Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Bella, nordica e colta. Un weekend a Trieste

2019-04-22 12:41:06

La mia anima è a Trieste", scriveva James Joyce. E molti furono i versi che Umberto Saba spese per la sua città "pensosa e schiva", allora austro-ungarica.Trieste ha un passato tormentato, ma fin dai tempi degli antichi romani ha sempre rappresentato un importante e strategico porto

oltre che un ponte tra l'Europa occidentale e quella centro-meridionale.

Non a caso, ha esercitato un fascino speciale su artisti e scrittori di tutto il mondo, come, appunto, Joyce e Stendhal. E ha gelosamente cresciuto autori come Susanna Tamaro e Italo Svevo.

Non a caso, ha esercitato un fascino speciale su artisti e scrittori di tutto il mondo, come, appunto, Joyce e Stendhal. E ha gelosamente cresciuto autori come Susanna Tamaro e Italo Svevo.

Il suo porto è il più grande e importante d'Italia e fu il principale sbocco marittimo dell'Impero Asburgico. Come scrisse Saba, Trieste è una città "pensosa e schiva", ma dal sontuoso fascino ed eleganza, che ha saputo mescolare sapientemente caratteri mediterranei e mitteleuropei. Tracciamo, quindi, insieme un itinerario per visitarla in un weekend.


Primo giorno. La nostra prima tappa è il cosiddetto "salotto di Trieste": Piazza Unità. È un vanto per i triestini, non solo per l'importanza storica che ha avuto, ma anche perché è la più grande piazza affacciata sul mare in Europa. Nata come Piazza San Pietro per la presenza di una chiesetta, divenne poi Piazza Grande e, nel 1918, Piazza Unità.


Con le spalle al mare e partendo da sinistra, vediamo il Palazzo della Luogotenenza austriaca sede della Prefettura, poi Palazzo Stratti con il famoso Caffè degli Specchi, luogo d'incontro per illustri letterati del passato ma anche del presente, nel quale molti versi e libri sono stati scritti e pensati. A seguire, Palazzo Modello, sede del Municipio; Palazzo Pitteri - il più antico della piazza - Palazzo Vanoli e il palazzo della Regione.


La piazza è impreziosita dalla Fontana dei Quattro Continenti, costruita tra il 1751 e il 1754. Ora voltiamoci verso il mare: proprio lì c'è la seconda attrazione più famosa di Trieste, il Molo audace. Prende il nome dalla prima nave, un cacciatorpediniere, che entrò in quello che un tempo era Molo San Carlo, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e l'annessione all'Italia.