L'evoluzione della specie “tortino di ortaggi“

Gentili amici,
voglio sottoporvi con il seguente articolo un breve trattato sull'evoluzione della specie "tortino di ortaggi".
Come è noto ormai a chi segue i miei lavori, dai tempi della pubblicazione de "L'origine delle specie" e del mio lungo viaggio nei mari del sud con il Beagle (a proposito: cucina pessima a bordo. Mi toccava mangiare quasi sempre e solo pesce conservato!), ho speso la mia esistenza per cercare di dimostrare come le specie animali e vegetali evolvano e migliorino nel tempo grazie a un meccanismo di selezione naturale, che consente la sopravvivenza del più adatto all'ambiente.
Ebbene, sono passati ormai oltre quasi 200 anni, ma nonostante gli acciacchi dell'età ho continuato ad approfondire la questione, e sono oggi in grado di estendere la mia intuizione anche a un campo che non avevo finora considerato: quello della cucina.
Ritengo infatti che il principio di miglioramento intrinseco, che nasce dalle cose stesse e privo di una suo finalismo, vada applicato anche alle preparazioni dell'essere umano. E in particolare alla cucina, come luogo metaforico dell'agire di un essere umano. In cucina si trasforma la materia grezza in qualcosa di migliore, di più... adatta!

Cucinare è una ottima occasione per accendere il proprio Cuoco Interiore!

Prendete ad esempio questo tortino, di cui riporto testimonianza fotografica: come potete notare nella sua prima versione, asciutta e semplice, si presenta già armonico, ma solo parzialmente adatto all'ambiente. Certo, adatto all'ambiente del forno, ma le necessità del pranzo richiedono che la sua struttura si modifichi. Così com'è, nudo e puro, ha già un suo perché, ma non può essere una soluzione che dura a lungo.
Diventa necessario, per la sua sopravvivenza nel tempo, che l'ambiente del pranzo induca al tortino una modifica, una integrazione; in questo caso, costituita dalla farcitura, a base di patate ed erbette.
L'ambiente quindi porta il tortino a modificarsi in direzione di una diversa stabilità. Aumenta la complessità del vivente, che ricerca altre forme di equilibrio (ovvero omeostasi, equilibrio dinamico, come direbbero i miei amici cibernetici del XX secolo), su un livello superiore. 
L'evoluzione però ancora spinge. In questa versione con il ripieno crudo, il tortino non giunge a un grado di stabilità, né parziale né definitivo. L'ambiente del pranzo da realizzarsi, che ormai si carica di posate, tovaglie, bicchieri, e dell'appetito dei commensali, impone un altro passaggio. Il tortino, così com'è, non può sopravvivere alle sollecitazioni dell'ambiente del pranzo, è necessario un salto evolutivo.
Così interviene l'essere umano, il cuoco, con la sua attenzione, entrando in relazione con l'ambiente e con il tortino.
Va dunque infornato, a 180°C.
Possiamo così notare, nella foto, come si arrivi a un punto di equilibrio. Il tortino è ora perfettamente adatto al pranzo dei commensali.
L'evoluzione ovviamente continua, ci saranno altri salti di livello, altre instabilità e stabilità. Intanto, accontentiamoci di esplorare questa. Magari, tra duecento anni, vediamo che cosa altro sarà successo.
Sentitamente Vostro, nei secoli

Charles Darwin

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Post Scriptum

di Marco Boscarato

I principi di

• Relazione
• Adattamento
• Equilibrio
• Dinamicità (e quindi squilibrio e movimento)
• Armonia

sono alla base degli incontri "In Cucine Insieme".
Dove propongo di realizzare, ciascuno nella propria cucina, una cena diversa, curiosa, interessante. Condividendo nei giorni precedenti gli ingredienti necessari, ed affrontando assieme tutti i passaggi grazie al collegamento on line.
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