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Conto corrente: multa da 50mila euro per chi preleva contante
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DI PIERPAOLO MOLINENGO
Come ben sappiamo dobbiamo stare attenti a prelevare il contante dal nostro conto corrente. Anche perché il Governo ha deciso di dare una stretta vera e propria all'uso di soldi. Ma cosa ci può accadere nel momento in cui dovessimo recarci in banca e dovessimo prelevare o depositare del contante dal nostro conto corrente?
Come ben sappiamo dobbiamo stare attenti a prelevare il contante dal nostro conto corrente. Anche perché il Governo ha deciso di dare una stretta vera e propria all'uso di soldi. Ma cosa ci può accadere nel momento in cui dovessimo recarci in banca e dovessimo prelevare o depositare del contante dal nostro conto corrente? Ci potrebbe arrivare una multa fino a 50mila euro.
Conto corrente e contante: quando scatta la multa
Il Governo è sceso in campo e ha dichiarato guerra al contante. L'ultima volta che si era deciso di puntare il cannone contro l'uso dei soldi era il 2016, quando a Palazzo Chigi sedeva Matteo Renzi. Oggi sono cambiati gli uomini, sono cambiati i tempi, ma la lotta a chi preleva contanti dal proprio conto corrente rimane. E questa volta le sanzioni sono veramente elevate, sia per chi effettua le operazioni, ma anche per quanti ne vengono a conoscenza e non le denunciano.
Per i contraenti, ossia per chi preleva e chi versa contanti sul conto corrente, le sanzioni vanno da un minimo di 2.000 euro ad un massimo di 50.000 euro. Ma attenzione: sicuramente quanti volessero effettuare le operazioni in contanti e non le volessero far passare da un conto corrente non tutto filerebbe così liscio come molti sperano. Nel caso in cui, per qualsiasi tipo di operazione, fosse necessario passare da un professionista (immaginiamo un notaio, per l'acquisto della casa, o un agente immobiliare: solo per citare alcuni esempi) anche i professionisti rischierebbero sanzioni da 3.000 fino a 15.000 euro nel caso in cui effettuassero le dovute segnalazioni agli organi competenti. E se sicuramente il massimo della sanzione fin da oggi è fissato in 50.000 euro, i minimi dovrebbero diminuire nel corso del tempo. Se ad oggi sono fissati in 3.000 euro, da luglio dovrebbero scendere a 2.000 euro per poi passare a 1.000 euro da gennaio 2022. Queste sanzioni varrano sia per quelli che riceveranno denaro che per quelli che effettuano il pagamento: lo stesso discorso vale anche per le donazioni e i prestiti, compresi quelli fatti tra familiari. Dobbiamo comunque sottolineare che nel caso in cui si prelevasse dal proprio conto corrente o si versasse una determinata cifra sul proprio conto, non si sarebbe soggetti ad una multa, in quanto non ci sarebbe un trasferimento di denaro tra soggetti diversi.
In estrema sintesi se il soggetto A preleva soldi dal proprio conto corrente e li da al soggetto B, e quest'ultimo li deposita sul proprio conto corrente, in linea teorica non sarebbe un reato. Però se il soggetto A versasse il contante direttamente sul conto corrente del soggetto B sarebbe soggetto ad una sanzione.
Contante: quando c'è l'illecito amministrativo?
In estrema sintesi si inizierà a parlare di illecito amministrativo nel caso in cui ci sarà un trasferimento di contante superiore ai 2.000 euro. Anche le sanzioni minime scenderanno a 2.000 euro: questi sono gli effetti delle modifiche che sono state apportate alla legge di Bilancio 2020. Dobbiamo ricordare, comunque, che se sono state abbassate queste sanzioni minime, al momento non è stata prevista alcuna riduzione per i destinatari degli obblighi antiriciclaggio: continueranno ad essere tenuti a segnalare le violazioni ed i professionisti che si dimenticheranno di adempiere ai propri obblighi potreanno ricevere una sanzione minima pari a 3.000 euro.
Insomma dal 1° luglio molte cose sono destinate a cambiare. Dovremmo far attenzione a come gestiremo il nostro contante: anche perché dal primo gennaio 2022 il tetto sarà destinato a cala