Luca Chiesi

Disabilità & Invalidità

Luca Chiesi

Disabilità & Invalidità

Come sopravvivere alla "fine del mondo", o alla epidemia di "panico da coronavirus"... e uscirne più sani di prima. Importante.

2020-02-24 23:29:54

L'Italia si sta fermando a causa di un "coronavirus". Ma è forse più pericoloso dell'esplosione nucleare di Nagasaki? Perché molti erano sopravvissuti, anche al fallout radioattivo, grazie all'alimentazione: miso, riso, sale. Cosa fare, oggi? È compresa una lista (economica, salutare) della spesa.

Due metodi di difesa contro la guerra termonucleare

I segreti di quelli che sono sopravvissuti a Hiroshima e a Nagasaki

Nel suo ultimo libro scritto in francese, "L'era atomica e la filosofia d'Estremo Oriente" (1961, Vrin), Georges Ohsawa dedicava un paragrafo molto interessante a cosa fare per difendersi dalla guerra termonucleare.
Elencava un metodo passivo e personale (ovvero biologico e fisiologico) ed un metodo attivo e sociale (ovvero per tutti!).


Nel primo metodo scriveva:

  1. Mantenete normale il rapporto K/Na (Potassio/Sodio, nda) del vostro sangue affinché neutralizzi ogni invasione da parte di elementi Yin, come particelle o emissioni radioattive, virus, ecc.
  2. Osservate il più strettamente possibile il regime alimentare macrobiotico n° 7 (ovvero una dieta basata al 100% da cereali integrali, con alcuni condimenti, masticando molto bene e bevendo il meno possibile, nda)
  3. Acquistate 10 kg di sale marino e un sacco di riso integrale immediatamente e metteteli nella vostra automobile oppure nella cantina del vostro rifugio, in un angolo remoto della campagna. Con questo, potrete vivere almeno 6 mesi senza acquistare niente, seguendo i princìpi macrobiotici.

Ohsawa faceva ovviamente riferimento al cosiddetto "miracolo del XX secolo", raccontato dal dottor Tatsuichiro Akizuki, direttore dell'ospedale di Nagasaki e discepolo di Ohsawa: non si verificò alcun decesso tra i membri del personale ospedaliero, né tra i malati, in questo ospedale (cattolico), benché situato a 1800 metri dal centro dell'esplosione, mentre in un altro ospedale, quello dell'Università, situato alla medesima distanza, almeno 3000 persone furono uccise.

Questo fatto ancora oggi è evocato durante il memoriale di Nagasaki.

Nel racconto del dottor Akizuki (un estratto del quale è presente nel testo "La Grande Opera di Sensei Ohsawa", assieme ad un'infinità di altre informazioni preziose) venivano elencati diversi sintomi Yin causati dalle radiazioni: un immenso calore calore interno e una sete enorme, impossibile da placare. 


Inoltre era spiegato come il sale facesse molto bene a quelli che erano stati esposti alla bomba perché ridonava vitalità al sangue, mentre lo zucchero era tossico, tanto che consigliava di non consumarne mai, "nemmeno il più piccolo dolcetto".

In seguito, addirittura nel 1966, continuarono a comparire casi di vomito con sangue e casi di diarrea mortali, man mano che il Giappone introduceva l'alimentazione occidentale e la coca-cola.


C'è forse qualcosa che possiamo imparare per uscire sani e salvi da questa (cosiddetta) epidemia di un particolare tipo di "coronavirus" che sta affliggendo l'Italia?



Indicazioni valide anche per i virus?

Approfondiamo cosa si intende per "princìpi macrobiotici"

Ohsawa, nel suo libro, considerava quindi anche i virus alla stregua delle particelle radioattive: qualcosa da cui difendersi diventando più Yang.

Il modo più semplice era, ovviamente, tramite l'alimentazione.


Suggeriva pertanto di seguire delle "direttive preparatorie" molto semplici e chiare:

