Sabrina Rotaris

Giorno 2. Siete nel presente?

2019-06-08 16:52:44

Questo sarebbe stato l'obiettivo della meditazione di oggi. Ma quanto viviamo nel presente?

Nella meditazione di oggi ero molto serena.

L’ho fatta al mattino, appena alzata, e ancora non avevo idea di come sarebbe stata la giornata. O meglio, conoscevo i programmi del giorno, ma non avevo idea di come avrei reagito.

Nell’esercizio di stamane l’obiettivo era  guardare come la pesantezza dei nostri carichi viene dall’attaccamento al trauma e al dolore passato, come anche dalla paura e dall’ansia per il futuro.

Nulla di realmente nuovo, vale sempre che avere delle nozioni e metterle in pratica..sono cose piuttosto diverse. Nell’arco della giornata, ho potuto toccare con mano quanto questo risponda a verità.

La guida mi ricordava che quando impariamo a vivere con coscienza nel momento presente, scopriamo che non dobbiamo fare nulla per lasciar andare i carichi di dolore e paura- sono loro a lasciarci perdere.

Quindi, ho tterminato pensando, soddisfatta: bon, è qualcosa che conosco, ce la posso fare, no??

Il punto è: come ho vissuto oggi? Cosa ho sentito di pensante e resistente?

Oggi non ho vissuto nel passato, MA nemmeno nel presente. Tutto quello che abbiamo fatto oggi il mio compagno ed io, tutto quello verso cui ho rivolto la mia attenzione, è stato il futuro. Progetti, organizzazione, sogni.

E l’unica pesantezza, babaaaababaaam, è arrivata quando abbiamo fatto un piccolo salto nel presente.

Non si trattava della NOSTRA realtà, della MIA vita in senso stretto. Ma ho potuto verificare e toccare con mano quanto quello che ci circonda, quanto quello che accade a chi vogliamo bene, può modificare il nostro stato d’animo, la nostra percezione, se glielo permettiamo.

E’ stato nel momento in cui mi sono messa a scrivere, che ho rivisto come un film le mie emozioni di oggi, e ho avvertito quella sensazione soffocante di zainone da montagna improvviso.. C’è qualcosa che non condivido, che non mi piace, dove vorrei metter mano o voce, e so che non devo farlo.

Imparare a osservare, dare un consiglio solo se richiesto, mordermi l lingua e far cambiare focus a chi scarica il suo scontento e la sua stanchezza.

Serve allenamento, serve ricordarsi che mantenere un sano distacco non equivale a non interessarsi, bensì ad auto conservarsi. Ognuno ha le sue emozioni e le sue difficoltà, assorbire quelle altrui, non dona sollievo agli altri, e affonda noi. Ci sono giorni in cui ci riesco, altri in cui lo trovo impegnativo.

E allora oggi niente camminata, mi serviva luce. Energia.  

Oggi: balcone al sole, sedia, occhi chiusi e viso rivolto ai raggi… respirare profumo di erba appena tagliata e di fiori sbocciati. Qualche minuto solo ad assaporare la mia reazione fisica (il battito del cuore, il respiro, la pelle che si scalda): questo è stato il momento in cui mi sono sentita completamente coinvolta nel presente.

Dopodichè, sono rientrata in casa con un bel sorriso.

E voi, oggi, siete scappati tra passato e futuro tutto il tempo, 

o  siete riusciti a restare nel presente almeno un po’?