Simone Mattalia

Top Founder President

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Cos'è un atto di pignoramento?

2018-09-24 08:38:13

Atto di pignoramento immobiliare, sulla prima casa, (Pignoramento): l'atto con il quale ha inizio l'espropriazione forzata. Perché l'atto di pignoramento sia valido, deve essere fatto 10 giorni dopo la notifica del precetto e non oltre i 90 giorni. Il pignoramento immobiliare blocca uno o più beni per evitare che il debitore possa alienarli (venderli, vincolarli, donarli, ecc) con lo scopo di NON pagare il proprio debito. Durante la fase del pignoramento il debitore non perde né la proprietà del bene, fino a quando lo stesso bene non sarà venduto all'asta e il giudice avrà rilasciato il decreto di trasferimento. Per quanto riguarda il possesso dell'immobile, alcuni tribunali liberano gli immobili PRIMA che gli stessi vengano venduti all'asta per velocizzare e aumentare le probabilità di vendita Liberare l'immobile serve ad evitare problematiche morali o scomode rogne, da parte di futuri acquirenti verso le persone che vivono dentro la casa pignorata. Anche per il pignoramento presso terzi non cambia la dinamica della pratica. Quando si ricevono atti come precetto e pignoramento bisogna reagire al volo senza mettere la testa sotto la sabbia per evitare conseguenze più brutte in futuro. Se non arriva la notifica di pignoramento provate ad andare alla cancelleria del tribunale per assicurarvi che ci sia. Fare opposizione al pignoramento è cosa giusta se c'è una valida motivazione alle spalle. Non si deve fare opposizione all'esecuzione giusto per prendere tempo perché si rischia di buttare soldi in pratiche legali inutili, perdere la causa e pagare anche la controparte. Più le spese di tribunale. Non credere a chi ti parla di impignorabilità della prima casa. Il pignoramento "prima casa" è quindi legale perché serve a recuperare soldi per restituire ai creditori.

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Simone Mattalia

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Cappa & Associati

2018-09-20 16:40:07

La Cappa & Associati è un’azienda che lotta ogni giorno a fianco di tutte le persone piene di debiti che per un motivo o per l’altro hanno la casa pignorata da banche, ADER (ex Equitalia), condominio e finanziarie. Molto spesso, nel bel mezzo di questo loro dramma personale, finiscono per essere vittime di avvocati e consulenti impreparati e opportunisti che speculano sul momento di crisi che stanno vivendo, staccando parcelle e facendosi pagare inutili e costosissime consulenze. Nel corso di più di 10 anni di lavoro sul campo a fianco di centinaia di esecutati, l’azienda ha ideato e sistematizzato un processo collaudato di chiusura totale del debito che abbiamo chiamato Debiti Zero. Nel corso di questi video voglio condividere con te alcuni dati decisamente non confortanti che riguardano il vertiginoso aumento dei pignoramenti da qui a cinque anni. Si stima che oltre 1.650.000 immobili saranno messi all’asta. 750 immobili al giorno. È un numero spaventoso. Il pignoramento della casa può dar vita a una spirale di conseguenze drammatiche dalle quali a volte diventa impossibile rialzarsi. Perdere la casa all’asta significa vederla venduta in maniera forzata anche per meno della metà del suo valore. Una fedina di cattivo pagatore limita il tuo accesso al credito e ti impedisce di ottenere qualsiasi tipi di mutuo, prestito o finanziamento dagli istituti di credito. Questo vuol dire che se devi comprare una nuova casa dove andare a vivere, se hai bisogno di un prestito per le riparazioni della macchina o addirittura se ti si rompe il frigo o la lavatrice, non avrai la possibilità di accedere a prestiti e finanziamenti di alcun genere. Il debito ti perseguiterà a vita e non potrai fare nulla per rialzarti. Questa è la MORTE FINANZIARIA. Non voglio dare la colpa a nessuno perché ci possono essere migliaia di motivi diversi per cui hai contratto un debito, e la maggior parte può non essere dipesa nemmeno da te. Una malattia, un licenziamento, la chiusura di un’attività, un prestito per andare avanti. Conosci meglio di me il periodo in cui viviamo. A partire dal 2009 in Italia storie così sono all’ordine del giorno e hai dovuto scegliere tra il portare in pane in tavola per la tua famiglia o ripagare le rate del mutuo. Prima di tutto vengono i nostri cari. Noi della Cappa e Associati, grazie al sistema Debiti Zero, abbiamo dato vita ad un programma di intervento immediato per chiudere tutti i tuoi debiti che si basa su otto punti di forza. 1°: velocità di intervento. Nell’arco di 24 ore lavorative puoi parlare con un nostro consulente, direttamente a casa tua., 2°: parliamo chiaro. Non parliamo difficile e non usiamo termini incomprensibili da avvocato. Ti parliamo semplice. 3°: non c’è nessun costo di apertura pratica. Non vogliamo gravare sulle tue spalle, in questo momento già appesantite dai debiti. Analizziamo la pratica gratuitamente e se possiamo andare avanti te lo facciamo sapere, diversamente non ti chiederemo un euro. Ci dispiacerà, ma almeno rimarremo persone oneste e potremmo sempre guardarti negli occhi. 4°: analisi gratuita della pratica. Il consulente che verrà a parlare a casa tua e la telefonata che farai insieme a uno dei nostri consulenti non avrà alcun costo. 5°: riservatezza totale. Nessuno saprà mai della tua situazione. 6°: Solo soluzioni definitive. Non ci imbarchiamo in pratiche che sappiamo già di non poter gestire, o quanto meno che sappiamo già che non andranno a buon fine. La nostra azienda non guadagna da consulenze. Il nostro scopo non è guadagnare per non trovare una soluzione, il nostro scopo è risolvere e poi essere pagati come risultato positivo finale. 7°: Ci paghi alla fine. Incassiamo SE e SOLO SE riusciamo ad arrivare al risultato previsto. Ma qui arriva la bella notizia: non sarai tu a doverci pagare, ma saranno i tuoi stessi creditori. Continua la lettura qui.. LINK https://www.youtube.com/watch?v=BZAUbRIa7Sw

