Se ti dicessi che tutto ciò che hai vissuto, le persone che hai incontrato e con le quali hai condiviso spazi e tempi della tua vita sono il riflesso di qualcosa dentro di te?
Come la prenderesti?
In realtà è proprio così che funziona.
Non esiste "un fuori" separato da ciò che siamo dentro, "un fuori " indipendente dai nostri pensieri, dalle nostre emozioni, dall’energia che incarniamo.
Esiste "un dentro "che si manifesta fuori. Questo significa che tutto dipende da noi e che partendo da noi possiamo creare la nostra realtà. Questa è la responsabilità al cento per cento, questo è il libero arbitrio.
Il nostro percepirci separati e impotenti ci rende vittime di un fato capriccioso e beffardo.
Non è così.
Tutto ciò che ci accade non è mai contro di noi. È un segnale che ci serve oppure è una sberla che ci vuole dire qualcosa e se non ne cogliamo il senso è sicuro che ci arriverà un segnale o una sberla ancora più forte.
Il problema è che noi abbiamo una percezione troppo limitata. La nostra razionalità è limitata e diventa un vero impedimento quando ci concentriamo su tutta la nostra attenzione.
Dobbiamo accettare quindi che c’è il senso, c’è lo scopo anche se noi non lo vediamo, non lo comprendiamo. E di solito non lo cogliamo...non subito almeno.
Accettare che ci sono comprensioni o apprendimenti che necessitano di tempo per svelarsi ma questo non deve farci mai dubitare "che tutto è" perché è così che deve essere in questo momento. Ora.
Ma poi mi chiedo perché è più facile accettare di percepirci povere vittime di eventi e persone che non meritiamo piuttosto che accettare che tutto accade per il nostro bene?
Scrolliamoci di dosso il peso delle nostre paure, ripuliamo il nostro spazio energetico di tutte quelle credenze che ci vogliono poveri e inermi.... perché non lo siamo e non lo siamo mai stati!