oggi mi trovo in montagna al fresco, ho voluto passare due giorni in relax perché da un po’ di tempo non trovavo più un articolo che mi aveva letteralmente spiazzata, sono sicura che in questa pace la mia ricerca dia buoni frutti.
Tutto è nato qualche tempo fà, volevo spiegare in maniera molto semplice come è nata la blockchain e il Bitcoin a una persona a completo digiuno su questo argomento.
La notte prima dell’incontro mi rigiravo nel letto, non riuscivo a dormire, così mi alzai presi il mio iPad e cominciai a fare le ricerche necessarie per essere sicura di quello che avrei detto.
Con grande sorpresa mi compare un articolo che mi informa che il concetto blockchain risale addirittura a quasi 600 anni fa e come Satoshi Nakamoto, l’inventore dell’odierna blockchain abbia preso spunto da questo racconto applicando la tecnologia del 21° secolo.
Il concetto di blockchain risale al 15° secolo con il “libro mastro“ creato da una popolazione della Micronesia, un arcipelago nell’Oceano pacifico, a nord dell’Australia.
Durante i loro spostamenti, gli abitanti dell’isola di Yap raggiungono l’isola di Palau, ed è quì che la storia prende piede.
Gli abitanti rimangono colpiti da una particolare pietra a tal punto che acquisisce valore e cominciano ad usarla come mezzo di scambio.
Il valore di queste pietre (moneta) era direttamente proporzionale alla loro dimensione.
Le monete erano chiamate Rai, erano rotonde, lisce, spesso grandi come persone ed erano estratte minando il terreno.
Il loro valore cresceva anche in base alla propria storia: infatti dal momento della sua creazione, maggiore era stato il processo di estrazione, maggiore sarebbe stato il suo valore; quest’ultimo cresceva persino se qualcuno era deceduto per trasportarla.
I Rai erano quindi difficilmente trasportabili o impiegabili a scambi, motivo per il quale gli abitanti avevano creato un “libro Mastro“ dove tutti segnavano i passaggi di proprietà delle pietre, esse rimanevano spesso dove erano state estratte, ma sul libro mastro venivano trascritti i passaggi di proprietà.
Ciascun abitante aveva il proprio libro mastro, che aggiornava di volta in volta.
Ecco come nasce la blockchain, o il suo concetto, perché gli abitanti sentivano il bisogno di tracciare gli scambi conclusi senza spostare le pietre usando così il libro mastro.
Questo era sicuramente un dovere, ma anche un vantaggio economicamente parlando.
L’individuo stesso era il primo a godere del vantaggio derivante dall’aggiornamento del libro mastro, se il possessore per primo non l’avesse fatto avrebbe perso il Rai poiché non trascritto trascritto su di esso.
Ecco che i concetti di decentralizzazione, distribuzione, gamification, prendono piede attraverso una gestione condivisa di un valore, concetti che portano direttamente a come nasce la blockchain.
Come avrete notato, già nel 15° secolo il processo di esecuzione ha gli stessi principi della blockchain di oggi.
Oggi ci meravigliamo come delle intelligenze artificiali riescano a fare ricerche di mercato e risolvere grandi problemi matematici, il mio pensiero è che, basta un ”LA“ per permettere ad un’ orchestra di eseguire il suo concerto, e un altro “LA” per costruire un ponte che collega il passato a questo meraviglioso futuro a cui andiamo incontro e che non possiamo permetterci di perderlo.
Per oggi penso di aver espresso il concetto, se pensiamo solo al passato e al presente ci perderemo il futuro.
Buona giornata da Nonna Bitcoin.
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Bibliografia
https://www.ibm.com/it-it/topics/what-is-blockchain
https://affidaty.io/blog/it/2019/04/come-nasce-la-blockchain
https://it.wikipedia.org/wiki/Sistemi_di_scrittura_mesoamericani