Il metodo Ludocomunicazione è ora un libro. Nato da una forte volontà legata alla passione per ciò che faccio, nato da una chiarezza d’intenti e da un processo di conoscenza. È possibile riceverlo in regalo iscrivendosi ai miei corsi Online.
Giornata stupenda, feedback positivi, tanta energia e tanta condivisone, il lavoro svolto con molta partecipazione da parte dellle persone presenti ha dato i suoi frutti in termini emozionali, sia gli strumenti di laboratorio teatrale che quelli di tango olistico sono riusciti a creare una sinergia magica. Il format “comunicazione empatica” è piaciuto e le richieste di partecipazione agli eventuali prossimi appuntamenti sono arrivate da parte di tutti i partecipanti. Comunicherò presto anche a voi camers la data del prossimo appuntamento che si terrà in Versilia.
Oggi vorrei parlarvi di quello che mi è accaduto e che invece di farmi arrabbiare mi ha poi reso molto orgogliosa! Inizio col dire che tempo fa ho inviato una mail per fare una collaborazione con una psicologa. Ho inviato la mail specificando il lavoro che avremmo fatto insieme. Avendo fatto formazione per qualche anno con il Centro di Ricerca e Sperimentazione Teatrale di Pontedera e in particolare modo con il metodo Grotowski e Stanislavskij la signora ha capito subito che si trattava di lavoro che si poteva sposare bene con il suo. Bene, per me che ho sempre sognato di studiare psicologia (e non è detta l’ultima parola!) ho trovato in principio assurdo sapere che nel suo ultimo incontro di gruppo aveva fatto un bel copia e incolla di molte attività che spettava fare a me in quanto trattasi di esercizi di teatro, non solo, ha presentato il suo incontro con la stessa scaletta e gli stessi termini specificati da me all’interno della mail. Detto ciò, dopo i primi momenti di rabbia verso me stessa per essermi fidata della sua richiesta di collaborare e verso chi non aveva capito che il nostro lavoro in sinergia poteva giovare ad entrambe, ho sorriso ed ho pensato, chissà quante altre cose avremmo potuto fare se avessimo collaborato e soprattutto mi sono domandata, perché studiare per anni psicologia se poi gli psicologi che dovrebbero avere mille strumenti scelgono di lavorare in gruppo utilizzando le tecniche del laboratorio teatrale? Forse perché l’ Atto creativo ci dà accesso immediato al nostro subconscio? L’accaduto non può che rimarcare l’importanza di questo meraviglioso training creativo che offre la possibilita di attivare un processo di conoscenza profonda su noi stessi e sulle nostre potenzialità! Bye Bye Dottoressa!