La pagina infermieristica

Salute & Benessere

Gli infermieri ,nel corso degli anni, hanno affinato le proprie competenze diventando professionisti. Purtroppo ancora oggi, grazie anche alla disponibilità di molti colleghi, siamo costretti ad occuparci di gestioni che non ci competono più come ad esempio rispondere ai campanelli di reparto o le cure igieniche salvo casi eccezionali. Queste sono alcune delle competenze dell'OSS ma purtroppo spesso vengono eseguite da noi a causa,spesso, di problemi di organico. Il demansionamento è punito dalla legge ma quanti colleghi sono disposti a denunciare la propria azienda? La foto raffigura quello che succederebbe, ai pz con pannolone, se facessimo valere i nostri diritti ma è pur vero che, dopo un disagio iniziale, le aziende sarebbero costrette a rivedere i propri organici e a quel punto gli infermieri comincerebbero a fare il loro mestiere.

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L’Ordine di Servizio (Ods) è una disposizione impartita da un superiore gerarchico – sul quale ricade la responsabilità dei fatti conseguenti per richiedere una prestazione lavorativa in maniera coattiva.Deve avere caratteristiche di straordinarietà e non può essere utilizzato come strumento di programmazione routinaria delle attività lavorative. L’ordine di servizio è una disposizione impartita da un dirigente nel momento in cui si presenta una criticità lavorativa. Nella realtà, le situazioni in cui viene più comunemente utilizzato è quando ci si trova in condizioni di carenza di organico, in cui l’unica soluzione resta quella di “imporre” a qualcuno di presentarsi al lavoro. L’ordine di servizio può essere impartito anche da una persona delegata da un dirigente. Necessariamente, l’ordine di servizio deve essere motivato da una situazione di emergenza e per questo motivo non può essere utilizzato come strumento di programmazione delle attività lavorative. Inoltre, non può essere impartito per telefono, ma deve essere tassativamente consegnato in forma cartacea al dipendente. Solo in condizioni eccezionali, l’ordine di servizio può essere impartito verbalmente, ma in un secondo momento deve comunque essere richiesto in maniera cartacea. L’ordine di servizio è regolamentato dal CCNL all’art.28 che cita: Eseguire le disposizioni inerenti all’espletamento delle proprie funzioni o mansioni che gli siano impartiti dai superiori. Se ritiene che la disposizione sia palesemente illegittima, il dipendente è tenuto a farne immediata e motivata contestazione a chi l’ha impartita, dichiarandone le ragioni; se la disposizione è rinnovata per iscritto ha il dovere di darvi esecuzione, salvo che la disposizione stessa sia vietata dalla legge penale o costituisca illecito amministrativo. L’ordine di servizio deve sottostare ad alcune caratteristiche precise: Deve essere in forma scritta Deve essere tempestivo (elemento imprescindibile legato alla situazione di emergenza) e pervenire per tempo: deve essere infatti comunicato in anticipo Deve essere impartito presso il luogo di lavoro: Il dipendente non è tenuto ad essere reperibile al domicilio e nemmeno telefonicamente (tranne se in regime di pronta disponibilità) Deve essere impartito dal dirigente infermieristico o da una persona ufficialmente delegata Deve contenere la motivazione, affinché se ne possa dimostrare il carattere di urgenza Deve essere chiaro Deve essere nominativo Deve indicare la data in cui viene emesso Deve contenere le azioni che si ordinano di eseguire sul dipendente. L’ordine di servizio deve essere uno strumento eccezionale; in caso contrario si parla di straordinario programmato. In caso di cambio turno dall’oggi al domani, l’ordine di servizio deve essere necessariamente scritto. Questo affinché il dipendente possa essere coperto in caso di infortunio. Il dipendente è tenuto a recepire e rispettare l’ordine di servizio che gli viene impartito, a meno che così facendo non rischi di commettere un reato penalmente perseguibile. Nel caso in cui il dipendente si rifiuti di rispettarlo, deve giustificare in forma scritta la motivazione. Oltre a questa motivazione, il dipendente può rifiutarlo in caso di comprovato: stato di necessità forza maggiore che dimostrino l’impossibilità a rispettare i propri doveri. Non esiste un numero massimo o minimo di ordini di servizio che si possano impartire, ma è uno strumento di cui non si può abusare per non incorrere in mobbing. Per quanto riguarda il prolungamento dell’orario di lavoro, per esso non è necessario di norma un ordine di servizio, poiché il dipendente è tenuto a prestare servizio durante il suo turno di lavoro e qualora manchi il collega che deve sostituirlo a prolungare il suo orario di lavoro. Vi è un obbligo giuridico che impone di prolungare l’orario di lavoro fino all’arrivo del sostituto, poiché il dipendente che si allontana dal posto di lavoro rischia la denuncia penale per abbandono di persone incapaci e va incontro a sanzioni disciplinari da parte dell’azienda e dall’ordine.

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Turno di lavoro

2019-08-09 14:57:27

Colleghi, dobbiamo sempre far valere i nostri diritti.

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