Dall’emicrania alle trazioni alla sbarra con 20 kg appesi

Emicrania, quando puoi solo aspettare che passi

Il dolore pulsante sulla parte alta del cranio leggermente verso destra come se fosse un cuneo che da dentro vuole uscire fuori lo conosco bene, mi ha obbligato diverse volte a sedermi e ad appoggiare bene la schiena. A volte sulla parte alta era più leggero ma perchè scendeva sulla fronte appena sopra il sopracciglio destro e più che un cuneo che voleva uscire era come uno spillo che trafiggeva il cranio dall’esterno all’interno.

Conoscerla così bene non vuol dire saperla sconfiggere

Questo tipo di emicrania pulsante era molto acuta i primi minuti, poi si riduceva a semplice mal di testa che però mi faceva compagnia per diverse ore. Il fattore che ha scatenato tutti questi episodi è sempre stato un solo esercizio che praticavo frequentemente in palestra: le trazioni alla sbarra.
Nei miei allenamenti in sala attrezzi quand’ero poco più che ventenne era un esercizio con cui non andavo mai d’accordo, poi dopo i trent'anni si è sviluppata una maggiore consapevolezza e “pazienza” corporea che mi ha permesso settimana dopo settimana con implacabile dedizione di strutturare attraverso una bilanciata progressione la propedeutica adeguata per riuscire a fare finalmente questo impegnativo esercizio.
La soddisfazione di sollevare il mio corpo con le braccia appese ad una sbarra con la presa delle mani più difficile tra quelle possibili era motivo di orgoglio che mi ha motivato a continuare per diversi anni nella pratica assidua di questo esercizio fino ad arrivare a sollevare il mio corpo con l’aggiunta di un disco da 20 kg.

La dedizione che ti porta oltre al dolore

Arrivare a questo risultato è stato duro ma non per la fatica, ogni lunedì per poco meno di 3 anni ho fatto questo esercizio senza mai saltare un allenamento sia con febbre, mal di pancia o qualcos’altro di simile; il primo anno è stato il più duro.

I muscoli non erano ancora così forti, infatti sollevavo solo il mio peso senza aggiungere sovraccarichi, ma il gesto tecnico non si era ancora perfezionato, la spalla e la muscolatura dorsale quando entravano in azione per eseguire la trazione alla sbarra obbligavano il muscolo trapezio, un muscolo del collo, ad un super lavoro che era la causa ahimè di una emicrania istantanea.

Io, come tanti altri, sono fatto “strano” se ho in testa un obiettivo ignoro gli ostacoli e punto dritto all’obiettivo quindi per diversi mesi della mia vita ero consapevole che il lunedì dopo aver fatto le serie di trazioni alla sbarra sarebbe stato sempre un giorno con il mal di testa; più di qualcuno ovviamente mi ha fatto notare ma chi te lo fa fare, parallelamente però ero un ottimo caso da studiare.

Io, il mio laboratorio per i miei esperimenti

Ho abusato di me perché stavo testando quale trattamento con i rulli e le sfere fosse in grado di risolvere il problema, dopo diverse prove sulle quali magari non mi dilungo in questo articolo ho trovato la sequenza ideale da eseguire prima delle serie di trazioni che mi permetteva di eseguire l'esercizio senza più incontrare la problematica salvo in rarissimi casi dove entravano in gioco altri diversi fattori.
La svolta è stata stupefacente e fantastica, capisco che non sia così normale giocare con il dolore, evocarlo per poi tentare di trovare la strategia ideale, ma il sogno di eseguire le trazioni con sempre più sovraccarichi al tempo era una motivazione molto forte, in verità ciò che conta oggi a distanza di qualche anno è che per l'ennesima volta il trattamento miofasciale, i rulli e le sfere sono stati miracolosi al di là di ogni aspettativa.

La pietra filosofale che ho tanto cercato

Nello specifico ho trattato il muscolo piccolo pettorale, il deltoide e un piccolo muscolo della scapola e dai miei test non serviva trattare alcun altro muscolo per scacciare questo tipo di emicrania pulsiva.

Il punto non è quali muscoli sono stati efficaci per me, l’aspetto spettacolare è che un problema con questi strumenti ad oggi si risolve con una precisa analisi e con semplici rotolamenti mirati, senza fare fatica, con una spesa contenuta e senza assumere alcun farmaco.

Una nuova via è aperta, aggancia il tuo moschettone

I trattamenti richiederebbero una profonda conoscenza del corpo umano e della sua biomeccanica, io ho ovviato a questo aspetto realizzando videoguide di trattamenti, dove prima di guardare il video del trattamento e replicarlo a casa fornisco l’elenco dei problemi che si risolvono con gli attrezzi miofascali, in base al tipo di problema si evidenziano quali, quanti e come fare i trattamenti e il gioco è fatto.
La videoguida che segue è Alta Schiena trovi tutti i trattamenti utili per problemi e dolori che risiedono nel dorso, collo, spalla e braccio.