Il soprannome fu scelto da Paolo Villaggio, suo grande amico, poichè il cantautore genovese era un grande amante dei Faber-Castel, pastelli colorati e matite ancora oggi utilizzati.
Una musica che parla degli ultimi, di coloro che fanno parte delle classi sociali e delle condizioni più infime, quasi dimenticate dal popolo. Una musica che, infine, ha saputo dare un senso culturale molto importante a tutta la nazione, che a Faber stesso deve molto, troppo.