Rossano Federici
Gli amici rappresentano una grande fonte di gelosia. La competizione del marito con l'amico del cuore della moglie è un classico da sempre e rimanda al tema più generale dell'amicizia tra uomo e donna. Può esistere, senza implicazioni di altro tipo? L'argomento è ambivalente. Mentre i giovanissimi si tolgono dall'imbarazzo inventandosi una forma nuova di amicizia che non dà adito a fraintendimenti (i cosiddetti "amici di letto"), sembra che, rispetto ai generi, le donne siano più inclini a crederci, gli uomini molto meno (come possono pensare di stare accanto a una donna senza esprimere il loro istinto di veri maschi?). Culturalmente, però, i messaggi dicono che uomo e donna non possono essere "veri" amici e che i coinvolgimenti sessuali o sentimentali sono inevitabili. Perché biologicamente i due sessi sono diversi e compatibili, e quindi, prima o poi, da parte dell'uno o dell'altro, se non per entrambi, la natura ha il sopravvento. Basti pensare a molti film di cassetta, come "Harry ti presento Sally". Alla fine ci dice che ha ragione Harry: tra uomo e donna non può esistere l'amicizia, visto che la loro relazione finisce con le nozze. Anche nel film "Il matrimonio del mio miglior amico" in modo prevedibile e anche un po' banale si racconta che dietro un interesse amicale si muove un sentimento diverso e che l'amicizia, quella "pura", è possibile solo se i due amici di genere diverso condividono lo stesso orientamento sessuale, cioè uno dei due è gay.Nella pratica, poi, non è facile accettare che il proprio partner sia "impegnato" con qualcun altro. Ci si può sentire minacciati, essere in competizione, vivere l'altro come un intruso. In qualche caso può diventare motivo di sofferenza e anche di rottura di una coppia. Ma come per altre forme di gelosia, è determinante il modo in cui la situazione è gestita proprio da parte di chi sta nel mezzo, cioè il partner che conduce l'amicizia. Ci sono spazi inviolabili nella coppia e ci sono spazi personali da riempire. Se però l'amico diventa ingombrante e intralciante, probabilmente è proprio il partner-amico che glielo permette, gli dà questo potere. Non rispettando spazi e tempi della coppia, non rispondendo in modo adeguato alle esigenze della sua relazione, sottovalutando i bisogni del compagno. Stare al centro del "contendere", tra marito e amico, è una condizione che piace, fa sentire potenti. E, forse, ci crogioliamo dentro questa posizione da regine.
Rossano Federici
Quello che non riesci a dire, per pigrizia, per orgoglio, per paura o per viltà, un giorno ti verrà a cercare.Buona serata Camers
Rossano Federici