Roberto Di Calisto

Top Founder Executive

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Clean Label: Conosciamo cos'è “L' etichetta Pulita”.

2019-10-11 07:31:59

L’immagine è eloquente: Un’etichetta pulita, che rappresenta un po' quelle che ultimamente, sempre più consumatori, ricercano negli alimenti che acquistano, cercando di preferire la qualità e una certificazione della provenienza degli ingredienti dichiarati in etichetta.


La ricerca da parte del consumatore di alimenti sempre meno “Sofisticati”, ha messo negli anni, le aziende alimentari produttrici, nelle condizioni di riformulare alcuni dei loro prodotti già commercializzati o a crearne dei nuovi, più adatti alle esigenze dei consumatori. 

Dopo quello dei già conosciuti “Claim”, ( Vedi i miei articoli precedenti ) l’etichetta pulita è stato un ulteriore passo avanti a vantaggio del consumatore, per metterlo in condizione di capire meglio cosa sta consumando esattamente. Dal canto loro, le aziende produttrici, sempre più tese alle crescenti richieste di prodotti più salutari e con un occhio sempre attento a non perdere quote di mercato in favore di competitor sempre maggiori ed agguerriti, soddisfano spesso le richieste con lancio di prodotti ad etichetta pulita, anche per mantenere una posizione di leader del settore dove sono impegnati.


Ricercando nel web, notizie riguardanti l’etichetta pulita, ho trovato in un blog americano dedicato ai beni di largo consumo,  ( https://www.inno-foodproducts-brainbox.com/ )  una spiegazione idonea, sul cosa si intende per Clean Label, dal quale vi riporto sintetizzata, una piccola parte tradotta:


Come definire un'etichetta pulita? È difficile definire chiaramente un'etichetta pulita, in quanto è un concetto che incorpora tendenze diverse. A seconda di quanto scritto, un'etichetta pulita può avere un significato diverso da un cliente all'altro. Un sondaggio, mostra che quasi il 60% degli intervistati è a conoscenza di prodotti con “etichetta pulita” ma non capisce perfettamente il significato esatto.


Tuttavia, l'etichetta pulita si riferisce spesso al numero di ingredienti in un prodotto e a volte, ai loro paesi di origine. I consumatori prestano maggiore attenzione all'etichetta, all'elenco degli ingredienti, al valore nutrizionale e alle indicazioni. Questo concetto include anche se la catena di approvvigionamento segue regole etiche e se un'azienda è socialmente responsabile. Pertanto, l'etichetta pulita comprende una vasta gamma di concetti: dalla trasparenza, naturale, biologica, non OGM, dalla forma libera a quella locale. Di positivo c’è che, se un prodotto è Clean Label davvero, il consumatore avrà informazioni chiare e precise e saprà di acquistare un alimento con pochi ingredienti, tutti di origine naturale e privi di prodotti chimici.


Proseguendo la mia ricerca   in rete, ho trovato uno studio realizzato dalla Nielsen pubblicato nel 2017, del quale vi posto il link: https://www.nielsen.com/us/en/insights/article/2017/whos-buying-clean-label-products/ nel quale si afferma che le vendite di prodotti "puliti" continuano ad aumentare rispetto alle vendite di prodotti tradizionali che sono in calo. L'etichetta pulita rappresenta il 33% del mercato totale degli alimenti e delle bevande, l'1,2% in più rispetto al 2015.


Riguardo all’etichetta pulita: le aziende abbracciano il concetto? Sempre secondo la ricerca Nielsen, alcune aziende hanno adottato con successo il concetto di etichetta pulita. Ad esempio, nel 2015, Kraft Heinz ha riformulato i suoi maccheroni al formaggio, senza dirlo ai consumatori per mesi.    Per mantenere il riconoscibile colore arancione del loro prodotto, hanno rimosso i colori artificiali e i conservanti e li hanno sostituiti con paprika e curcuma, che a loro volta hanno benefici per la salute. Nestlé si sta inoltre adattando alle preferenze di questi nuovi consumatori. Ha realizzato una nuova tavoletta di cioccolato che utilizza un'innovativa tecnica di riduzione dello zucchero, senza alterarne il gusto.


In effetti, per i prodotti esistenti, è importante che i produttori si spostino verso prodotti più "puliti", senza comprometterne il gusto. Più recentemente, Red Bull, che di solito non è il primo marchio percepito come naturale e salutare, ha lanciato una nuova linea di bibite organiche:  https://www.bargiornale.it/webar-articoli/segnalazioni/organics-il-bio-secondo-red-bull/Questo è un altro esempio di come le aziende stanno adottando il concetto di etichetta pulita.


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