Parole alla Poesia.
Sì dirà: solo un gatto.
L'innocenza è una delle manifestazioni dell'anima più evidenti quando muore un animale, specialmente se "di compagnia". Non porta con sé residui animici, sensi di colpa, rimpianti, invidie. Resta un sentimento più pulito, alla fine, una tenerezza dolce, che si fonde nel ricordo.
Un gatto
Mi trovo
scaraventato a terra
dalla tua eccessiva innocenza
rappresa nella morte, e nel vento
Ormai non resta che questo,
solo omaggio a un legame terreno.
Si dirà: solo un gatto.
Ma anche un piccolo aratro
pure incide dei solchi alla terra.
Con affetto, e dolore.
E nella casa
di un uomo,
proprio in questa casa,
improvvisa, si è spenta una luce.
Questa poesia è stata scritta tanto tempo fa, venti anni ormai, per un gattino che era apparso in maggio nell'ufficio del ristorante ai Molini in cui lavoravo. E' entrato da sé, abbandonato da qualcuno, curioso. Mi ha fatto compagnia per qualche mese, fino a terminare schiacciato dalle ruote di un'auto nel parcheggio, in estate.
Così come era venuto se n'è andato, lasciandomi una scia di dolcezza. Che ancora oggi, nel pensarla, mi fa correre brividi lungo la schiena.
Il ricordo è in omaggio al gatto di Alessia in casa madre, che abbiamo accompagnato ieri pomeriggio nel suo viaggio verso il Grande Gatto.
I gatti, come tutto, nascono dallo Spirito.
"Il vento soffia dove vuole. Non sai di dove venga, né dove vada. Così è chi nasce dallo Spirito"