Karateka Ingegnere

KARATE tanti stili un'unica ARTE

Karateka Ingegnere

KARATE tanti stili un'unica ARTE

Karate . . . una storia infinita intrisa di arte e filosofia

2020-12-12 16:15:43

Se vi è capitato di sentire la parola Karate ma non avete mai approfondito . . . questo articolo fa per voi!  Che cos'è il Karate? 

Il Karate è un’arte marziale nata come metodo di difesa a mani nude.
E' una vera propria Arte nonché una filosofia di vita per il praticante. Come diceva il M° Funakoshi, il Karate si pratica tutta la vita.
Nel corso degli tale disciplina si è evoluta in uno sport da combattimento con contatto controllato fino ad arrivare la prima volta alle OLIMPIADI (Tokyo 2021).
Considerando per un momento il Karate come sport possiamo dire che vengono utilizzate tecniche di percussione con gli arti superiori, inferiori nonché tecniche di proiezione e successiva tecnica di chiusura. Poiché nello sport va garantita la sicurezza molte tecniche e molti "bersagli" non posso essere utilizzati.
Nello studio del Karate come difesa personale, invece, le tecniche sono molto più estese. Infatti, si aggiungono tecniche di leve articolari, percussioni con determinate  parti del corpo, etc.
Non è affatto semplice dare una definizione del Karate anche perché esistono centinaia di stili ma a mio avviso è una cosa è certa . . . tanti stili ma un'unica ARTE

  • Il Karate un’arte marziale.
  • Il Karate è una filosofia e uno stile di vita.
  • Il Karate è un metodo di difesa personale.
  • Il Karate è una disciplina.
  • Il Karate è uno sport da combattimento.
  • Il Karate è benessere 

Karate. . . il significato


Il nome antico di tale metodo di combattimento era To-de (mano cinese)

Nei primi dececenni del 1900 il nome di tale arte diventa Kara-Te (mano vuota)
Le motivazioni di tale cambiamento nell'ideogramma possono essere interpretate in diversi modi

  • Kara (vuoto) per il profondo significato che assume nello ZEN
  • Nazionalismo giapponese che non apprezzava il termine mano cinese

Ma torniamo a noi . . .

Karate. . . una storia infinita tra luoghi e origini 


Per scoprire la storia del Karate, dobbiamo affondare le radici nel  To-de.
il To-de nasce come sistema di difesa personale a mani nude nell’isola di Okinawa, dove un miscuglio di stili di combattimento presenti sull’isola si fondono con le esperienze derivanti dai rapporti con tra Cina.
La Cina nel periodo di fine ‘800 aveva fortissimi scambi commerciali con Okinawa e le merci venivano importate ed esportate. In questi interscambi non vi furono solo passaggi di merci ma anche conoscenze e approfondimenti culturali (una sorta di ERASMUS se così si vuol dire). Tali scambi coinvolsero anche scambi di tecniche di combattimento . . . non dimentichiamo perciò che l'origine del Karate ha forti influenze cinesi.
I rapporti tra Okinawa e la Cina erano molto frequenti anche dovuti alla distanza.
La Cina dista circa 390 miglia da Okinawa.
In Cina si praticavano da tempo arti marziali, il Quan Fa era già presente e studiato.
Molti praticanti di To-de di Okinawa furono influenzati da questi interscambi, e così nacque un’arte di combattimento a mani nude di matrice cinese,  il To-de “Mano cinese”.
Tale arte diventa successivamente un metodo di combattimento nell’isola di Okinawa e si utilizza la definizione di Mano di Okinawa 沖 縄 手, Uchinaa-dii.

L'insegnamento dell'arte del "Okinawa Te" era segreto ed era riservato a pochi selezionati allievi. Veniva proposto attraverso i Kata e le relative scomposizioni (applicazioni) detti Bunkai.

Nel tempo vennero a delinearsi tre stili di combattimento che prevalsero su tutti quelli presenti sull' isola di Okinawa i cui nomi traggono origine dalle città:

  • Shuri-te
  • Naha-Te
  • Tomari-Te



All'epoca Okinawa era un Regno (Ryūkyū) con una propria indipendenza, sue usanze, suo dialetto suo Re
Nel 1921 il principe ereditario Hirohito, visita le isole di Okinawa e in tale occasione tra i vari riti cerimoniali di accoglienza viene presentato il To-de. Fu in questa occasione che fu chiesto al giovane Gichin Funakoshi di preparare una dimostrazione di karate fatta dagli studenti. L'anno successivo a Kyoto venne organizzata una dimostrazione nazionale di educazione fisica anche in questa occasione Funakoshi ebbe l'onore di presentare il karate di Okinawa che si chiamava ancora To-de.
Funakoshi scrive molti libri sul Karate solo quando il maestro scrive il suo terzo libro nel 1935 “Karate-Dō Kyōhan” [空手道教範] i kanji che compongono la parola To-de 唐手 diventano 空手 Karate

Karate. . . come si scrive ?

Si scrive semplicemente Karate senza accenti.
Se poi vuoi sapere come si scrive Karate in giapponese qui di seguito 

空手

  • Kara 空 è composto da 8 segni
  • Te 手 è composto da 4 segni

Kara si trova in molte parole giapponesi e quindi anche nel praticante di Karate 
... il karateka 空手家:

Karate. . . come si pronuncia? 

Si sente dire di tutto sulla pronuncia del Karate. 
Una cosa è certa è che il il Giapponese non ha accenti e la pronuncia sarà neutra
No Karatè, No Kàrate e neppure karàte  
Come abbiamo visto precedentemente la parola è formata da due parole separate: Kara e te.
Se volete sentirlo da un Giapponese, beh,  invitatelo a bere un Matcha Te a casa 😉

Karate. . . le tecniche 

Chiunque abbia sentito parlare del Karate ha sempre sentito la parola "mossa"
In realtà tale parola è usata comunemente e impropriamente da "non addetti ai lavori"
La parola corretta è tecnica di Karate
Le tecniche nel Karate sono davvero tante e ogni stile ha le sue peculiarità
Possiamo considerare tre macro categorie: 

  1. Tecniche con gli arti superiori
  2. Tecniche con gli arti inferiori 
  3. Tecniche di proiezione

Possiamo cercare di dividerle anche per tipologia:

  1. Tecniche di parata (uke waka)
  2. Tecniche di attacco 
  3. Tecniche di presa (Tori waza)
  4. Tecniche di leva (Kansetsu waza)
  5. Tecniche di immobilizzamento (Osae Komi waza)
  6. Tecniche di proiezione (Nage waza)
  7. Tecniche di spazzata (Harai Waza)
  8. Tecniche di strangolamento/soffocamento  (Shime waza)
  9. Tecniche a terra (Ne waza)

A sua volta le tecniche di attacco al punto 2. le possiamo dividere in base al tipo di "arma" usata

  • pugno (tsuki waza)
  • percosse (uchi waza)
  • calcio (geri waza)
  • gomito (Hiji waza)
  • ginocchio (Hiza waza)
  • testate (atama waza)


Non dimentichiamo che tali tecniche devono essere abbinate a posizioni, guardie, spostamenti e cadute

  1. Posizioni (Tachi waza
  2. Guardia (Kamae waza)
  3. Spostamenti (Ashi sabaki waza)
  4. Cadute (Ukemi waza)

Insomma di studio di tale arte ce n'è TANTO da fare il tutto collegato alla pratica
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