  1. "Nutritevi soprattutto di cereali integrali (dal 70% al 100%) decorticati di recente, preparati nella maniera che preferite: cotti in cqua, a pressione o rosolati con un po' di olio vegetale. potete ugualmente utilizzare delle farine di cereali macinate fresche, fiocchi, fatti al momento e preparare gallette, pane ai cereali e creme. Potete mangiare tutti i cereali, ma date preferenza al riso" (altrove specificava: "Tutti i cereali, come il riso integrale, il grano saraceno, il frumento, il mais, l'orzo, il miglio sono eccellenti. Potete mangiarli crudi o cotti, con o senza acqua, tostati, cotti al forno o fatti in crema, in qualsiasi quantità desideriate, ma masticandoli bene").
  2. Mangiate un po' di verdura (dal 30% allo 0%), rosolata in pochissimo olio vegetale e poi stufata e salata. In generale, mangiate poche verdure crude. Sono consigliate le seguenti verdure: crescione, scorzonera, carote, rape, cipolle, indivia, porri, cavoli verdi e cavolfiori e le piante selvatiche commestibili quali tossillaggine, tarassaco, spinacio selvatico, bardana, le piccole alghe marine. Sono al contrario particolarmente sconsigliate: patate, pomodori, melanzane. Potete sostituire queste verdure con i seguenti legumi: azuki, lenticchie, ceci.
  3. Salate con sale marino non raffinato, salsa di soia non ottenuta chimicamente o gomashio (semi di sesamo tostati e macinati con sale marino). Non usate gli altri condimenti: spezie, aceto, limone, senape, salse piccanti, ecc.
  4. Masticate bene, almeno 30-50 volte a boccone.
  5. Bevete il meno possibile (raccomandazione da considerare solo all'interno di questo contesto! nda), preferibilmente alla fine o tra i pasti, e solamente degli infusi caldi, sempre senza zucchero: tè verde naturale, timo, caffé di cicoria, tarassaco, bardana, ecc. Evitate il caffè, il tè commerciale colorato artificialmente, il cioccolato, i succhi di frutta, tutte le bevande industriali e chimiche, le bevande zuccherate e alcoliche.
  6. Oltre a questo vi serve solo aria pura e fresca e sensazioni arricchenti e stimolanti.
  7. Smettete per quanto vi è possibile di assumere frutta, specialmente quella proveniente dai paesi caldi. Smettete di assumere zucchero e tutto ciò che lo contiene: dolci, pasticceria, bevande zuccherate, ecc. Allo stesso modo, evitate i prodotti di origine animale: uova, latte, burro, formaggi, carne, soprattutto le carni rosse, salumi, ecc. Cercate preferibilmente cereali e verdure coltivati senza concimi chimici e non trattati con prodotti chimici o fitofarmaci, pesticidi e insetticidi. Evitate gli alimenti industriali, artificiali, che contengono conservanti, coloranti e diverse sostanze chimiche.

A tutto questo si può aggiungere la "zuppa di miso", ovvero un brodo vegetale, molto leggero, al quale veniva aggiunto un po' di miso, una pasta fermentata fino a 3 anni in barili di cedro e ottenuto a partire dalla soia, o dall'orzo o dal riso. 


E' un alimento tradizionale giapponese, ma che oggi viene prodotto anche in Italia, a partire da legumi locali. La zuppa di miso giornaliera era uno dei motivi per cui la mortalità nell'ospedale del dottor Akizuki era stata dello 0%...

Quindi cosa acquistare, in questi giorni, in Italia?

Cercare l'indispensabile, evitare il superfluo. Per essere (o diventare) pronti a tutto...

Sulla base di quanto visto nelle righe precedenti, è molto semplice capire cosa mettere nella propria dispensa, in questi giorni di "panico" (causato principalmente dai media), in modo da dormire sonni tranquilli.

La cosa buffa è che, anche andando in un supermercato preso d'assalto da orde di persone preoccupate, o terrorizzate, potete essere quasi certi di trovare tutto quello che serve, non solo per stare benissimo anche se chiusi in casa senza fare spesa per 6 mesi, ma addirittura per migliorare il proprio stato di salute.


Questo è possibile per il fatto che i generi di prima necessità, secondo Ohsawa (e io condivido al 101% ovviamente!) non sono quelli che la gente pensa che siano.


I "normali" supermercati non sono peraltro la scelta migliore per la propria salute, perché esistono realtà (ad esempio aziende agricole che fanno biodinamico, o permacultura, oppure cooperative di agricoltori biologici) in cui si possono trovare prodotti alimentari infinitamente più sani, più vitali, più buoni e persino  più economici; inoltre si possono organizzare gruppi di acquisto soprattutto per gli alimenti di base, come i cereali...

Tuttavia, anche in un "normale" supermercato si può essere certi di trovare tutto quello che serve per superare sani e salvi non solo una esplosione atomica come quella di Nagasaki, ma molto probabilmente anche qualunque "epidemia" (vera o presunta che sia).


"Parafrasando" e attualizzando, infatti, i suggerimenti di Ohsawa, possiamo stilare facilmente una lista della spesa che permetta di essere autonomi anche per 6 mesi e senza dover più spendere un solo euro. In grassetto quello che io riterrei strettamente indispensabile per la MIA dispensa...


