Sicuramente Si!
Ma forse quello che non sai é che questo "mito" nella vita di ogni donna impedisce di fatto una autentica realizzazione sia personale che di coppia. Certo ci sono donne che sono convinte di non esserci mai assolutamente cadute in questa “trappola” mentre ce ne sono delle altre che ammettono di averci creduto e di non volerci rinunciare. Cerchiamo però di andare per ordine e cominciamo a chiarire alcuni punti fondamentali.
La prima domanda é:
Cosa significa "mito" del principe azzurro?
Ogni donna occidentale ha fatto sicuramente conoscenza del mito del principe azzurro. Abbiamo imparato a conoscerlo nelle favole che ci venivano raccontate da bambine. Lo abbiamo incontrato negli intramontabili film della Disney.
Nessuna donna é rimasta immune al racconto in cui c’è una figura maschile che arriva e...
1) ci ama
2) da un senso alla nostra vita
3) ci salva
Il concetto della salvezza ha reso molte donne passive. Essere belle, buone e sfortunate era il kit di base per il momento magico del riscatto che si identificava con l’arrivo del principe azzurro. É un’idea molto dolce e bella che ogni donna ha coccolato e coltivato nella sua mente consciamente o inconsciamente soprattutto negli anni dell’infanzia e della giovinezza.
Il principe azzurro si presenta come un uomo capace di compiere per noi imprese straordinarie. Riesce ad affrontare sfide e superare ostacoli pur di salvarci. É forte energico ed é in grado di proteggerci dal male e dai nemici. É splendido e può regalarci una vita meravigliosa.
In questo modo nel cuore e nella mente di ogni bambina e di ogni giovane donna comincia a farsi strada il mito del principe azzurro cioè di un uomo capace di soddisfare tutti i nostri bisogni, di dare valore alla nostra vita, di starci vicino, di proteggerci, di darci gioia e felicità e di salvarci!
Col tempo questa idea comincia ad istallarsi nella nostra mente in maniera più o meno consapevole determinando una struttura e un approccio rispetto agli uomini e rispetto all’amore fondato sulla dipendenza.
Comincia a definirsi un concetto di sè basato sul completamento che può provenire solo dall’esterno. Nessuna donna può dirsi davvero completa se non accanto al suo principe azzurro.
Questo significa delegare al di fuori di noi stesse il potere di renderci felici. Molte donne potrebbero non essere consapevoli di quanto questo mito abbia agito nella loro vita personale e di coppia. Molte donne potrebbero pure affermare di non riconoscerlo e di non averci mai creduto. É però certamente vero che noi donne siamo state immerse in una cultura che ci pone sempre in uno spazio di attesa e di dipendenza.
Se tu chiedi ad una donna... tu ci credi nel principe azzurro?... si osservano varie reazioni con varie risposte.
Ciò che emerge chiaro però é che tutte sanno di cosa stiamo parlando e tutte hanno un'idea in proposito. In effetti ho notato che c’è una idea stereotipata del principe azzurro. Tutte noi come prima immagine pensiamo a quello della fiabe. Quello che arriva in calzamaglia a cavallo... per intenderci! Quello che ci salva da fate streghe e mostri cattivi.
Ecco perché alcune pensano e dicono di non crederci o di non averci mai creduto perché l’idea di un principe come quello delle fiabe sembra molto lontano dalla nostra esperienza quotidiana.
E quindi smettiamo di pensarci in modo serio.
Diversamente io ho continuato a pensarci in modo serio e mi sono chiesta se per caso il mito del principe azzurro può essere coniugato in una serie di tipologie riconoscibili anche nel mondo contemporaneo. Certo il principe in calzamaglia delle fiabe oggi fa ridere ma... siamo sicure che non si presenti anche sotto altri aspetti?
Proviamo a definire delle tipologie
Considerando il “ mito” alla luce di queste tipologie mi sono resa conto che noi donne senza saperlo ci siamo rimaste incastrate. É come un sassolino nella nostra mente che blocca tutto il meccanismo impedendoci di crescere e di realizzare davvero noi stesse.
Ma soprattutto ci rende dipendenti perché deleghiamo all’esterno da noi la nostra felicità, la affidiamo ad altri trascurando il nostro percorso personale che é l’unico che ci condurrebbe verso la costruzione di un equilibrio sano con noi stesse e con gli altri.
Ci tiene in trappola perché fino a quando deleghiamo all’esterno di noi la possibilità di renderci felici significa che la mettiamo nelle mani di qualcun altro che potrebbe farne ciò che vuole.
Noi donne a volte non riusciamo ad immaginare noi stesse come vere protagoniste della nostra vita. Spesso troppo spesso abbiamo l’abitudine di ricercare nell’altro la risposta alle nostre insicurezze. Pensiamo di non essere capaci di stare da sole e di avere sempre bisogno di una compagnia. Ci sentiamo vive solo quando ci sentiamo amate e importanti per qualcuno.
Amare é bellissimo ed ognuno di noi aspira ad amare ed essere amato. Però c’è qualcosa di ingombrante tra noi e la nostra soddisfazione di coppia e questo é proprio il mito del principe azzurro che non ci permette di focalizzarci su di noi, sul nostro valore, sulla capacità di amare noi stesse, di stare bene con noi stesse anche in solitudine, di essere creatrici della nostra salvezza.
Una donna che impara ad amare se stessa, a dare valore a se stessa, a stare bene con se stessa creando situazioni di benessere personale é capace di costruire relazioni di coppia felici che si basano sulla indipendenza.
Solo la libertà ci permette di vivere relazioni appaganti e sincere. Diversamente siamo in trappola, siamo dentro la nostra gabbia, magari anche dorata, fatta di abitudini, di sicurezze, di routine che ci danno l’illusione di stare bene...fino a quando non ci ritroviamo da sole, senza di lui e allora comprendiamo che abbiamo costruito tuto il nostro mondo intorno ad un mito...quello del principe azzurro!
Un passo dopo l'altro...
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