Scorrere Con La Sclerosi

Se non puoi più correre, allora scorri

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Sclerosi Multipla senza ansia grazie alla respirazione

2021-09-09 13:15:56

Una tecnica di respirazione molto efficace per tenere a bada l'ansia che ti angoscia e che non aiuta a gestire la tua malattia

La respirazione contro l'ansia della Sclerosi Multipla


Ti capita spesso di avere oltre alla stanchezza fisica e mentale che ti accompagna anche attacchi di panico o ansia? Nessuno capisce quanto tu puoi essere stanco anche se non hai fatto ancora nulla e questa incomprensione ti sfianca ancora di più?

In questo video voglio insegnarti una tecnica molto efficace per tenere a bada un aspetto che ti angoscia e che certo non aiuta a gestire la tua malattia.

Ho deciso di parlartene perché anche io sono affetto da Sclerosi Multipla dal 2011 e quindi posso comprendere le tue sensazioni, i tuoi disagi e quello che voglio mostrarti è frutto della mia diretta esperienza, è parte di quello che ho imparato e sperimentato direttamente in questi anni.


Confrontandomi con diversi malati di sclerosi multipla ho avuto modo di constatare che troppo spesso oltre alla disabilità subentrano ansia, stress o addirittura attacchi di panico dei quali ne faremmo a meno volentieri.


Per ottenere una condizione di rilassamento, calma e concentrazione utili per affrontare positivamente questo oscuro compagno di viaggio hai a disposizione uno strumento al quale non presti attenzione quasi mai: la tua respirazione.

Respirare è un processo spontaneo, cioè ha luogo senza che intervenga la tua volontà. Inspirare ed espirare. Non ci accorgi né del modo né della frequenza con cui lo fai, ma ripeti questo processo circa 20.000 volte al giorno. 
A cosa serve la respirazione lo sappiamo sommariamente tutti: attraverso il sangue vengono rifornite di ossigeno le cellule del nostro corpo. Questo permette l’ossidazione del glucosio che assumiamo attraverso gli alimenti e questo processo genera acqua, anidride carbonica ed energia, necessaria per i muscoli, per il cervello e per le nostre funzioni fisiologiche. Questo quando tutto funziona in modo ottimale.


So già cosa pensi: tutte queste cose cosa c’entrano con la mia ansia?

Il fatto è che la nostra respirazione non è sempre regolare, ma è influenzata da diversi fattori, sia esterni che interni, facili da individuare.

  • sforzo fisico, quando sei spinto ad adattare la respirazione allo sforzo che produci
  • sensazioni fisiche come ad esempio freddo, caldo, dolore, solletico
  • emozioni: gioia, sgomento, tristezza o rabbia
  • eventi traumatici e le conclusioni che abbiamo costruito sopra di essi



Pensa ad un incidente, un intervento chirurgico, un lutto o una pesante delusione, una violenza o situazioni spiacevoli che si sono protratte nel tempo. La paura e il dolore al quale siamo stati esposti hanno spinto il nostro corpo e la nostra mente ad adattarsi per far fronte ad una situazione che magari era temporanea ma che poi però si è cristallizzata in una postura o in una abitudine che tuttora influenzano la nostra respirazione.

Mi riferisco a tutte le volte che a causa di questi eventi abbiamo costruito un limite adeguando di conseguenza il nostro vivere, a volte pure i nostri sogni ma quasi sempre il nostro modo di respirare. E dico che si sono cristallizzati perché quando si ripresentano situazioni analoghe siamo ormai abituati a reagire allo stesso modo

E questa abitudine tossica contribuisce a rafforzare la sensazione di malessere, ansia o panico che ci cattura sempre più frequentemente.


Del resto, da quando nasciamo adattiamo il respiro all’ambiente che ci circonda e molto presto smettiamo di usare il diaframma, di rado respiriamo profondamente e ci limitiamo a inspirare utilizzando la parte superiore del torace.
E tutto ciò non è ottimale se vuoi riempire il più possibile di ossigeno i polmoni e favorire i processi fisiologici che garantiscono il tuo benessere psicofisico.

La domanda che ti faccio è questa: visto che la respirazione è vita, é così importante e fondamentale, perché non te ne occupi volontariamente per assicurarti di eseguirla correttamente e garantirti tutti i benefici di una corretta ossigenazione?


Per verificare quello che dico prova questo test: fai il più grande respiro che puoi, per riempire al massimo i polmoni. 
Puoi notare facilmente che per farlo hai gonfiato il torace, innalzato le spalle e contratto la pancia verso l’interno. Così facendo però non hai immesso il massimo dell’ossigeno possibile, per farlo dovresti usare il diaframma che invece è rimasto contratto.

Ti propongo un esercizio semplicissimo di respirazione che renderà concrete le mie parole, e ti farà scoprire facilmente come ottenere calma e concentrazione semplicemente respirando.

Fissa nella mente queste tre parole:

  • naso
  • pancia
  • tempo


Trovati un posto tranquillo, sdraiati o stai seduto, chiudi gli occhi e metti una mano sulla pancia. 

 

Inspira dal naso, cercando di non muovere il torace e presta attenzione ai movimenti dell’addome. Con la mano potrai controllare facilmente se la pancia si solleva correttamente per effetto del movimento del diaframma e così sarà maggiore anche la quantità di ossigeno che entrerà nei tuoi polmoni. 
Dopo una breve pausa espira, cercando di impiegare il doppio del tempo rispetto all’inspirazione. Puoi facilmente ottenere questo scopo ad esempio contando mentalmente fino a quattro mentre inspiri e fino a otto mentre espiri, oppure fino a tre e poi a sei, come ti senti più a tuo agio 
Questo perché quando inspiriamo coinvolgiamo il sistema nervoso simpatico, quello preposto alla velocità, all'azione, alla risposta adrenalinica, rapida mentre viceversa quando espiriamo è il sistema nervoso parasimpatico ad essere coinvolto, quello che ci porta calma, quiete, rilassamento ed è quindi utile al nostro obiettivo prolungare il tempo dedicato a questa fase. 
I benefici che otterrai da questa pratica sono importantissimi, e lo scoprirai molto velocemente. Rilassamento, diminuzione del livello di stress, concentrazione.


Il solo respirare in questo modo, muovendo il diaframma permette da un lato di rilassare tutta la parte superiore del corpo, spalle, trapezio, ma anche di massaggiare in modo naturale gli organi interni grazie al movimento del diaframma.
Puoi dedicarti a questa pratica anche durante la giornata, anche prima di un evento che potrebbe risultare mentalmente stressante, quando proprio non ce la fai più e hai bisogno di fermarti.

Più riuscirai ad effettuare questa pratica a maggiori saranno i benefici che otterrai nella tua vita quotidiana in termini di rilassamento, concentrazione e benessere psicofisico.
E questo non è che il primo passo.
La respirazione è fondamentale in molte tecniche di accrescimento personale. Tecniche come meditazione, Rebirthing, Yoga e tanti altri.
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È tempo che ti occupi di te stesso. Un conto è essere autonomi, un altro è la tua fondamentale autodeterminazione.

by Paolo Boffa