Piero Catanzaro

Piero Catanzaro

Ricordi E ti sei mai chiesta il perché? perché il giorno rischiara la tua luce Nei dintorni piovosi Durante la stagione della natura che mi illude Quando qualcosa mancava La tua bellezza emanava sospiri di coscienza essenziale Ed intorno alla tua fronte, o meglio vicino al viso le guance si facevano rosse Oppure nei sibilii di sconforto che intravedevo nei tuoi occhi nelle giornate di settembre Che accarezzavo con cautela per non ferirli Passeggiava dolcemente la mia mano sul tuo viso Ti ricordi? E gli enormi scogli su cui ci arrampicavano Per salire sul palcoscenico deve recitare la nostra pagina di cristallo Il mare e la sua schiuma ci bagnavano la pelle timida di acqua leggera Le passeggiate nei dintorni boschivi Sotf to il sobrio cielo delle nostre incertezze Lontani dai rumori della città Sulla finestra di questo angolo eterno Mi svegliavi con i capelli che strusciavano come le foglie cadenti dei rami abbozzati dal trotto di un pendio Certe mattine mi sveglio E tu non ci sei più Come il circo delle carrozze antiche - Ti ricordi?

Piero Catanzaro

Quando la pioggia si sarà mescolata con le nostre lacrime amare ci renderemo conto che restare indomiti ad affogare negli occhi dell'altro non è altro che un modo silenzioso per mettere un freno all'eternità.

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