Guido Zanchin

Founder Senior

Sperando di essere utile a qualcuno...

2019-09-26 19:48:15

Ma quanto siamo lamentosi?

Alzi la mano chi non si lamenta talvolta quando le cose non vanno come diciamo noi.

diventiamo più lagnosi di una vecchia prefica da rosario.

Eppure lo vediamo che i nostri atteggiamenti o comportamenti non sono proprio il massimo della positività!

Una volta realizzato che ciò che non va dipende da noi, cosa ci trattiene dall’ essere pronti al cambiamento?

Le insoddisfazioni iniziano a camuffarsi da giustificazioni più o meno plausibili.

Un mancato obiettivo si trasforma in litigio con partner amici o figli…..

Come si può fare?

Cominciamo a muoverci al contrario: prepariamoci un bell’ elenco di ciò che ci fa stare bene durante il giorno, in questo modo i momenti “neri” li scopriamo meglio.

Una volta riconosciuti è necessario capire se il momento è quello giusto per cambiare qualcosa!

Poche storie! Il cambiamento fa paura, non raccontiamocela! Ci giochiamo il nostro equilibrio…

Altro foglio e disegnate una scala da 1 a 10. Quanto siete disposti a mettere in gioco il vostro “ordine”?

E’ il momento di decidere

La prima reazione, lo sappiamo, è la resistenza: cosa ci frena ancora? Paura? Fastidio? Tristezza?

Improvvisamente è più facile resistere che cambiare, nonostante la nostra razionalità ci dimostri chiaramente il contrario

Partiamo dalle domande

Cosa voglio smettere di fare?


Quale sarà la sensazione opposta al problema che sto affrontando?


Qual'è il traguardo a cui aspiro? Chi lo ha raggiunto?


Quali risorse già posseggo per raggiungere questo traguardo? Quali devo sviluppare?


Se avessi già raggiunto i miei obiettivi, come starei e cosa starei facendo in questo momento?

  Come affrontare il cambiamento in modo costruttivo?

  • Cominciamo con coraggio vivendo appieno le nostre emozioni, le quali ci permettono di entrare in contatto con le nostre parti più intime e profonde e di elaborare il cambiamento. Ci dicono ciò di cui abbiamo bisogno e ci permettono di capire che possiamo chiedere aiuto, magari ad uno specialista ( senza fare nomi….😏)
  • Imparare l’ottimismo si può! Cambiare il modo di interpretare gli eventi, pensare le possibili alternative, anche inusuali, darsi dei target raggiungibili. Le nostre emozioni sono il frutto di ciò che pensiamo. Cambiamo il pensiero e la realtà cambierò
  • Allargare la zona di comfort…quante volte abbiamo sentito questa frase? Quasi ne abbiamo scordato il significato. Abbandonare il modo passato di agire e gestire il disagio della nuova situazione. Sicuramente il vecchio modo di pensare non si adatterà alla nuova situazione, bisognerà sperimentare nuove azioni. Il nuovo equilibrio si adatterà perfettamente alle nuove situazioni ed allargheremo la nostra zona di sicurezza.
  • Come ho agito in passato davanti al cambiamento? Dove sbagliavo? Quali sono le mie risorse ora?
  • Rivolgersi ad uno specialista (mi verrebbe da dare un suggerimento….😏) non è un fallimento, ma una giusta strategia per affrontare il cambiamento quando non si riesce a proseguire o raggiungere nuovi obiettivi.

Certo, il cambiamento è faticoso, doloroso, fa paura ma permette di conoscersi più profondamente ma soprattutto di acquisire sempre nuove capacità.

Ora tocca a noi, possiamo fermarci o generare nuove opportunità, cercare di fermare il cambiamento è inutile oltre che dannoso.