  • Cereali: TUTTI vanno benissimo, l'importante è che siano integrali e soprattutto biologici, o meglio ancora biodinamici.
    60 Kg vanno benissimo per una persona adulta e lavoratrice, per 6 mesi, se li si mastica bene.
    Un esempio, cercando di variare un po', potrebbe essere: 10Kg di grano saraceno, 15 kg di riso, 10 kg di mais, 5 kg di farro,  10 kg di miglio, 5 kg di orzo, 5 kg di avena, 3 kg di sorgo, 2 kg di amaranto. Eventuale pasta per i più golosi...
  • Legumi: anche in questo caso, TUTTI vanno benissimo. Rispettando una proporzione di circa 10/20% rispetto ai cereali (con cui si accompagnano molto bene), 6-12Kg  di legumi secchi sono decisamente più che sufficienti.
    Ad esempio 3 kg di fagioli azuki, 3 kg di lenticchie decorticate, 2kg di ceci, 3 kg di fagioli vari, 1 kg di cicerchia.
  • Ortaggi: in questo caso, avere un orto (o potervi accedere) sarebbe meglio, perché si potrebbero avere tutte le verdure di stagione che si vuole. Ma visto che nelle "direttive preparatorie" si parla di quantità abbastanza basse, ci si può arrangiare anche con sole erbe selvatiche o spontanee: tarassaco, bardana, tossillaggine, borsa del pastore, ortiche, ecc. Che non mancano mai e crescono a grande velocità...
  • Condimenti o "specifici": sale marino integrale; miso (hatcho, di orzo, di riso; shiro miso per i bambini); shoyu o tamari; tekka; gomashio; acidulato di umeboshi; umeboshi. Ohsawa aggiungeva ai condimenti anche il prezzemolo...
    Quasi tutti di questi "condimenti", in realtà, sono anche potentissimi "rimedi", che all'interno di una dieta macrobiotica rigorosa possono avere effetti davvero notevolissimi.
    Il sale marino integrale sarà la base, perché si metterà nella cottura dei cereali, che sono la base delle "direttive preparatorie"; gli altri condimenti si potranno usare per variare ed adattare i pasti ai diversi commensali.
    Il gomashio è necessario farlo in casa, perché dura non più di 7 giorni.
    Tutti gli altri si possono acquistare già fatti; anche se la tekka fatta in casa, a partire da bardana, carota, tarassaco, loto, zenzero e miso è semplicemente di un altro pianeta... :-)
    Aggiungerei alla mia lista della spesa: sale marino integrale, fino o grosso, 4 kg; hatcho miso, 2 kg; miso di orzo 1 kg; shoyu/tamari 1 litri; semi di sesamo per fare il gomashio, 3 kg; acidulato di umeboshi 1 litro.
  • Bevande: tè bancha/kukicha (tè in rametti, essiccati per 3 anni e quindi naturalmente privi di teina); caffé di cicoria; caffé Yannoh; tè verde naturale.
    Qui le bevande sono a discrezione, tenendo presente che se si mastica davvero molto bene, di sete ne viene ben poca.

Fine! 

Non siamo ai livelli che Ohsawa consigliava per difendersi dal fallout radioattivo o da una guerra termonucleare (cioè 10 kg di sale e 50/60 kg di riso)... ma penso che la direzione sia molto simile.
Ovvero... fortificare il corpo e di conseguenza tutti i suoi naturali sistemi di difesa, anche contro eventuali invasori sconosciuti.


L'attività fisica (che deve necessariamente accompagnare un' alimentazione sana e varia per far sì che essa dia i migliori effetti) farà il resto. Assieme a buona aria, buon sole, buone letture, buoni pensieri, buona musica.

Concludendo...

Calma e sangue freddo!

Ogni diritto ha il suo rovescio. Una situazione di panico generalizzato, più o meno fondato, può essere l'occasione per fare qualcosa di importante per la propria salute e per la propria vita: distinguere (forse per la prima volta) cosa è davvero necessario per vivere, e per vivere sani, e cosa è superfluo.

Sarà una distinzione che avrà ripercussioni importanti su tutto il resto della vita.
E sarà liberatorio.

Le indicazioni che ho fornito in queste righe, tutte tratte da Georges Ohsawa (a mio parere uno dei più importanti uomini di scienza, medicina e filosofia dello scorso secolo) potranno apparire bizzarre, ad una prima lettura.

Ma lo sembrano solo finché non si prova, anche solo per 10 giorni, ad applicarle con rigore.


Dopo, il cibo fa letteralmente il "miracolo" e non si procederà più solo sulla "fiducia", ma per aver provato sulla propria pelle, in maniera inequivocabile, la validità di queste indicazioni.


Non posso prevedere il futuro e non ho idea se questa "epidemia" di "coronavirus" sarà così grave come la dipingono i media. 


Ma sono sicuro che per molte persone potrebbe essere una occasione, forse la prima, per scoprire una cosa di vitale importanza, ovvero la distinzione tra necessario e superfluo.

Fosse anche solo per questo, vale la pena fare un po' di "quarantena" e di "digiuno", a prescindere.  

Così che anche questa esperienza possa portare dei benefici e... permetterci di uscirne con una salute buona, anzi, forse anche migliore rispetto a prima. 


E con uno spirito che non cada più in preda alla paura. 


Perché sa già quello che il proprio corpo è in grado di fare, quando lo si tratta bene e gli si permette di fare il suo "mestiere", ovvero ...stare in salute e permetterci di essere felici e realizzare i nostri sogni.


Ed essere uomini e donne liberi. Anche in catene. Sempre.


Luca Chiesi
Reggio Emilia
24/02/2020




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Farò tutto il possibile per risponderti al più presto. Grazie!