Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Un carcere sotto mentite spoglie

2019-08-13 23:48:12

Come peggiorare ulteriormente la vita a chi ha già subìto un brutto torto?

Dalla metà dell'Ottocento fino al 1996 nelle Isole Britanniche sono esistite delle strutture ad hoc per nascondere determinate categorie umane: le Case Magdalene. Come suggerisce il nome, si trattava di strutture gestite da religiosi, in particolare dalla Chiesa Cattolica (anche se le avevano inventate i protestanti) e servivano ad ospitare donne, di tutte le età ma prevalentemente giovani, che per un motivo o per l'altro avevano infangato il buon nome delle loro famiglie.


Va detto che lo scopo delle case non fu sempre quello: quando sorsero nell'epoca vittoriana erano state concepite per togliere dalle strade le prostitute e insegnargli un mestiere onesto, inoltre i tempi di permanenza all'interno dovevano essere brevi. Ovviamente con il passare degli anni le cose cambiarono e non in meglio.


In particolare in Irlanda,  dove il cattolicesimo era radicato e il perbenismo-moralista-di facciata dominava incontrastato fino a pochi decenni fa, le Case Magdalene furono sfruttate dalle famiglie per disfarsi delle figlie che si erano disonorate, a volte nemmeno per colpa loro: ad esempio molte vittime di abusi sessuali furono costrette dalla famiglia a entrare nelle Case, lo stesso valeva per le ragazze-madri e le donne "eccessivamente" belle o brutte. Tutte loro agli occhi dei benpensanti irlandesi avevano delle presunte colpe che andavano espiate nel corso della vita dentro le Case.


All'interno delle Case, nonostante fossero gestite da religiosi, la situazione era a dir poco infernale: le "ospiti" avevano una vita terribile, fatta di penitenza, preghiere e lavoro massacrante. Infatti quasi tutte le Case per fare soldi richiedevano alle donne di lavorare come lavandaie (di fare il bucato a mano) ma senza sognarsi di pagarle, facendo in questo modo lauti guadagni.


E non è finita: sempre per soldi, i religiosi cominciarono ben presto a dare in affido (ma in pratica a vendere) i figli delle ospiti, spesso e volentieri nati da una relazione passeggera o da un abuso. A proposito di abusi, pare che i religiosi stessi, preti e suore dei vari ordini, li praticassero sulle povere ragazze, a volte anche per anni o per tutta la vita. 

La cosa peggiore però era l'atteggiamento delle famiglie: spesso e volentieri i genitori delle ragazze non mostravano la minima comprensione o pietà nei loro confronti, diverse di loro che riuscirono a scappare dalle Case furono ricondotte là dalla famiglia di gran carriera.


Oggi comunque tutte le Case sono state chiuse e le ex internate hanno cominciato a parlare, accendendo una serie di dibattiti e frantumando così un muro di omertà in piedi da un secolo e mezzo. Si stima che le loro "vittime" siano state oltre 30.000 in 150 anni di storia.


Fonte: HistoRick