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Come Gestire il Drenaggio JP (Jackson Pratt). Ti sei appena sottoposto a un intervento chirurgico e sei pronto per essere dimesso dall'ospedale; tuttavia, hai ancora i drenaggi e sei preoccupato perché non sai come gestirli. I drenaggi JP (Jackson-Pratt) vengono in genere utilizzati per diversi tipi di operazioni, fra cui quelle al torace, ai polmoni o, più comunemente, per quelle addominali e pelviche. Dovresti rispettare sempre le istruzioni che il chirurgo ti fornisce al momento delle dimissioni; le indicazioni descritte in questo articolo sono da considerare come integrative e non sostitutive di quelle del medico. Prendersi cura di un drenaggio JP non è difficile, ma se hai dei dubbi, discutine con il chirurgo o l'équipe medica che ti ha in carico. https://m.wikihow.it/Gestire-il-Drenaggio-JP-Jackson-Pratt

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Emocoltura - tecnica e raccomandazioni, - materiale e procedure - cosa servono? è un'indagine microbiologica fatta nel sangue con lo scopo di individuare l'agente responsabile di un'infezione sistemica, manifestata clinicamente con picchi febbrili importanti. Ovviamente da effettuare prima di terapia antibiotica, anzi accompagnata da antibiogramma, proprio per impostare una terapia che sia tempestivamente efficace. Caratteristici sono i flaconi bactec nel quale il sangue, dopo prelievo eseguito con tecnica sterile sarà raccolto. Sono sufficienti dai 5-6 ml raccolti in questi flaconi sterili che presentano nel fondo un terreno di coltura specifico per anareobi, aerobi e miceti, un anticoagulante, resina ed in cui il sangue risulterà diluito (riducendo il rischio di emolisi). In passato era molto comune raccogliere i campioni a tempo 0, 30 min ed 1h, secondo le linee guida 2015 (se non erro) è sufficiente eseguire due prelievi venosi in due siti diversi contemporaneamente per un totale di 30 ml di sangue prelevato. La tecnica è quella di un prelievo venoso, con maggiore attenzione però alla sterilità senza la quale si può ovviamente compromettere l'analisi. Quindi disinfettare il sito prescelto con clorexidina con movimenti circolari, lasciando asciugare ed evitare di ritoccare, disinfettare con tampone e disinfettanti le membrane perforabili dei flaconi per poi nel frattempo coprirle con garze sterili. Per il rischio di aria nel circuito al set vacutaneir utilizzato (metodo chiuso più sicuro) è meglio raccordare prima il flacone per aerobi. Sarei curiosa di approfondire, soprattutto per quanto riguarda il prelievo da un CVC.Se il catetere centrale ha più lumi, si deve usare il lume con il calibro maggiore sospendendo tutte le infusioni in corso. Si devono scartare 5 ml di sangue (prelievo di spurgo) prima di riempire le provette, perché potrebbe contenere parte delle soluzioni infuse. Al termine va eseguito un lavaggio con 10 ml di soluzione fisiologica iniettata con manovra pulsante e chiusura in pressione positiva. In caso di sospetta infezione del catetere venoso centrale il prelievo per emocoltura va eseguito contemporaneamente da vena periferica e dal catetere venoso centrale, in rapida successione. Se il catetere venoso centrale è multi lume, il prelievo va fatto da ognuno dei lumi, anche da quelli non utilizzati. Si disinfetta il needleless system con clorexidina al 2%, in base alcolica, e si preleva (tramite vacutainer o siringa) il sangue senza scartare nulla, diversamente da quanto previsto per gli altri esami ematici. Si preleva prima il campione aerobio e poi quello anaerobio, avendo l’accortezza di cambiare l’ago tra un flacone e l’altro. Generalmente vengono eseguite 3 emocolture (aerobi e anaerobi) a distanza di circa 20 minuti una dall’altra. Al termine del prelievo va eseguito il lavaggio di ciascun lume del catetere venoso centrale. L emocultura dal CVC è sconsigliata fortemente salvo in caso che l'infezione non sia dal CVC e si prelieva un campione dal CVC ed uno da una vena periferica da lato opposto al CVC. Si può eseguire anche da AVP ma soltanto se il accesso è stato inserito esclusivamente per l emocultura ...questo in caso delle persone che hanno un povero patrimonio venoso e si teme il non riuscivo prelievo prima o durante il atto febbrile.

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Tricofagia

2019-08-22 05:24:39

È una sindrome piuttosto rara. I capelli sono fatti di cheratina, una sostanza che il nostro apparato digerente non è in grado di assimilare nè smaltire. Per questo motivo ingerire capelli, soprattutto se ripetutamente e per lunghi periodi di tempo, comporta dei seri rischi:

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