Roberto Atzeni ✅

Negocios y Finanzas

INTELLIGENZA ARTIFICIALE : PERCHÉ L'UOMO SARÀ SOSTITUITO DALLE MACCHINE?

2019-04-10 17:59:12

È solo questione di tempo prima che l'uomo venga sostituito dalle macchine. Continua a leggere...

È solo questione di tempo prima che l'uomo venga sostituito dalle macchine.


Ma come può una macchina superare il suo creatore? Fantascienza? Utopia?


No, realtà!


Inanzittutto, l'acronimo "Artificial Intelligence" in realtà parte "ufficialmente" dal matematico statunitense John McCarthy ( nel 1956 ) e con esso il lancio dei primi linguaggi di programmazione (Lisp nel 1958 e Prolog nel 1973 ).


Ma cosa è l'intelligenza artificiale? In modo molto semplice possiamo definirla come l'abilità di un sistema tecnologico di risolvere compiti e attività tipici di ogni essere umano. Spostandoci al settore informatico, identificamo l'IA - Artificial Intelligence come disciplina in grado di realizzare macchine ( hardware e software ) in grado di "operare" autonomamente senza aver bisogno della figura umana ( risolvere problemi, prevedere azioni, risolvere calcoli, muovere oggetti, "auto-riprodursi" etc ).


Arrivano in aiuto all'intelligenza artificiale le macchine di oggi ( tanta potenza computazionale in poco spazio ), la bio-meccanica, la bio-robotica e i nano-materiali. Questi insiemi di tecnologie e tecniche se abbinate, danno sbocchi pressochè infiniti in qualunque settore. 


Anche la comunità scentifica non è da meno e vi dirò di più: infatti, la prima intelligenza artificiale fu creata nel 1943, quando i due ricercatori Warren McCulloch e Walter Pitt fecero conoscere al mondo il primo "neurone artificiale". Seguì nel 1949 il libro di Donald Olding Hebb, psicologo canadese, grazie al quale vennero analizzati i collegamenti tra neuroni artificiali e modelli umani. I primi sistemi neurali funzionanti apparverò già nel 1950. 


Facendo poi, un "salto temporale" dai primi casi ad oggi, notiamo come negli ultimi 70 anni, le grandi multinazionali ( NASA, IBM, APPLE, MICROSOFT, FACEBOOK, etc ) siano sempre più interessate allo sviluppo di "strumenti" dotati di intelligenza artificiale, sostenendo così le ricerche con cifre da capogiro. Un interesante articolo del Corriere della Sera, spiega il motivo dell'interesse da parte delle aziende e lo potete trovare *QUI*.


Provate a pensare i progressi tecnologici nelle industrie automatizzate, nella medicina, nei bio-materiali, nello studio dello spazio e dei pianeti, nella nano-tecnologia, nella robotica, nell'intelligenza artificiale e in tutti quei campi dove il digitale è l'abc. 


Attualmente, sul mercato sono già presenti ad esempio "protesi intelligenti" in grado di connettersi al nostro cervello ( arti robotici e similari ) e questi ultimi sono utilizzati nel campo medico.


Ne troviamo applicazione anche nelle nostre vite quotidiane: vedi i sistemi captcha ( di cui ho parlato nel precedente articolo *QUI* ), gli assistendi digitali ( vedi Alexa, Ok Google, Siri, Cortana, etc ), i sistemi sui nostri telefoni cellulari, i sistemi di riconoscimento scrittura, i sistemi di previsione testo, etc.


Avete presente i film di fantascienza? Ecco, entro i prossimi 20/30 anni assisteremo ad una trasformazione radicale e ci catapulteremo in una realtà fuori di testa!!! Il nostro capo potrebbe essere un robot e per muoverci, utilizzeremo veicoli a sospensione magnetica. Useremo anche la telepatia, mediante dei chip intelligenti integrati nel nostro cergello. Faremo dei viaggi nello spazio con la stessa semplicità di andare oggi in un parco verde. Ogni cosa sarà intelligente, persino "le striscie pedonali" o tutto ciò che oggi è fermo e statico. Affascinante, no?


Non si torna piú indietro: la tecnologia cresce e noi non riusciamo più a farne a meno. Le nuove generazioni si abituano ad usare sistemi "intelligenti" già nei primi anni di vita. Ai miei tempi, quando ero piccolo già avere un gameboy color era tanto. Insomma, è solo questione di tempo, e quando arriverà "quel tempo", il nostro concetto di essere umano non sarà più lo stesso di oggi.