Sandro Virgili

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NADIA CASSINI

2019-06-24 08:19:15

NADIA CASSINI ICONA SENSUALE ANNI 80

Nadia Cassini forse tutti la ricordano per i film cine-panettoni degli anni 

70/80 dove la presenza di una bella donna era scontata.

 

Anche lei faceva parte della stessa agenzia di Roma per cui collaboravo.



Come tanti pensavo che fosse solo una attrice di film, mi sbagliavo, oltre a questo Nadia era una bravissima ballerina e, ammettiamolo, una gran bella ragazza. 


Le sue pecche? Poco esperta degli spettacoli dal vivo e, per certi versi, molto ingenua.



Iniziai le prove con Nadia nel teatro di una parrocchia a Roma, San Basilio, nella periferia più profonda.


Vi posso far immaginare cosa fosse fare le prove di Nadia Cassini mezza nuda dentro a una parrocchia della periferia di Roma.


Fu un delirio, una lotta tra le bisbetiche del quartiere e gli uomini che facevano di tutto per assistere alle prove e a parlare con lei.


File di persone che andavano avanti e indietro, cercavano di entrare nel camerino di Nadia, ce li trovavamo sul palco. Che fatica!!!





Per lo spettacolo vennero chiamati 6 ballerini americani 5 uomini 1 donna, la scenografia doveva rappresentare una strada di periferia con panchine, lampioni, insegne luminose dei bidoni della spazzatura su una struttura semi circolare e nel retro della scenografia 2 camerini per i cambi costume.



 La popolarità dei suoi film e ovviamente il fisico statuario di Nadia hanno creato un interesse più nel pubblico maschile che femminile.


Non dimentichiamo che Nadia Cassini è stata la prima testimonial della pubblicità dei solari "Coppertone", il suo "sedere" è diventato famosissimo. 



Fu una sorpresa per me, non pensavo fosse così in gamba come ho dovuto constatare, ho avuto l'ennesima prova che il pregiudizio è solo dannoso.


Vi posso assicurare che avendola frequentata Nadia è una persona umana, gentile, professionista, una vera amica.


Con il tempo diventammo amici anche con il suo compagno, spesso mi invitarono a casa loro,  alle loro cene mondane, con produttori, registi e personaggi altolocati.


Con il tempo la fiducia  e l'amicizia si fecero  più solidi al punto che lei mi aveva preso come suo mentore.


Questo non fu gradito all'Agenzia e mi mandarono via.


La tourneè ebbe un discreto successo, furono fatte tante date in giro per tutta Italia  per diversi mesi fino in cui accade l’inevitabile.


Facemmo una serata in Sicilia ed il giorno dopo dovevamo  essere a 

Brescia in un palazzetto dello sport con uno spettacolo insieme ai Rochets.


Ve li ricordate i Rochets?

Vestiti con tute d’argento, sembravano più degli  astronauti che un gruppo rock.

Viaggiammo tutta la notte per arrivare in tempo, raggiungemmo Brescia intorno alle 13.


 Il camion con le attrezzature un pò più tardi, ma li trovammo la sorpresa, il palco che doveva contenere tutte e due le scenografie era stato occupato tutto dal gruppo dei Rochets.


 Il nostro responsabile non fece nulla per difendere il nostro diritto ad occupare lo spazio per Nadia.


Cosi dopo una discussione piuttosto animata si arrivò alla decisione con tutti i tecnici   di non montare la scenografia e di fare lo spettacolo  in maniera ridotta, li si scatenò un putiferio tra l’organizzatore e il manager e il nostro responsabile.


 


 Nadia a prese la decisione di annullare la serata visto che non le davano il permesso per montare la sua scenografia e gli spazi necessari per l'esecuzione dello spettacolo.


Fu un delirio, non solo si rifiutò di fare quella serata, che aveva registrato il tutto esaurito ma volle tornare immediatamente a Roma per parlare con il suo impresario.

Arrivati a Roma, Nadia fece cancellare tutte le altre serate e ruppe il contratto con l'agenzia. 


Tornò negli Stati Uniti e non la vidi più

Ancora adesso che sto scrivendo questo articolo provo affetto per lei. 

E' stata una delle poche artiste coerenti con le sue scelte di vita, brava, bella e buona d'animo.