Antonella Morleo

Founder Junior

La depressione non è tristezza #educazioneacolori

2019-06-28 11:34:03

Nel linguaggio comune spesso ci capita di sentire la parola depressione per identificare uno stato di tristezza e sconforto. Ma attenzione! La depressione è una malattia, non è tristezza, e quando si ha a che fare con una persona depressa è importante scegliere con cura le parole. Leggi tutto!

La depressione è una malattia 

Oggi per la rubrica #educazioneacolori i toni del disegno realizzato da Rosa Ciccioni, per fare da anteprima al mio articolo, sono decisamente cupi, perché parliamo di un disturbo psichico molto grave: la depressione.


Una vera e propria malattia, che quando effettivamente riscontrata e diagnosticata, si rivela profondamente invalidante.


La depressione è molto diffusa e chi ne soffre spesso subisce dei comportamenti denigratori da parte degli altri, che nella maggior parte dei casi non riescono a comprendere la gravità della malattia.

Cosa non dire a una persona depressa

Nel corso dei miei studi ho affrontato più volte l'argomento delle malattie mentali, nei vari esami di psicologia. Ma non parlerò a fondo della malattia in questione, perché lascio a chi più competente di me questo onere.


Parlerò invece di come rapportarsi alle persone malate di depressione. Come più volte ho ribadito nei miei articoli, tutti possono essere educati e il processo educativo dura tutta la vita. Tutti dovremmo impegnarci in una continua auto-educazione e in un continuo miglioramento personale. Il mio obiettivo da pedagogista è quello di agevolare questi processi, a qualunque età.


Rivolgersi ad una persona depressa invitandola a sorridere alla bellezza del mondo e della vita è estremamente sbagliato. Perché? Perché sminuisce ciò che prova e la sua sofferenza. Frasi del genere finiscono solo per colpevolizzare la persona a cui le rivolgiamo, colpevolizzandola per ciò che sente e per i suoi comportamenti, che RICORDIAMO, non possono essere controllati semplicemente con la forza di volontà.

Frasi che possono sembrarci incoraggianti in realtà non lo sono


Facciamo molta attenzione a rivolgere frasi che alle nostre orecchie possono sembrare incoraggianti del tipo:


- Dai! Non c'è niente che non va! 

- Ma perché stai male? C'è chi ha una vita piena di problemi e sta bene!

- Non hai nessuna ragione per stare male, guarda che bello il mondo!


Questo approccio potrebbe funzionare con una persona momentaneamente rattristata per qualcosa che le è accaduto, con chi sta vivendo un semplice momento di sconforto, ma è deleterio per chi soffre di depressione. Il malato di depressione non solo non si sentirà appoggiato, ma finirà anche per sentire il peso del senso di colpa per ciò che prova.

E allora come comportarsi con chi soffre di depressione?

Se siete vicini a chi è malato di depressione l'unica cosa che potete fare è mostrare la vostra vicinanza fisica ed emotiva, dimostrarvi  totalmente comprensivi. Invece di dare suggerimenti inutili su come essere felici, potreste semplicemente limitarvi a chiedere alla persona se ha voglia di parlare di ciò che prova (anche se la risposta probabilmente sarà negativa, non importa!). Dimostratele che comprendete che non ha colpe per quello che accade nella sua mente e nel suo animo, e che volete starle accanto.


Ovviamente questo non sostituirà mai l'intervento del professionista, a cui è sempre necessario rivolgersi per affrontare problematiche così complesse.


Ci tengo a sottolineare un ultimo aspetto: a tutti sarà capitato qualche volta di usare con superficialità espressioni come "oggi sono un po' depresso" e simili, ma dovremmo impegnarci a perdere questa abitudine di utilizzare la parola depressione come sinonimo di tristezza, perché anche questo contribuisce a sminuire la vera entità della malattia.


Grazie a Rosa Cicconi per il meraviglioso disegno!