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La solitudine che fa bene

2021-05-17 11:10:13

La paura della solitudine è una trappola. Caderci è molto facile. Uscirne è possibile. E dopo...scopri l'inimmaginabile!




É inutile negarlo. La paura della solitudine ci tiene in trappola e ci allontana dalla relazione d’amore che desideriamo.
Se ci troviamo dentro una relazione in crisi, la paura della solitudine non ci permette di affrontare la situazione e di trovare soluzioni. Se la nostra relazione é finita la paura della solitudine ci rende molto più traumatico il distacco e non ci permette di sfruttare questo tempo così sgradevole e difficile trasformandolo nel miglior tempo di apprendimento. 
“La paura della solitudine crea un meccanismo che ci fa aggrappare alle persone e alle relazioni e non ci permette davvero di capire che cosa vogliamo veramente”.
Il primo effetto é quello di temere per il nostro futuro, per quello dei nostri figli se ne abbiamo. É come se ci mancasse il terreno sotto i piedi e questa sensazione di instabilità é sgradevole e fa anche molta paura. Ci chiediamo che ne sarà di noi ora che tutti i nostri punti di riferimento sono crollati. Ci preoccupiamo per i nostri figli che perdono quella stabilità data da una famiglia unita e forte. Ci chiediamo come faremo ora con tutte le nuove incombenze quotidiane ed anche economiche che modificheranno il nostro stile di vita. 
Un secondo effetto riguarda la comunicazione all’esterno. Ci chiediamo come faremo a dirlo agli altri, a comunicare al mondo che la nostra relazione, la nostra famiglia é finita, crollata. E cosa succederà? Come reagiranno familiari, parenti, amici? Alcuni magari spariranno dalla nostra vita, altri si allontaneranno. E saremo ancora più soli. Tutto questo fa molta paura ed é comprensibilmente umano. 
Ecco perché la paura della solitudine ci fa aggrappare alle persone e quindi alla relazione perché lasciarsi é difficile. Se hai avuto una relazione importante nella quale hai creduto e costruito la tua realtà quotidiana, lasciarsi é davvero come morire. 
E allora accade che cerchi in tutti i modi di salvare il salvabile. 

  • Puoi anche decidere di restare nella relazione per non affrontare tutta la paura del dopo e magari trovare consolazione in una relazione extraconiugale. 
  • Puoi anche sminuire il disagio che provi dicendo a te stessa che tutto sommato non é poi così grave e che ci sono cose più importanti. 
  • Puoi trovarti nuovi stimoli creativi, professionali, culturali, di svago, sportivi, per distrarre la mente, per non pensarci troppo, per sentirti più forte. 
  • Puoi crearti tutti gli alibi del mondo per evitare di affrontare la paura.

E tutto questo é comprensibilmente umano!!
La paura della solitudine però ci dice una cosa molto importante su di noi e anche sulla nostra relazione. E cioè che molto probabilmente la nostra relazione é stata  costruita sulla dipendenza reciproca. E questo non deve stupirci perché nella cultura dominante la relazione viene insegnata e quindi costruita seguendo la logica della dipendenza. L’amore viene associato a dei meccanismi che in realtà nulla hanno a che vedere con l’amore che nutre, che arricchisce, che amplia la nostra prospettiva, che ci fa bene. 
L’amore molto spesso diventa una dolce dipendenza reciproca che può anche farci stare bene e farci sentire al sicuro. Per un po’...
Quando però la relazione finisce oppure entra in una crisi profonda la paura della solitudine ci svela quello che non avevamo potuto vedere fino a quel momento. 
Quella paura diventa come uno specchio che ci permette di vedere noi stesse come non ci era mai capitato. Osservando le nostre paure e facendoci amicizia cominciamo a capire tanto di noi e questa comprensione ci indica la nostra nuova direzione. 
Abbiamo costruito il nostro equilibrio su basi instabili. 
In questa situazione del tutto naturale comprendiamo quindi che la paura della solitudine può essere trasformata in qualcosa di più utile per noi e per la nostra relazione.
Serve costruire un nuovo equilibrio che ci permetta di stare bene con noi stesse.
In tal modo la solitudine diventa una alleata perché ci consente di cominciare un percorso di ascolto profondo di noi stesse, della nostra interiorità, del nostro cuore.
Possiamo usare il tempo della solitudine per piantare radici profonde dentro di noi che ci consentono di entrare in contatto con la nostra essenza, di capire chi siamo e quali sono i nostri valori, per costruire quelle basi stabili per la relazione più importante, cioè quella con noi stesse. E da qui ripartire per le nostre future relazioni d’amore felici e appaganti.

Un passo dopo l'altro...

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by Daniela Fisichella