Sono davvero utili le tecniche mentali?

Quanto sono fighe le tecniche mentali? Ti fanno sentire una superdonna o un superuomo capace di risolvere qualsiasi problema ti capiti nella vita.

Una volta acquisite e messe in pratica, nulla sarà più come prima: il  tuo capo sembrerà un agnellino, tua suocera la tua migliore amica.

Bla… bla… bla…

Peccato che non funziona così, in quanto le tecniche lavorano su di noi ad un livello superficiale, che non è sufficiente per dire che stiamo apportando un vero cambiamento in noi.

Se non iniziamo a fare un lavoro di auto-osservazione, indispensabile per renderci conto di come la nostra mente spesso ci porta a braccetto per condurci dove vuole lei, fregandosene altamente delle nostre esigenze, restiamo ingarbugliati nelle nostre vecchie convinzioni.

L’osservazione consiste nel restare presenti quando stiamo vivendo una certa emozione, bella o brutta che sia, la cosa importante è non scappare, non far finta di niente,  tantomeno sopprimerla o alimentarla.

Piuttosto possiamo vederla per quello che è: un pensiero passeggero che come è entrato nella nostra mente, se gli diamo il tempo, se ne va senza fare danni.

Questa è la “non-tecnica più potente del mondo”

Molte delle strategie che trovi sui libri, o nei corsi di formazione, risultano essere solo salvagenti che ti tengono temporaneamente a galla.

Ma che succede quando l’aria inizia a mancare al suo interno?

Beh…. a quel punto spero tu sappia nuotare.

Quando comprendi che tutte le risposte che stai cercando vengono in superficie dalla tua parte più saggia, che bussa alla tua porta quando calmi la mente, a quel punto ti renderai conto che ogni tecnica è superflua.

Vi saluto
Matteo