Schiena Leggera

Risolvere i dolori prima e meglio

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Risolvere i dolori prima e meglio

Finalmente svelata la differenza tra fasciale e miofasciale!

2021-08-18 04:22:13

Il tessuto fasciale e la miofascia non sono esattamente la stessa cosa, finalmente un po' di chiarezza sulla nuova frontiera del benessere

Il tessuto miofasciale, la tuta aderente dell’uomo ragno 

Nel canale Schiena Leggera si legge che ci sono i fattori che influenzano la fascia, che è importante trattare il tessuto miofasciale, che il tessuto fasciale è bene che sia viscoso ed elastico, che la fascia scorre sul tessuto muscolare, tutti termini corretti e ben contestualizzati ma poco chiari se non è presente una definizione di base; in questo articolo oggi te la spiego.

Trattare i muscoli prima che sia troppo tardi

La postura chiusa del collo in avanti per le troppe ore al pc, il dolore alla parte laterale del collo che se non trattato sfocia in un fastidioso mal di testa sono la conseguenza della posizione seduta prolungata che fa parte del grande e cattivo “insieme di abitudini” dello stile di vita sedentario. 

Gli articoli di Schiena Leggera hanno l’obiettivo di far conoscere il tessuto fasciale e di come può essere lavorato con gli attrezzi miofasciali; questo perché i problemi si risolvono prima e meglio.

Scrivo questo contenuto seduto al pc ma ti confido che sto già visualizzando quali trattamenti farò sul dorso e sul collo dopo aver terminato la stesura della prima bozza, fanno così bene (questi rotolamenti) che in pochi minuti riuscirò a sentire la schiena e il collo liberi e leggeri come dopo una lezione di pilates o di yoga.

Sento il bisogno di utilizzare il rullo di diametro 15 cm per azzerare tutte le tensioni accumulate dalla posizione seduta dinnanzi al pc, al termine del trattamento il tessuto fasciale risulterà fluido ed elastico come se su questi muscoli fossero passate le mani di un esperto massaggiatore.

La fascia connette tutto con tutto, è dovunque

Trattare la fascia fa così bene che sarebbe un delitto non fare almeno qualche prova ma che differenza c’è con la miofascia?
La fascia è un tessuto biancastro fluido quando ben idratato, è presente in tutto il corpo, connette tutto con tutto e quando si disidrata si indurisce e diventa fibrosa; immaginala come una tuta aderente che se non ha la giusta percentuale di acqua si riduce di una taglia con l'effetto di limitare i movimenti e comprimere le articolazioni.
La fascia forma e supporta il corpo, lo modella ma contiene anche recettori, è intelligente, ha caratteristiche contrattili come i muscoli ed è un mezzo di trasporto per i rifiuti del sistema linfatico; questo tessuto si divide in:

  • superficiale
  • profondo
  • viscerale

La fascia profonda è quella di cui hai già sentito parlare negli altri articoli è chiamata miofascia, è resistente, copre e avvolge i muscoli, le ossa, i nervi e i vasi sanguigni del corpo, divide i muscoli in compartimenti fasciali.
Sono presenti in questo tessuto un alto numero di recettori nervosi ed in base a dove si trova si adatta ai nervi, ai legamenti e alle articolazioni condizionando il funzionamento delle stesse.

Il suffisso “mio” indica la muscolatura e il termine miofascia rappresenta l’intenso rapporto tra i due tessuti.

La fascia è il tessuto che avvolge ogni parte del corpo, la miofascia è la parte di questo tessuto che si relaziona con ossa, muscoli, tendini ed articolazioni.

Il nuovo rimedio naturale senza fare fatica

La passione per la conoscenza del corpo umano è diffusa ma ovviamente non può essere interessante per tutti, sapere come funziona il corpo ed in questo caso conoscere quali sono le caratteristiche del tessuto fasciale invece, è un acceleratore di guarigione per tutti i problemi dove siano coinvolti ossa, muscoli, tendini ed articolazioni.

La pratica è semplice, si rotolano rulli e sfere sui muscoli del corpo; i trattamenti sono rapidi, non sono faticosi e si fanno da casa.

I trattamenti si fanno a casa in autonomia seguendo le indicazioni presenti nelle diverse videoguide che ho realizzato, sono necessarie poche indicazioni; è importante essere consapevoli di dove non si devono mettere gli attrezzi.
Clicca il pulsante qui sotto per accedere direttamente all'articolo che ho pubblicato sui "semafori rossi" ovvero quando ci deve fermare.

Un nuovo concetto, l’allenamento miofasciale

In alcuni casi, in questo momento penso a Mario, far ripartire lo scorrimento miofasciale è stato più lungo del previsto; la situazione di questo “fanciullo” che seguo da un paio d’anni era particolarmente cronicizzata.
Il dolore al collo lo ha attanagliato per molto tempo, la sua strepitosa fisioterapista di fiducia è riuscita a risolvere il problema con non poche difficoltà e le ricadute sono state molteplici.

Una delle tante attività (causa principale delle diverse ricadute) di Mario è portare a spasso i suoi adorati cagnoloni, ma che sono dei caterpillar per il tratto cervicale perchè strattonando continuamente il guinzaglio contribuiscono ad alimentare l’incendio dei dolori già presenti a causa delle troppo ore davanti al pc.

In questo caso il torace e il tratto cervicale di Mario sono stati lavorati con gli esercizi del metodo Pilates, i trattamenti con gli attrezzi miofasciali affiancati in contemporanea hanno iniziato a lavorare il tessuto come se la sua fisioterapista fosse sempre lì.
Il risultato è che un collo condizionato negativamente da una postura "non meravigliosa" è tornato a stare bene,

la passeggiata con i suoi adorati ma forzuti cani non è più un problema.


Ti ringrazio per avermi dedicato la tua attenzione, se il tessuto fasciale ti ha incuriosito ti invito a leggere l’articolo che ho preparato su quali sono i fattori che influenzano la fascia in positivo e in negativo, secondo te in quale zona del tuo corpo il tessuto fasciale hai perso fluidità?

by Gabriele Sellan