Mauro Zorzini

Founder Nerd

Di Necessità, Virtù.

2019-04-08 20:38:17

Non troverai MAI una Maestra migliore per insegnarti la lezione più importante:" TU sei capace di tutto., solo che non lo sai!"

Nel mio background, nei vari settori dello spettacolo e della Danza in particolare,  da quando ho dovuto re-inventarmi dall' altra parte del palcoscenico, mi son trovato diverse volte ad affrontare sfide nuove ed interessanti. 


Una in particolare mi è rimasta nel cuore e ve la voglio raccontare. 

Diversi anni fa, dopo che uscii da un periodo di malattia durante il quale per qualche tempo ho dovuto "cambiare Segno Zodiacale", mi trovai invischiato nell' organizzazione di una rassegna di Danza.


Fin qui, nulla di eccezionale direte voi; e normalmente avreste ragione.


MA...come sempre c'è un "MA"...

Anzi, più di uno...


Il primo grosso "MA" era rappresentato dalla location dove si svolgeva la manifestazione che faceva da contenitore della rassegna di danza: QUESTA

Villa Manin

Per chi non lo sapesse, Villa Manin è una maestosa villa Veneta, voluta dal nobile friulano Antonio Manin nel '500 e che fu la residenza dell' ultimo Doge di Venezia, vi abitarono Napoleone con la sua Giuseppina e molti colloqui e accordi di quello che è passato alla storia come il "Trattato di Campoformido" vennero stipulati qui.


Molto note poi sono anche le tele contenute al suo interno e gli affreschi che decorano le varie sezioni dell' enorme villa.


Il peso della Storia lo si avverte, lo si vive e lo si respira molto chiaramente tra quelle mura e quel vasto parco.


Sapori e Pro-loco

Il secondo enorme "MA" era dettato dalla manifestazione al cui interno, in calendario, era inserita la rassegna di Danza, e cioè "Sapori e Pro-loco".

È una manifestazione tra le più importanti qui in Friuli, che raccoglie nel suo parco tutte (o quasi) le pro-loco della regione che nei loro stand offrono le specialità eno-gastronomiche tipiche del luogo d' origine. Ed in questo il Friuli offre un ventaglio di proposte difficilmente eguagliabile: dalle alpi, al mare per finire con sua Maestà, il San Daniele, la varietà di possibilità è seconda davvero a poche altre realtà (anche se non viene sfruttata sempre a dovere, ma questo è un altro discorso ;) ).

"Sapori e pro-loco" raccoglie attorno a se qualcosa come 150000 persone nei due weekend, con punte di 50000 nei giorni del sabato e della domenica.


"E quando fai l'evento? "


Ovviamente il pomeriggio della domenica.

Sul palco centrale.

Così da poter esser visto e sentito da TUTTI.

Sorpresa

In principio, quando  se ne parlava e si abbozzava l' idea non te ne rendevi conto della portata di quell' evento.

Quando invece si entrava nel parco le cose cambiavano, però: la gestione degli spogliatoi per i ballerini, divisi per scuole; la gestione della cena per i ballerini ed insegnanti, la ricezione delle musiche e la consegna dei pass per gli stand, ovviamente dopo esser stati controllati e suddivisi; il ricevimento delle scuole e dei vari Ospiti, nonchè la loro relativa sistemazione; la richiesta di direttive tecniche da parte degli insegnanti da portare ai tecnici del service prima delle prove, ovviamente accavallate in contemporanea, e mille altri dettagli da risolvere, tutto ti colpiva in pieno petto come un treno in piena corsa.


Il tutto nell' arco delle 3 ore designate per le prove.

In quei momenti, se ti fai prendere dal panico o dall' emozione rischi solo di creare problemi o peggio ancora, danni allo spettacolo.


Inoltre non sei in grado di aver la mente lucida per risolvere gli imprevisti che puntualmente si presentano alla porta.


Per fortuna il team che si era prestato per essere a disposizione seguiva i compiti assegnatili senza proferire rimbrotti o mugugni vari, e comunque venivano a chiedere delucidazioni sulle più disparate problematiche: 20 persone da gestire come squadra, che non si conoscevano, in quel frangente,  NON È che fossero proprio proprio la cosa più facile di questo mondo.


Una volta terminata la scaletta per le prove, prima dell' inizio dello show vero e proprio, i tecnici dovevano avere un briefing finale sulle modifiche sorte e sulle soluzioni da apportare (musiche che non funzionavano, brani modificati in scaletta, pezzi completamente cambiati rispetto alla programmazione,... cose così, insomma)




Infine: LO SHOW!

Lo spettacolo poi andava ad incominciare, e il lavoro vero e proprio era solo all' inizio.


I tecnici del service erano gente oramai avvezza a questo genere di spettacoli, con numerose persone e attenti ai particolari. 

Ma erano competenti nel loro campo. 

Serviva qualcuno che dirigesse le operazioni.


Serviva un Direttore di Scena.

 Solo allora compresi la portata di quello che stavo per andare ad affrontare: tecnici che avevano lavorato per diversi grandi nomi della musica italiana e non, chiedevano a ME di dirigere i loro passi, dettare i tempi e i cambi luce.


A me.


Un ragazzo che per la prima volta si cimentava in una simile impresa.

E soprattutto senza rendersene conto.



Risultato?


15 scuole da tutto il Friuli, Slovenia e Veneto, di cui varie Accademie e Scuole altamente professionali;


950 ballerini allievi di suddette scuole;


2 coppie di ballerini professionisti provenienti da prestigiosi teatri;


20 persone come staff da dirigere;


team composto da 5 tecnici iper-professionali;


45000 persone che assistevano all' evento;


2 reti televisive a riprendere lo spettacolo;


IO in cabina di regia.


Poco prima dell' inizio dello spettacolo, son riuscito a fermarmi un attimo e a riflettere. Un pensiero solo mi si è realizzato nella mente: "STI QAXI!!!"


Secondo voi, come pensate possa essere andata??




Ve lo dico io:


!!!UN AUTENTICO TRIONFO!!!


Tempi tecnici perfetti, sincronizzazione di audio e luci impeccabili, nessun tempo morto, pubblico in visibilio e ragazzi entusiasti.


Ed ovviamente autostima a mille.


Per un ragazzo che non aveva alba di quello che stava facendo e succedendo, è stata una delle esperienze migliori che la vita abbia potuto offrirgli.

Poche cose ti spronano e ti fanno crescere come il trovarsi DENTRO alle cose e NON pensare

by Mauro Zorzini