Amare L' Astronomia

SEMPLICEMENTE LANIAKEA, 100 MILIONI DI MILIARDI DI STELLE Mentre la Via Lattea "sfreccia" nello spazio, non è sola. Fa parte di un superammasso galattico chiamato Laniakea, in hawaiano "paradiso incommensurabile". Misurarlo è esattamente ciò che hanno fatto gli astronomi. Contiene circa 100.000 galassie raggruppate in una struttura approssimativamente a forma di cuore, tutte impegnate in un comune "valzer galattico". Tutte le galassie si stanno allontanando l'una dall'altra a causa dell'espansione dell'universo. Ma c'è un movimento locale di galassie guidato dalla gravità, come piccoli vortici sulla superficie di una marea impetuosa. Sono stati questi vortici, noti come "velocità peculiari", che sono stati misurati e mappati. Nella rappresentazione postata, il superammasso Laniakea mostra le singole galassie come punti bianchi e il loro movimento mediante fili bianchi. La regione contiene 100 milioni di miliardi di stelle.

Amare L' Astronomia

La stella Betelgeuse della magnifica costellazione di Orione potrebbe esplodere in supernova da un momento all'altro. Gli scienziati hanno infatti rilevato un sensibile e sibillino calo della luminosità rispetto al recente passato. Tale drastica riduzione, praticamente dimezzata, potrebbe essere il preludio di una drammatica quanto spettacolare morte stellare. La luce prodotta dall'evento sarebbe talmente intensa da rendere Betelgeuse un centinaio di volte più luminosa di Venere, il terzo oggetto più “acceso” della volta celeste dopo il Sole e la Luna. Il fenomeno, che potrebbe durare alcuni mesi, sarebbe così intenso da essere visibile molto probabilmente anche di giorno. Del resto si stima una luminosità di appena quindici volte inferiore rispetto alla Luna Piena, sufficiente a illuminare la notte e a far proiettare ombre agli oggetti. A descrivere l'anomalo calo di luminosità di Betelgeuse è stato un team di ricerca americano composto dai due scienziati E, F. Guinan e R. J. Wasatonic dell'Università di Villanova (Pennsylvania) e dal dottor T. J. Calderwood dell'American Association of Variable Stars Observers (AAVSO), che lo scorso 8 dicembre hanno pubblicato un articolo ad hoc. Dalle analisi fotometriche è emerso che la magnitudine è circa la metà di quella solita, compresa da +0,5 e +1,5 (minore è il valore e più luminoso è un oggetto celeste). Non è un fenomeno straordinario osservare cambi di luminosità di Betelgeuse, trattandosi di una stella variabile, tuttavia un calo così netto potrebbe suggerire l'avvio verso la spettacolare esplosione stellare, una supernova di tipo II. Del resto è noto che la seconda stella più luminosa della costellazione di Orione (dopo Rigel) è destinata a una morte “imminente”, da qui a centomila anni. Si tratta infatti di una supergigante rossa con un'età stimata di 8,5 milioni di anni, ed è un tipo di stella che nasce e si esaurisce nel giro di 10 milioni anni. È già dunque sul viale del tramonto. In base ai dati raccolti da una delle ultime supernovae studiate, si ritiene che la magnitudine della stella in caso di esplosione arriverà a – 10. Si stima che Betelgeuse abbia un diametro di una decina di Unità Astronomiche (una UA, la distanza che separa la Terra dal Sole, è pari a 150 milioni di chilometri circa). Posta nel Sistema Solare arriverebbe fino all'orbita di Giove, inglobando Mercurio, Venere, Terra e Marte. Si tratta di un vero e proprio “mostro”, 135mila volte più luminoso del Sole. Fortunatamente si trova sufficientemente distante da noi, a circa 600 anni luce, poiché la sua deflagrazione proietterà radiazioni letali nel cosmo nel raggio di 50 anni luce. Ricordiamo che proprio in virtù della sua distanza Betelgeuse potrebbe essere già deflagrata; nel caso in cui dovessimo vedere questo spettacolo nel cielo di stanotte, significherebbe che si è trasformata in supernova quando sulla Terra la civiltà umana stava passando dal Medioevo al Rinascimento. La sua esplosione sarebbe un “fuoco d'artificio” imperdibile per qualunque appassionato di astronomia, ma anche un'occasione eccezionale da studiare per gli astronomi; un evento del genere e con una tale portata, infatti, non si è mai verificato in tempi moderni.

Amare L' Astronomia

Se Saturno fosse alla stessa distanza della Luna, circa 400 mila km invece di 1,5 miliardi, vedremmo uno spettacolo simile a questo

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237