Simone Mattalia

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La storia di Fernanda e della sua vittoria contro il debito. Buona lettura!

2018-09-09 08:45:12

Fernanda ha 48 anni ed è un’eroina. Sono passati 13 anni da quando, con un lavoro in tasca un marito al suo fianco, ha ottenuto un mutuo per comprare la sua prima casa a Curtarolo, in provincia di Padova. Tutto fila liscio fino a quando una brutta malattia, purtroppo, scombina tutti i suoi piani. La sclerosi multipla è un bruttissimo cliente con cui avere a che fare. È un demone bianco. C’è, ma non si vede e agisce in modo vigliacco. È un nemico che vuole condannarti all’immobilità. I sintomi sono motori e cognitivi, il decorso è cronico e progressivamente invalidante, l’origine autoimmunitaria: le difese naturali che si ribellano all’organismo invece di proteggerlo, con “soldati disertori” che attaccano e consumano la guaina mielinica attorno ai nervi. Le cure costano, il lavoro non c’è più e le rate arretrate del mutuo si accumulano. Si aggiunge anche il dramma dell’ex marito che, invece di starle accanto, fa i bagagli e si trasferisce all’esterno, abbandonandola al suo destino. Letteralmente. L’ex marito non ci pensa nemmeno a mandarle il mantenimento e da quando se n’è andato non si è mai più interessato alla situazione di Fernanda. Ma questo non interessa alla banca. Il debito è ormai arrivato a quasi centoquarantamila euro Una somma che Fernanda, nella sua condizione non avrebbe mai potuto ripagare. All’inizio arrivano i primi solleciti di pagamento che si fanno via via sempre più pressanti e insistenti fino a quando un giorno, nella cassetta della posta, trova quella maledetta lettera con la richiesta di pignoramento della prima casa. Quando si tratta di sfratti e pignoramenti non sono previste deroghe particolare per i soggetti con disabilità o malattie Stanno per cominciare le aste per la svendita della casa. Disperazione. Paura. Smarrimento. Fernanda è stata lasciata sola nel vortice dei debiti. Un vortice, in cui una volta che ne sei entrato è quasi impossibile uscirne. Subentrano le spese, quelle legali (periti inclusi) e quelle per la pubblicità degli annunci immobiliari, obbligatoria. Poi c’è il fatto che le banche per evitare di andare avanti con il pignoramento richiedono che il debitore si metta in regola in un’unica soluzione. Per questo è difficilissimo venirne fuori. Per fortuna ci sono delle alternative, che però dipendono solo dalla volontà della banca. Ecco perché in questi casi è sempre meglio affidarsi a chi, come noi, tratta debiti per il mutuo non pagato con le banche di mestiere. Veri professionisti del settore che sanno le leve da usare. Ad aiutare Fernanda ci sono solo lo zio Massimo e mamma Rosalia che, con la sua pensione, non può certo sperare di aiutare la figlia più di quanto non stia già facendo. Come ogni mamma si toglierebbe il pane di bocca pur di aiutarla, ma i soldi sono quelli che sono e il debito è troppo grande per essere ripagato. Rosalia non si sarebbe mai aspettata che sua figlia un giorno si sarebbe ritrovata in queste condizioni. Gli occhi le si inumidiscono e scende una lacrima quando racconta il destino che è toccato a Fernanda. Quando dopo la fuga dell’ex marito è tornata a casa, non sapeva nemmeno che la figlia stesse avendo problemi con la banca. È stato grazie al lavoro di Enrico Ranzato, uno dei migliori consulenti della Cappa & Associati, che la famiglia ha scoperto il quadro completo della situazione debitoria e ha potuto uscire dal tunnel della disperazione. Oggi che è tutto finito Enrico è quasi come uno di famiglia. Mamma Rosalia dice che è come un figlio. Un affetto tutt’altro che incomprensibile. Ha fatto molto per questa famiglia che fino a qualche mese fa si vedeva perduta, in totale balia dei creditori e che, da un giorno all’altro, ha visto tutti i suoi debiti sparire. I dubbi che si creano quando si entra in contatto con uno sconosciuto che “ti promette” di poterti aiutare ad uscire dai debiti Lo zio Massimo è un uomo più pragmatico. All’inizio aveva qualche dubbio quando ha conosciuto Enrico. Sa bene che in giro è pieno di.. https://www.debitizero.com/storia-di-uneroina-che-si-e-liberata-per-sempre-dalle-catene-dei-debiti/

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