Letto gustato e consigliato

2021-10-15 16:34:21

L' Ikigai è nascosto in ognuno di noi, basta trovarlo. Insieme possiamo scoprire come.

Dal Giappone un metodo per giungere alla conoscenza di sé, alla scoperta di ciò che dà senso e realizzazione alla propria quotidianità. Lo scopo? Trovare il proprio ikigai, la propria ragione di vita, e sentire finalmente di condurre un'esistenza piena, soddisfacente e degna di essere vissuta. Ikigai è una parola magica, così magica che non ne esiste una traduzione semplice nelle lingue occidentali. Possiamo definirlo "la ragione di esistere", "il motore della vita", o ancora meglio "ciò per cui vale la pena di alzarsi la mattina". Ognuno di noi possiede il proprio, anche se non tutti ne sono consapevoli: è la premessa fondamentale per vivere una vita sana, soddisfacente e, semplicemente, felice. Esempio ne sono gli abitanti dell'isola giapponese di Okinawa, dove il tasso di ultracentenari è tre volte superiore a quello delle quattro isole più grandi del paese: la loro consapevolezza riguardo al proprio ikigai, unita a uno stile di vita sano e rilassato, li rende una tra le popolazioni più longeve e felici del pianeta. Ispirandosi a loro e suggerendo esercizi pratici che guidano al riconoscimento dei valori e degli obiettivi veramente importanti per ciascuno nella vita, l'autrice ci insegna a riconoscere cosa ci trasmette energia, curiosità, positività, realizzazione personale, fiducia in noi stessi, progettualità. In altre parole, cosa ci serve per essere felici.

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Letto gustato e consigliato

2021-10-13 15:32:20

📚🆁🅴🅲🅴🅽🆂🅸🅾🅽🅴📚

Quanto tempo dura l'illusione che tutto va bene se la nostra felicità dipende totalmente da un'altra persona?

E già che ci siamo, come può un termine tanto vasto come "Felicità" essere minimizzato e circoscritto al punto da riferirsi solo a una persona?

Queste le domande che mi gironzolavano in testa mentre leggevo "Uomini, attacchi di panico e altre disgrazie".

In realtà in questo libro la protagonista, Angelica, non può neanche illudersi che tutto va bene. L'illusione che Alberto fosse l'amore della sua vita si è ben presto dissolta spianando la strada a depressione, ansia e attacchi di panico.

Beh ma allora basta mollare Alberto, si potrebbe dire.

Clap clap clap (sto battendo le mani).

Certo che si potrebbe dire. Peccato che nel 99,9% periodico dei casi la diretta interessata non abbia questa folgorazione, non ascolti eventuali assennati consigli e, cosa ancor più grave, sia convinta di non poter vivere senza l'Alberto in questione. Pur considerandolo per quello che è, ossia un perfetto idiota.

Quando Giove entra in congiunzione astrale con la Luna e ci arriva, per così dire, un aiuto dal Cosmo, potrebbe anche essere che il nostro 'principe azzurro' decida di lasciarci. A quel punto la vita non ha più alcun senso. I minuti, le ore, i giorni, i mesi, si consumano in pianti e isterismi vari.

Tutto finito? No, perché quando avremo capito (e lo capiremo!) che davvero il Cosmo si è mobilitato per noi, allora la felicità busserà alla nostra porta come ospite inattesa a cui daremo un letto, un armadio, un accappatoio... perché dalla nostra anima non se ne vada mai più!

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Letto gustato e consigliato

2021-10-10 16:47:35

📚🆁🅴🅲🅴🅽🆂🅸🅾🅽🅴📚 Capita, decisamente spesso, che quando una persona passa a miglior vita quelli che restano la disegnano come brava, per bene, sempre gentile e via dicendo. Poi magari scavando in profondità si scopre che quella persona non è poi stata uno stinco di santo, ma poco importa.

In “Rosso autunno” avviene l’esatto opposto. Lo stimato mobiliere Goffredo Prandelli viene trovato morto suicida nel suo mobilificio completamente distrutto da un incendio. La moglie, Veronica, viene così a conoscenza della situazione economica non proprio felice che stava attraversando il mobilificio Prandelli e la ricostruzione degli eventi sembrerebbe portare verso una squallida direzione. Proprio Goffredo, sull’orlo della bancarotta e per incassare i soldi dell’assicurazione, appicca l’incendio salvo poi suicidarsi in preda ai sensi di colpa. Come se il dolore d Veronica non fosse sufficiente, sulle scena compare Irina che afferma di essere stata l’amante del marito.

Distrutta e senza più certezze, Veronica con i suoi due figli, Desirè e Vittorio, si rifugia in campagna, nella casa in cui ha vissuto con l’amata nonna.

Il contatto con la natura, si sa, è terapeutico. Quante volte bramiamo la fuga dalle nostre belle, caotiche e rumorose città per concederci anche solo una manciata di ore in mezzo al verde?

Poi magari ci sciroppiamo code assurde per tornarci, ahimè, in città ma il gioco è valso la candela tanto che alla prossima occasione fuggiamo ancora.

Ma torniamo a noi. Anche per Veronica le giornate in campagna tra gesti semplici, natura incontaminata e dolci ricordi sono balsamo per le ferite ed ecco che dietro l’angolo spunta la voglia di tornare a vivere ma anche, e soprattutto, la voglia di far luce sul lutto subito.

Può mai Goffredo essere stato un bugiardo patentato e infedele?

La campagna da forza a Veronica di voltarsi indietro, affrontare il dolore e credere nell’uomo che per tanto tempo le è stato amorevolmente al fianco. Troverà una valida alleata in Susanna, la mamma di Goffredo, anch’essa maldisposta ad accettare il fango gettato sul buon nome della famiglia e del suo amato figlio.

Un romanzo intrigante e coinvolgente che difficilmente vi farà staccare dalle sue pagine.

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