Marta Marina Ibba

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STORIA DI UN BAMBINO ADOTTATO

2019-08-11 20:45:48

ACCOGLIERE E AMARE IL BAMBINO CHE VIENE DA LONTANO

DUE AMORI DIVERSI

C'erano due donne

che non si erano mai conosciute;

una non la ricordi,

l'altra la chiami mamma.

La prima ti ha dato la vita,

la seconda ti ha insegnato a viverla.

La prima ti ha creato il bisogno d'amore,

la seconda era lì per soddisfarlo.

Una ti ha dato la nazionalità,

l'altra il nome.

Una il seme della crescita, 

l'altra uno scopo.

Una ti ha creato emozioni,

l'altra ha colmato le tue paure.

Una ha visto il tuo primo sorriso,

l'altra ti ha asciugato le lacrime.

Una ti ha lasciato,

era tutto quello che poteva fare.

L'altra pregava per un bambino

e il Signore l'ha condotta a te.

E ora mi chiedi la perenne domanda:

eredità o ambiente?

da chi sono plasmato?

Da nessuno dei due,

solo da due amori diversi.

L'attesa di un bambino già nato

L'adozione è quel grande atto d'amore che permette di accogliere un bambino che è solo al mondo, dandogli la speranza per una nuova vita che si concretizza in una famiglia. 

L'adozione è un modo diverso di diventare genitori: vi è un concepimento affettivo che avviene quando l'idea di accogliere un bambino , nata separatamente nel cuore dei futuri genitori, viene condivisa. Da questo momento ha inizio un periodo di attesa che può prolungarsi per anni. Questa attesa è più "democratica"  rispetto alla normale gravidanza, infatti il padre e la madre sono sullo stesso piano, cioè condividono l'attesa allo stesso modo; sia la madre che il padre custodiscono l'attesa nel loro cuore e non nella sola pancia della mamma. Si diventerà genitori di un bambino nato da altri, che ha una sua storia, un suo passato spesso pesante e che ha bisogno di ricostruire la sua storia con dei nuovi genitori, una nuova famiglia che lo accolga e lo ami per quello che è, rinascendo a una nuova vita. Durante la "gravidanza" i genitori si preparano ad accogliere il loro bambino aiutati dai servizi sociali, psicologi e enti autorizzati che, spesso, organizzano dei corsi pre adottivi. Prendono informazioni sul Paese d'origine del loro figlio, se il bambino è straniero, magari imparano qualche parola della sua lingua, per riuscire a comunicare almeno per i primi giorni.