VUOI SAPERE COSA PROVA UN CANE QUANDO VIENE ABBANDONATO?
Per capire cosa prova un cane quando viene abbandonato, vi farò fare un balzo nel passato. Vi è mai capitato da bambini di perdervi in spiaggia? A me sì e vi assicuro che me lo ricordo benissimo, come se fosse accaduto ieri, nonostante siano passati tanti anni.
Facciamo un esercizio di immaginazione
Immaginate di tornare indietro a quando avevate circa cinque o sei anni, un’età in cui avete acquisito un minimo di consapevolezza.
Siete sotto l’ombrellone con secchiello e paletta, acqua e stampini, pronti per costruire il castello più figo del mondo. Accanto a voi ci sono mamma e papà che vi guardano e intanto si rilassano cullati dalla brezza marina.
Voi siete impegnatissimi a ultimare il vostro capolavoro ma realizzate di non avere più acqua e un castello di sabbia non si può costruire senza acqua, così dite ai genitori che andate a riempire il secchiello. Il mare è lì vicino, a ore 12, non può succedervi nulla…e poi loro vi guarderanno attenti dall’ombrellone.
Arrivate alla riva e sul bagnasciuga ci sono le conchiglie, sono bellissime, perfette per decorare le guglie del castello…. ci saranno anche quelle che se le appoggi all’orecchio senti il mare? Ad un tratto notate un bambino che ha il secchiello più grande del vostro: “Ehi bambino, me lo presti e in due secondi gli racconti della tua mega costruzione?”
Poi d’un tratto ti ricordi del tuo castello e decidi di tornare all’ombrellone ma dando le spalle al mare ti rendi conto che tutte gli ombrelloni sembrano uguali. Non riesci a capire dove andare, non riesci a capire dove sei, nessuna delle facce che ti circondano ha un’aria famigliare, niente mamma, niente papà. Allora ti metti a chiamare più forte che puoi ma c’è tanta confusione e la tua voce è sovrastata dal chiacchiericcio dei bagnanti. I tuoi genitori si allungano per farsi vedere ma la gente è troppa e ti perdono di vista. Sembra assurdo ma non è così.
E’ il panico…cominci a correre, ti manca il fiato, le lacrime scendono grandi come monete, ti vedi già morto ( anche se non sai ancora cosa voglia ben dire!)…vuoi la mamma più di qualsiasi cosa al mondo.. ti si appanna la vista e quasi ti senti svenire.
Poi all’improvviso senti una voce famigliare che grida il tuo nome, non ci credi ancora ma è lei, è lei che ti ha trovato… e quando ti abbraccia e ti stringe, ti sciogli come un gelato al sole e sprofondi in quell’abbraccio che ti riporta a casa.
Ora prova a paragonare quel bambino a un cane.
Immagina che quel cane venga lasciato dal proprietario in un posto che non conosce. Solo, smarrito, confuso, quel cane prova esattamente le stesse cose di quel bambino.
L’unica differenza è che in questa seconda parte della storia troppo spesso manca il lieto fine. Il suo compagno umano lo ha deliberatamente abbandonato, ha scaricato in un luogo conosciuto colui che gli è sempre stato accanto, perchè l’amicizia va onorata.
Quel povero cane potrebbe morire, di caldo, di freddo, ucciso, investito… potrebbe succedere, a meno che qualcuno non lo trovi e lo salvi.