Natascia Vittori

Tritono: cos’è? Da chi è stato utilizzato? Perché è definito Diabolus in musica o accordo proibito?

2019-08-13 15:43:32

Probabilmente il tritono si è conquistato l’appellativo di Diabolus in musica grazie a Guido D’Arezzo per il quale il suono creava una disarmonia insopportabile per le orecchie umane.Il tritono gelava il sangue degli ascoltatori, allora si è pensato che il diavolo ci avesse messo lo zampino.

Ma Come Si Ottiene?

Ma esattamente cos’è il tritono?

È un intervallo costituito da due note a distanza di tre toni (lo otteniamo ad esempio con un SI e un FA).

Il riscatto del Tritono

In epoca moderna l’esempio più famoso è costituito da un riff dei Black Sabbath nel brano intitolato Black Sabbath estratto dall’album Black Sabbath (insomma non ce lo possiamo dimenticare!), ma è presente anche nella sigla dei Simpson.

Il fatto è che la sua dissonanza richiami immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore, lo ha reso adatto ad essere utilizzato per le sirene della polizia o dei vigili del fuoco.

È inutile dire che se qualcosa è proibita, ci sarà sempre qualcuno che non resisterà dall’utilizzarla.



Curiosità Storica

Il brano della musica classica forse più famoso dove se ne è fatto largo utilizzo è “Il trillo del diavolo”, una sonata per violino, composta da Giuseppe Tartini, o come lui stesso sostiene, dal diavolo stesso.

«Una notte sognai che avevo fatto un patto e che il diavolo era al mio servizio. Tutto mi riusciva secondo i miei desideri e le mie volontà erano sempre esaudite dal mio nuovo domestico. Immaginai di dargli il mio violino per vedere se fosse arrivato a suonarmi qualche bella aria, ma quale fu il mio stupore quando ascoltai una sonata così singolare e bella, eseguita con tanta superiorità e intelligenza che non potevo concepire nulla che le stesse al paragone. Provai tanta sorpresa, rapimento e piacere, che mi si mozzò il respiro. Fui svegliato da questa violenta sensazione e presi all’istante il mio violino, nella speranza di ritrovare una parte della musica che avevo appena ascoltato, ma invano. Il brano che composi è, in verità il migliore che abbia mai scritto, ma è talmente al di sotto di quello che m’aveva così emozionato che avrei spaccato in due il mio violino e abbandonato per sempre la musica se mi fosse stato possibile privarmi delle gioie che mi procurava.»