Giorgio Giorgetti

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VINI DOLCI, CALDI O FREDDI? Termino il viaggio tra le temperature di servizio dei vini con quelli dolci. I vini dolci, come capita sempre, sono il solito caso a parte. Questo perché la temperatura di servizio ci servirà per gustare il vino al grado di dolcezza che preferiamo. Prendiamo, per esempio, un vino passito, per sua natura molto dolce. Può capitare, magari, che a noi il dolce non faccia particolarmente impazzire e che, anzi, ci stucchi molto in fretta: quindi, grazie a una temperatura di servizio piuttosto bassa, potremo abbassare anche la sensazione di dolcezza e rendercelo più gradevole. Per questo motivo molti vini dolci hanno una temperatura di servizio che varia dagli 8 ai 18 °C: dipende da come ci piace. La cosa migliore, come sempre, è fare un po’ di prove e di esperimenti. Una nota: i vini frizzanti dolci, come il Moscato, devono sempre essere serviti freddi. Il loro basso contenuto alcolico e un’acidità non sempre spiccata, infatti, potrebbero soccombere alla dolcezza tipica di questi spumanti, rendendoli davvero imbevibili, scatenando il funesto effetto "Coca-Cola calda"! Servendoli a 8 °C o anche meno, invece, esalteremo l’acidità e l’effervescenza, diminuendone la dolcezza e rendendoli così assai più graditi e simpatici.

Giorgio Giorgetti

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VINI ROSSI E TEMPERATURE I tannini sono l’elemento che più di ogni altro condiziona la temperatura di servizio di un vino rosso. Se i tannini sono pochi, come in rossi leggeri, frizzanti o nei vini novelli, si potrà servire anche a 14 °C, soprattutto in estate. Le note amare dei pochi tannini non saranno troppo fastidiose da rendere imbevibile la bottiglia. Se i tannini sono robusti, come capita spesso nei vini rossi con una struttura medio-complessa, la temperatura di servizio è di solito sui 18 °C: dico 18 °C invece che temperatura ambiente, perché spesso l’ambiente è parecchio più caldo. E non solo in estate, ma persino in inverno (difficile trovare sale da pranzo che abbiano 18 °C anche in pieno gennaio). Che si fa, quindi? In questi casi, facciamo fare alla bottiglia un veloce passaggio in frigo (bastano 15 minuti), tanto per riportarla a livelli più umani e godibili.

Giorgio Giorgetti

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VINI ROSATI IN FRIGO Un vino rosato si trova a metà strada fra un bianco e un rosso, quindi anche per la temperatura val la pena comportarsi in questo modo. Possiamo servirlo a 10-14 °C: stando sui 10-11 °C accentueremo la freschezza; stando più sui 12-14° C, esalteremo la morbidezza e il grado alcolico, se c’interessa farlo.

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