MONICA SCHIAVON

Founder Junior

Quando hai la percezione di non aver lottato invano, quando senti nel più profondo di te stessa quella forza che hai rincorso per anni, quando riesci a sorridere permettendo a quelle lacrime di scorrere il tuo volto... Solo in quel momento comprendi di essere sulla strada del cambiamento. E ti senti serena, felice, quasi ovattata nel tuo stesso abbraccio. Nessuna metamorfosi puó avvenire senza che tu raggiunga la consapevolezza di volerla realmente. Hai finalmente capito di poter afferrare quella forbice e dare un taglio netto e deciso a quel cordone ombelicale. Ed improvvisamente ti accorgi che quel sangue che esce, provocato da quel taglio,altro non è che il sudore della tua lunga,penosa,dolorosa, silenziosa inquietudine. E come al termine di una faticosa prestazione ginnica, o di una performance di danze caraibiche, ti infili velocemente sotto la doccia e lasci cadere il risultato della tua "danza" nel fondo, permettendo all'acqua di ripulire il tuo senso di vuoto e di angoscia. Poi afferri quell'asciugamano e ti avvolgi all'interno in un tenero e caldo abbraccio... E ti sorprendi quando ti accorgi che, pur amando fortemente, quel taglio ha potuto interrompere un legame molto forte. E ti senti come un funambolo che per non rischiare di cadere nel vuoto deve solamente trovare in se stesso il proprio equilibrio. Ed una volta trovato, ti lanci in questo tuo nuovo cammino, passo dopo passo, senza più alcun timore di cadere perchè oggi sai che solo tu puoi decidere se continuare a camminare oppure tornare indietro. Io ho scelto di andare avanti, e prima o poi raggiungeró l'altro capo della fune. Proprio come un abile funambolo!

MONICA SCHIAVON

Founder Junior

È la verità che rende liberi❤️

MONICA SCHIAVON

Founder Junior

«Ascoltami, mi devi ascoltare molto attentamente. Sono su un aereo. È stato dirottato. Ti amo tanto. Dì ai miei figli che li amo tanto». «Ti telefono perché non voglio che ti preoccupi quando sentirai cos’è successo. Un aereo è caduto sulla nostra Torre. Non agitarti, sto bene. Stiamo evacuando l'edificio. Devo andare». «Siamo sulle scale del 82° piano. Le porte sono bloccate. Qualcuno venga ad aprire le porte». «Siamo bloccati nell'ascensore. Stiamo morendo» «Sono Melissa. Il pavimento è bollente. Non trovo l'uscita. Sto per morire. Voglio parlare con la mamma». Per non dimenticare ❤️🙏

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