ROCK E DINTORNI

Musica & Danza

CHARLIE FEATHERS - Can’t Hardly Stand it (1956)

2018-09-01 13:46:26

Uno dei grandi pionieri del rockabilly, il leggendario ma sottovalutato Charlie Feathers è stato uno dei primi musicisti a essere messo sotto contratto dalla Sun Records, (l’etichetta di Memphis che scoprì e lanciò Elvis Presley). Anche se i suoi dischi non furono un successo commerciale, Feathers è stato un eccellente musicista capace, grazie alla forza della sua personalità, di offrire grandi interpretazioni su qualsiasi canzone. Ha cantato brani classici che univano il rockabilly con l’Honky Tonk e il country. Feathers era noto per essere un maestro nel cambiare le dinamiche emotive e sonore nelle sue canzoni. Il suo stile vocale teatrale, singhiozzante, energico e rockabilly ha ispirato una nuova generazione di cantanti rock, tra cui Lux Interior dei Cramps. Alcuni suoi brani come “That Certain Female” e “Can’t Hardly Stand it”, furuno scelti da Quentin Tarantino per la colonna sonora del suoi film Kill Bill vol.1 e 2 Quest’ultimo venne invece ripreso e inserito dai Cramps nel loro album di inediti del 1983 “Off the Bone”

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ROCK E DINTORNI

Musica & Danza

SON HOUSE - Death Letter (1965)

2018-08-31 19:11:19

Eddie James "Son" House, Jr. (Riverton, 21 marzo 1902 – Detroit, 19 ottobre 1988) cantante e chitarrista, è stato una figura predominante del genere delta blues, lo stile di House è risultato essere nel corso degli anni profondamente influente nel panorama musicale statunitense. House nel suonare la chitarra, spesso si serviva di un “bottleneck”, detto così perché i musicisti più poveri, all'inizio del XX secolo, utilizzavano il collo di una bottiglia per raggiungere lo scopo. È un cilindro cavo di 5-7 cm da infilare al dito e che, fatto scorrere sulle corde della chitarra, conferisce ad esse una particolare sonorità. Lo stile musicale innovativo di Son House era caratterizzato da un ritmo forte, marcato e ripetitivo. Lo stile canoro invece ricordava quello delle chain gangs, i gruppi di prigionieri incatenati che dovevano svolgere lavori pesanti. House ha influenzato ampiamente lo stile di musicisti del calibro di Muddy Waters e Robert Johnson. Curiosamente, nel corso degli anni sessanta fu proprio House che diffuse la leggenda secondo la quale Johnson vendette la propria anima al diavolo in cambio della sua incredibile abilità musicale. Più recentemente la musica di House è stata di grande influenza in rock band come i White Stripes, che tra l'altro hanno fatto una cover della sua canzone “Death Letter” includendola nell'album De Stijl e cantandola ai Grammy Awards del 2004. I White Stripes hanno inoltre campionato delle sezioni del brano di House, “John the Revelator”, nella loro canzone “Cannon”contenuta nell'album di debutto The White Stripes. « Non c'è che un genere di blues, ed in qualche modo equivale a quello che c'è tra un uomo e una donna che si amano... quest'amore, in certi giorni, ti fa sentire triste e malinconico... ed è qui che si parla di blues! » (Son House in un intervista)

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