respiriamo profondamente e ci limitiamo a inspirare utilizzando la parte superiore del torace.
E tutto ciò non è ottimale se vuoi riempire il più possibile di ossigeno i polmoni e favorire i processi fisiologici che garantiscono il tuo benessere psicofisico.
La domanda che ti faccio è questa: visto che la respirazione è vita, é così importante e fondamentale, perché non te ne occupi volontariamente per assicurarti di eseguirla correttamente e garantirti tutti i benefici di una corretta ossigenazione?
Per verificare quello che dico prova questo test: fai il più grande respiro che puoi, per riempire al massimo i polmoni.
Puoi notare facilmente che per farlo hai gonfiato il torace, innalzato le spalle e contratto la pancia verso l’interno. Così facendo però non hai immesso il massimo dell’ossigeno possibile, per farlo dovresti usare il diaframma che invece è rimasto contratto.
Ti propongo un esercizio semplicissimo di respirazione che renderà concrete le mie parole, e ti farà scoprire facilmente come ottenere calma e concentrazione semplicemente respirando.
Fissa nella mente queste tre parole:
Trovati un posto tranquillo, sdraiati o stai seduto, chiudi gli occhi e metti una mano sulla pancia.
Inspira dal naso, cercando di non muovere il torace e presta attenzione ai movimenti dell’addome. Con la mano potrai controllare facilmente se la pancia si solleva correttamente per effetto del movimento del diaframma e così sarà maggiore anche la quantità di ossigeno che entrerà nei tuoi polmoni.
Dopo una breve pausa espira, cercando di impiegare il doppio del tempo rispetto all’inspirazione. Puoi facilmente ottenere questo scopo ad esempio contando mentalmente fino a quattro mentre inspiri e fino a otto mentre espiri, oppure fino a tre e poi a sei, come ti senti più a tuo agio
Questo perché quando inspiriamo coinvolgiamo il sistema nervoso simpatico, quello preposto alla velocità, all'azione, alla risposta adrenalinica, rapida mentre viceversa quando espiriamo è il sistema nervoso parasimpatico ad essere coinvolto, quello che ci porta calma, quiete, rilassamento ed è quindi utile al nostro obiettivo prolungare il tempo dedicato a questa fase.
I benefici che otterrai da questa pratica sono importantissimi, e lo scoprirai molto velocemente. Rilassamento, diminuzione del livello di stress, concentrazione.
Il solo respirare in questo modo, muovendo il diaframma permette da un lato di rilassare tutta la parte superiore del corpo, spalle, trapezio, ma anche di massaggiare in modo naturale gli organi interni grazie al movimento del diaframma.
Puoi dedicarti a questa pratica anche durante la giornata, anche prima di un evento che potrebbe risultare mentalmente stressante, quando proprio non ce la fai più e hai bisogno di fermarti.
Più riuscirai ad effettuare questa pratica a maggiori saranno i benefici che otterrai nella tua vita quotidiana in termini di rilassamento, concentrazione e benessere psicofisico.
E questo non è che il primo passo.
La respirazione è fondamentale in molte tecniche di accrescimento personale. Tecniche come meditazione, Rebirthing, Yoga e tanti altri.
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È tempo che ti occupi di te stesso. Un conto è essere autonomi, un altro è la tua fondamentale autodeterminazione.