Evoluzione di un Iris (o giaggiolo) - Parte III

Mentre ho seguito sbocciare i miei fiori in giardino, ho fatto anche ricerche su questa splendida pianta nell'arte. Sono solo alcuni esempi, e a volte solo parti dei dipinti nelle mie immagini (per mio limite nell'elaborazione grafica), ma mi piace render loro onore.

Oltre alle già citate figure di iris ritrovate sui muri del tempio di Amon a Karnak (antica Tebe), in Egitto, e sugli affreschi del giardino botanico del faraone Tuthmosis III , testimonianze antiche in arte del fiore dell’iris furono riscontrate nel 1932: in una villa minoica scoperta a nord di Creta tramite scavi archeologici, venne trovato un affresco con iris recisi in un vaso (vedi foto),  risalente all’incirca al periodo 1570-1470 a.C.

Nell’iconografia cristiana, l’immagine dell’iris sostituisce spesso il giglio nella pittura mariana:  un vaso con iris é in primo piano nella scena dell’Adorazione dei pastori al centro del pannello altare del Trittico Portinari ( Galleria degli Uffizi, a Firenze) eseguito dal pittore fiammingo Hugo van der Goes (1440-1482).

Il pittore olandese Vincent Van Gogh (1853-1890) dipinse più volte gli iris , come nell’olio ‘Vue d'Arles’ (1888) o ‘Iris’ (1889).

Anche Claude Monet (1840-1926) dipinse iris di diversi colori: voglio nominare Champs d'iris jaunes â Giverny (1887) e  ‘Les Iris jaunes et mauves’ (1924-1925).

Avvicinadoci più a noi, anche l’americana Georgia O’Keeffe ha rappresentato il fiore in più versioni qui ad esempio riporto Dark Iris No.1(1927) e White Iris No.7 (1957)

e ora..dopo questa immersione nei colori... vi lascio con la poesia di un poeta italiano che poco si studia a scuola e che amo immensamente..

Celesti giaggioli
sono i fiori più belli della terra,
vere orchidee dei poveri
che nemmeno li guardano
e servono soltanto con le foglie
alle verdi battaglie dei bambini:
con quel colore e quell’odor di cielo
mescolato al colore e all’odore
del mare tra gli scogli
con i bocciuoli chiusi nei cornetti
di carta velina
come confetti,
e dentro i fiori spogli
quelle sottili lingue
d’un giallognolo ghiaccio peloso
per spazzolare le giubbe
verde smeraldo da postiglione
delle cetonie
e giacche di fustagno dei maggiolini..
(Corrado Govoni)