MONICA SCHIAVON

Founder Junior

“Forse un giorno farai un tatuaggio, sbaglierai facoltà, partirai avendo in tasca un solo biglietto, avrai il tuo bar di fiducia, i capelli blu, crederai a chi ti farà male, perché credere fa più bene. Ti innamorerai e aspetterai, farai il pompiere o l’architetto, magari sarai magistrato o il miglior parrucchiere del quartiere. Viaggerai oppure resterai, scriverai un libro, suonerai il violino, il pianoforte o la batteria, odierai la matematica e amerai la filosofia,oppure prenderai un dottorato in statistica. FARAI, SARAI e DIVENTERAI. Il presente, quanto il futuro, è tutto tuo. È per te. Sei te. Ma non è scritto in pagella. Ti prego di ricordarlo. Tu non sei quel 10, o un 7, un 8 o un 5. Non sarai nemmeno il 18 all’università o il 30 o la lode. La tua vita girerà intorno a numeri. Ma tu non sei, non sarai e non vali un numero. Credi in te stesso, punto. Credi in quegli strumenti che ti sono stati dati in dono per affrontare il mondo e scuoti il cuore della gente. Accetta la caduta e poi spicca il volo”.

MONICA SCHIAVON

Founder Junior

Quando hai la percezione di non aver lottato invano, quando senti nel più profondo di te stessa quella forza che hai rincorso per anni, quando riesci a sorridere permettendo a quelle lacrime di scorrere il tuo volto... Solo in quel momento comprendi di essere sulla strada del cambiamento. E ti senti serena, felice, quasi ovattata nel tuo stesso abbraccio. Nessuna metamorfosi puó avvenire senza che tu raggiunga la consapevolezza di volerla realmente. Hai finalmente capito di poter afferrare quella forbice e dare un taglio netto e deciso a quel cordone ombelicale. Ed improvvisamente ti accorgi che quel sangue che esce, provocato da quel taglio, altro non è che il sudore della tua lunga,penosa,dolorosa, silenziosa inquietudine. E come al termine di una faticosa prestazione ginnica, o di una performance di danze caraibiche, ti infili velocemente sotto la doccia e lasci cadere il risultato della tua "danza" nel fondo, permettendo all'acqua di ripulire il tuo senso di vuoto e di angoscia. Poi afferri quell'asciugamano e ti avvolgi all'interno in un tenero e caldo abbraccio... E ti sorprendi quando ti accorgi che, pur amando fortemente, quel taglio ha potuto interrompere un legame molto forte. E ti senti come un funambolo che per non rischiare di cadere nel vuoto deve solamente trovare in se stesso il proprio equilibrio. Ed una volta trovato, ti lanci in questo tuo nuovo cammino, passo dopo passo, senza più alcun timore di cadere perchè oggi sai che solo tu puoi decidere se continuare a camminare oppure tornare indietro. Io ho scelto di andare avanti, e prima o poi raggiungeró l'altro capo della fune. Proprio come un abile funambolo!

MONICA SCHIAVON

Founder Junior

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