Luana Di Marcantonio

Founder Senior

Hai mai lavorato in un call center ?

2019-03-22 16:54:12

“ Buongiorno, la chiamo in merito a una promozione a lei dedicata “

Partiamo dal presupposto che

Ci sono moltissime aziende che svolgono questa attività in maniera molto professionale e decorosa. Altre purtroppo si adoperano in maniera totalmente negativa. Cosa intendo per negativa ? Che pur di convincere un cliente a sottoscrivere un contratto, un’ abbonamento o quant’ altro, si offre al cliente qualcosa che a volte non corrisponde a verita.’ 

Ma ci siamo mai chiesti com’ è possibile?

A volte tanti operatori telefonici comunicano al cliente la stessa cosa non corretta. Com’è possibile che  tante persone, tutte insieme, comunicano ( ad esempio )  un servizio del tutto gratuito quando invece al termine  dello stesso si rinnova automaticamente a pagamento.

CALL CENTER FANTASMA 
 

C’ è un’ aspetto difficile da monitorare: quello dei call center fantasma. Si tratta di aziende improvvisate a gestione familiare o addirittura individuale, senza indirizzi fisici ufficiali per non essere individuati in caso di denunce. Gli operatori dei call center si ritrovano a svolgere il proprio lavoro in garage e sottoscala senza database o computer. Il più delle volte ai dipendenti viene chiesto di usare i cellulari privati con la promessa di rimborsare i costi delle chiamate in uscita. Queste società durano una manciata di mesi, il tempo di svolgere il lavoro assegnato dai committenti. Sfruttano al massimo i telefonisti e quindi scompaiono nel nulla come fantasmi per poi riaprire da un’altra parte con un nuovo nome. 

Come saranno i breafing eseguiti dalle sopracitate attivita’ 

È impossibile pensare che in una sala call center, dove lavorano molti operatori,  ci sia come è noto un team leader o un supervisor, con l’ esclusivo compito di vigilare sul buon operato dell’operatore e che nonostante tutto, non si accorgano, che le informazionine che gli operatori forniscono ai clienti non siano corretti?  Mi sorge quindi un dubbio.

Differenza tra inbound e outbound

Nei call center è definito inbound quell'operatore che lavora in ricezione telefonate: è il cliente a chiamare il call center, da un telefono fisso o mobile, e il lavoratore si limita a rispondere alle domande o a fornire l'assistenza richiesta. Si definisce invece outbound quell'operatore che lavora sulle telefonate in uscita. È dunque il call center che contatta i clienti chiamandoli al telefono (soprattutto a quello di casa). Nel caso del settore creditizio, è consentita attività outbound solo per il recupero di credito tramite telefono. 

Operatori outboun

L'operatore telemarketing out bound è il professionista che effettua attività di marketing tramite telefono, lavorando da un call center o a volte anche da casa.

Per definizione, il telemarketing consiste nel contatto telefonico diretto fra un'azienda e la sua clientela, attuale o potenziale, svolto mediante operatori commerciali. La finalità del contatto è di tipo pubblicitario/promozionale o comunque commerciale. In caso di esito positivo, tipicamente la telefonata dell'operatore o operatrice telemarketing si conclude con l'individuazione di un appuntamento con un venditore (a domicilio o presso l'azienda). Se lo scopo della telefonata non è solo promozionale e di lead generation, ma direttamente di vendita di prodotti o servizi, il termine più appropriato è quello di teleselling (vendita telefonica o televendita).
Oltre a saper utilizzare al meglio la propria voce, per effettuare con successo telefonate commerciali è di fondamentale importanza lo script di telemarketing. Con script si intende il testo della telefonata che funge da linea guida per l'operatore, da personalizzare in base al cliente. Lo script include solitamente una breve presentazione dell'azienda o dell'iniziativa commerciale, una fase di domande rivolte al cliente (intervista) e una fase detta della "motivazione", in cui l'operatore outbound ha il compito di individuare l'interesse potenziale del cliente, sulla base dell'intervista. La fase di chiusura è quella in cui si ottiene il consenso esplicito del cliente all'iniziativa commerciale proposta (in caso di esito positivo), ad esempio il consenso a fissare un appuntamento di vendita con un agente o un rappresentante. Altri esiti possibili della telefonata includono: il consenso ad una ulteriore chiamata; acquisti, ordini o sottoscrizioni; trasmissione di dati e informazioni. In caso negativo, la richiesta di cancellazione dalla lista telefonica. Il contratto più usato per chi svolge questa attività è il famoso contratto a progetto
 

Conviene lavorare in un call center ?

La  paga oraria non basta a comprare neanche un pacchetto di sigarette. Il contratto  (se viene fatto) arriva dopo mesi ovvero dopo che hanno capito che con te qualche soldo lo possono fare ti  possono mandare via dall’oggi al domani. C’è un’unica pausa ogni due ore che dura grosso modo il tempo di fare una pipì  lunga. Stare  tutto il giorno con una cuffia nelle orecchie a sentire voci, rumori di fax, segreterie e circondato da altre persone che gridano tutto il giorno senza un secondo di interruzione. Quindi e’ importante  vedere questo lavoro come  un tappabuchi e comunque avere una motivazione per sbarbarsi, vestirsi e uscire di casa è sempre utile quando si affronta un periodo di disoccupazione. L’importante è non fermarsi e continuare sempre a cercare qualcosa di meglio, prima o poi arriverà. E se non arriva, valutate sempre quell’offerta di masturbare i tori per l’inseminazione, potrebbe piacervi! Gli elenchi dei numeri da chiamare sono tramandati da compagnie telefoniche a compagnie telefoniche quindi utilizzati in maniera professionale o poco professionale o addirittura inadeguati 
 

Vi ricordo  

Che ci sono delle società di call center che svolgono l’attività In maniera professionale. La mia conclusione è che non occorre a priori pensare al lavoro in un call center come l’inferno sulla terra. È quindi importante saper scegliere le giuste aziende che offrono questo lavoro. A volte ( raramente ) si può anche arrivare a un vero e proprio contratto a tempo indeterminato, ma solo nelle aziende serie, che svolgono questo lavoro con professionalità. 

Non dimentichiamo che

L’ attività dei call center è nato per aiuti importanti, chiamare un’ ambulanza,  prenotare una prestazione medica, prenotare un biglietto aereo. Poi con il passare del tempo, questo lavoro ha preso anche altre strade.  Quando chiamiamo un’ ambulanza, l’operatore deve svolgere un compito importantissimo. L’azienda quindi che ci assume dovrà svolgere un’ importante funzione, quella di formare un operatore capace di vagliare delicatissime situazioni. Pensiamo invece ad altre situazione in cui qualcuno ci chiama in maniera stressante, pressandoci con continue e ripetute chiamate. In questo caso quale sarà stata la formazioni che è stata fatta a questi operatori ? Sarà veramente solo farina del loro sacco ?