Massimo Risultato

Salute & Benessere

DEFINIRE LA MOTIVAZIONE

2020-03-17 16:41:25

La motivazione è uno strumento essenziale per il raggiungimento di un determinato obiettivo, spesso ci affidiamo a qualcuno che ci motiva piuttosto che ci tiri fuori la nostra motivazione interiore. Scopriamo di cosa si tratta...

La Motivazione o comportamento motivato è la spinta che porta un individuo a raggiungere determinati obbiettivi. È il motore delle azioni, un concetto introdotto da James e Hull nell’ambito della psicologia generale. In ambito Psicanalitico, Freud parla di pulsione per fare riferimento a quelle spinte motivazionali (per lo più sessuali e primordiali) che governano il comportamento dall’inconscio.

La spinta motivazionale ad agire entra in gioco quando l’organismo perde il proprio stato di equilibrio a causa di un bisogno che insorge. Questa situazione porta ad agire sull’ambiente per ristabilire l’ordine perduto.

Il comportamento motivato è quindi caratterizzato dalla mobilitazione delle risorse energetiche (fisiche e psichiche), dalla reiterazione degli sforzi (fino al raggiungimento dell’obiettivo) e dalla variabilità dei tentativi. Quando si parla di motivazione si fa riferimento allo stato di tensione che si crea per il raggiungimento di un bisogno, all’obiettivo preposto e al comportamento strumentale che consente il soddisfacimento dell’individuo.

È possibile individuare tre categorie di motivazione: biologiche emotive e sociali.

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Secondo Maslow (psicologo statunitense. Principalmente noto per la sua teoria sulla gerarchizzazione dei bisogni) è possibile disporre i bisogni lungo una piramide, secondo un ordine (dal basso verso l’alto) progressivo basato sulle necessità di sopravvivenza dell’individuo. I bisogni più alti non vengono avvertiti se quelli precedenti non sono stati soddisfatti.

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Bisogni fisiologici, in questa categoria rientrano le necessità primarie legate alla fame e alla sete.


Bisogni di sicurezza, una vota soddisfatto il bisogno di cibo l’essere umano sente il bisogno di essere parte di un gruppo per proteggersi meglio dai pericoli esterni.


 Bisogni di affetto da parte di altri esseri umani importanti.


Bisogni di stima, una volta amati è importanti essere riconosciuti dagli altri per le proprie capacità.


Bisogni di auto realizzazione, è il bisogno più alto: essere soddisfatti di chi si è e di cosa si faccia. 

Gli stimoli interni generano motivazione intrinseca e sono determinati dal desiderio e dalla soddisfazione di raggiungere un obiettivo; gli stimoli esterni sono al di fuori del controllo dell’individuo e generano motivazione estrinseca.


La motivazione intrinseca è legata ad una forza, ad una spinta interiore e non a sollecitazioni e ricompense esterne: Le emozioni ad essa collegate sono la curiosità, il piacere e la gratificazione in sé.


La motivazione intrinseca implica buoni livelli di autostima e una preferenza per compiti sfidanti: un compito o un’attività troppo semplice non desta interesse, non impegna completamente e non consente di sperimentare il piacere che deriva dall’essere assorbiti ed intenti in qualcosa d’interessante.


Ti è mai capitato di lavorare ininterrottamente su qualcosa senza sentire stanchezza fisica e mentale? Di rimanere assorti nella lettura di un libro senza accorgervi di aver superato la stazione in cui scendere? O di essere così coinvolti in un’attività sportiva da non volerla finire?


Bene, l’esperienza più rilevante di motivazione intrinseca, nel lavoro, nello sport o nello svago, si ha nella cosiddetta esperienza di flusso”: un’esperienza di alta concentrazione su una situazione, caratterizzata dal coinvolgimento dinamico e completo di tutta la persona che, fortemente motivata, ha accesso a tutte le sue potenzialità, ha una concentrazione totale e prova un forte senso di efficacia innata.


In questo caso vi è una perdita della dimensione temporale ed una focalizzazione sul presente che esclude tutti gli stimoli non connessi al compito. Una condotta a motivazione intrinseca di questo tipo può favorire la condizione ottimale per il conseguimento di prestazioni eccellenti.


Gli stimoli esterni sono al di fuori del controllo dell’individuo e generano motivazione estrinseca: in questi casi il soggetto si impegna nell’espletamento di un compito per ottenere benefici o evitare circostanze negative.

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Facciamo un esempio: Gli studenti motivati estrinsecamente s’impegnano nello studio per motivi esterni ad esso, per esempio per ricevere buone votazioni: in molti casi preferiscono una valutazione positiva in compiti semplici, piuttosto che correre il rischio di una valutazione negativa in compiti più impegnativi e significativi. Ovviamente una motivazione non è migliore dell’altra, esse vanno trattate differentemente e ancor meglio integrate.


Chiaramente ci sarebbe molto altro da dire, visto che è l'argomento chiave per raggiungere un determinato obiettivo, per questo ti invito a seguirci per rimanere sempre aggiornato nei prossimi articoli per scoprire sempre più ciò che determina il Massimo Risultato!

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