Viagiar descanta. Ma chi parte mona, torna mona. (Hugo Pratt)
Il buon Hugo Pratt, con questa icastica affermazione, non lascia scampo.
Viaggiare sveglia, “descanta”, toglie dall’incanto e rivela la verità delle cose. Viaggiare è un tuffo nella ricchezza del mondo. Ma se non siamo in grado di coglierla, passiamo oltre senza vederla.
La vita è un viaggio e credo sia giusto affrontarla con questo spirito: va goduta, apprezzata fino in fondo, va ricercato il piacere. Ma il piacere più intimo è quello della Relazione vera. Con le cose, con le persone, e con noi stessi. In questi “rifugi” noi troviamo la nostra intima natura.
Cerchiamo noi la felicità forse? Anche sì, direi. Ma se vogliamo dirla con Nietzsche, Nel suo “Zarathustra”, cerchiamo soprattutto la nostra “Opera”
Per cui, cari amici, se partiamo con i paraocchi, vedremo ben poco paesaggio intorno a noi. Togliamoli, questi paraocchi che tanto ci difendono e ci proteggono, e affidiamoci al cammino, al viaggio. Sarà sempre e comunque ricco di sorprese, Lestrigoni e Ciclopi.
E alla fine ci regalerà se stesso, il viaggio.
Cioè, la nostra Opera
Buon cammino a voi, cari amici.
Condividete, se vi fa piacere, e ricordatevi che potete diventare protagonisti anche voi del viaggio di un libro. Lo potete fare qui, acquistando la vostra copia
L'editore bookabook chiede questo impegno all'autore: che insieme a loro contribuisca a difendere e diffondere il valore delle sue pagine.
In cambio, non gli chiede una lira e, per correttezza, impedisce qualsiasi autoacquisto.
Per cui, cari amici, questo passo lo dovete fare voi, se volete, e non posso proprio farlo io 😊
---
Comincio con questo post una serie di post sui “volti” del cammino, volti realmente incontrati o compagni di viaggio immaginati, ma non meno reali.
(immagine: Hugo Pratt a Venezia Malamocco c) 1980 Cong SA, Svizzera)