Sara Salamone

Buongiorno :) :)

2018-07-11 11:04:34

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Sara Salamone

Le copertine iconiche del rock: The Velvet Underground & Nico

2018-07-10 20:59:18

La famosa banana disegnata dal genio di Andy Warhol per l'album di debutto dei Velvet Underground & Nico, fu il primo episodio di un simbolo erotico così esplicito mai usato per la copertina di un album. L'artista seppe unire la sensibilità musicale della band e la sua sensibilità visiva, la trasgressione dei testi di Lou Reed alla trasgressione dell'immagine. Sulla copertina non compariva né il nome del gruppo né quello della casa discografica, ma solo la firma dell'artista. Le prime copie del disco invitavano chi la guardava a "sbucciare lentamente e vedere" (peel slowly and see); togliendo un adesivo si poteva vedere una banana rosa shocking (maliziosa metafora di un membro maschile). L'album ebbe una notevole sfortuna per la diffusione: la produzione venne fermata e tutti i dischi nei negozi vennero ritirati per l'alto costo della stampa (era stato progettato un macchinario apposito) e ciò contribuì a limitare il suo successo commerciale. The Velvet Underground & Nico ottenne un successo tardivo tanto che viene oggi considerato una pietra miliare del rock e riferimento artistico della cultura pop.

Sara Salamone

Film Cult: Full Metal Jacket

2018-07-10 16:43:21

"Chi ha parlato? Chi cazzo ha parlato?" E' il 1984 quando Stanley Kubrick annuncia alla stampa la realizzazione del suo nuovo film: "Full Metal Jacket". Kubrick fece pubblicare nei maggiori quotidiani americani un annuncio per il casting dei Marines, ricevendo oltre tremila videocassette di aspiranti attori. Tra Shining, il suo lavoro precedente, e Full Metal Jacket trascorrono ben sette anni, ma quando il maestro si rimette in movimento il risultato lascia a bocca aperta. "Full Metal Jacket" debutta nelle sale cinematografiche il 26/06/1987. R. Lee Ermey, il famigerato "Sergente Maggiore Hatman", era stato un vero sergente dei Marines. Inizialmente, Kubrick l'aveva assoldato per "dirigere" l'attore che avrebbe dovuto strigliare i soldati, ma Kubrick lo scelse come protagonista dopo aver visto una videocassetta dove urlava insulti ed oscenità a dei soldati per quindici minuti di fila. Venne scelto anche per il suo caratteraccio: Ermey si lamentò che gli attori-soldati eran troppo rammolliti, e quando Kubrick non lo ascoltò urlò "Alzati in piedi quando ti parlo!", e il regista istintivamente obbedì. Stanley Kubrick rimase piacevolmente colpito da R. Lee Ermey come caratterista. Ciò che Emery fu in grado di improvvisare durante le riprese, convinse il regista a non scrivere nessun dialogo per l'attore. Le performance di Ermey furono così impeccabili che Kubrick riuscì a girare le sue scene in 2-3 ciak, una cosa estremamente rara per un film di Kubrick. Nessuno mai, perlomeno sul grande schermo, è riuscito a descrivere in modo così lucido e raggelante la follia della guerra, la sua capacità di strappare via dall'uomo tutte le caratteristiche che lo distinguono dalle macchine e dalle bestie feroci...Kubrick non ha mostrato battaglie efferate, fiumi di sangue, bambini mutilati e altri colpi bassi: ha scelto l'altra violenza, quella peggiore, la violenza psicologica.

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