Giusy Gil Mammana Parisi

Orgoglio e pregiudizio: due personaggi in distacco ATTO SECONDO

2020-04-16 02:31:34

Mr Bennet e Charlotte Lucas hanno qualcosa in comune:entrambi sanno trasformare un matrimonio mediocre in un vero successo, pur con attitudini diverse dovute a circostanze diverse.La differenza:Charlotte sapeva perfettamente a cosa si avviava,Mr Bennet avrebbe potuto se solo fosse stato più accorto.

MR BENNET, ovvero di necessità virtù

Papà Bennet, ovvero come un solo errore può risultare fatale: ma lui non si arrende al disastro, anzi sa farne virtù. Di Papà Bennet, una volta consapevoli che proviene da una società elitaria, dovremmo capire subito un particolare: non è affatto snob, dato che una delle prime cose che veniamo a sapere di lui è cha ha sposato più in basso di categoria. La signora Bennet è figlia di un avvocato. Un pescatore o un ciabattino ne avrebbero avuto riguardo come alle più alte sfere, così come i Peggotty verso i Copperfield, i Whickfield e la zia (di David) Betsy Trotwood. Ma non certo un esponente della landed gentry. Ma i guai di Mr Bennet non nascono affatto perchè suocero e cognati devono lavorare per vivere (pure riuscendo a guadagnare bene), cosa inammissibile per gentleman, l'aristocrazia e nobiltà, ma per aver creduto di vedere giudizio e resonsabilità dietro la non comune avvenenza della allora futura signora Bennet. La sciocchezza della moglie, dotata della naturale predisposizione a rendersi ridicola in pubblico (e di consegueza fare arrossire i pochi familiari dotati di comprendonio), diviene palese a breve dopo le nozze. Mr Bennet è deluso, ma non si scompone. Sa di aver preso una decisione importante, come quella di sposarsi, in maniera precipitata e superficiale ed è pronto a pagarne le conseguenze. Mr Bennet segue il caro vecchio detto che esorta a passare l'inverno dove si è scelto di trascorrere l'estate. E non è un irresponsabile come certi suoi contemporanei che, a detta di Jane Austen, corrono ad affogare i loro dispiaceri tra le case da gioco oppure fanno di peggio (l'autrice si esprime in maniera soffusa, perchè dotata di finezza e discrezione, ma il lettore attento capisce bene a cosa si riferisce). No, pur con tutti i suoi difetti, Mr Bennet è un uomo religioso e retto che rifugge la mondanità, è fedele alla moglie e trova il suo diletto immergendosi tra i libri della biblioteca di Longbourne e nella campagna. Non ne fa una malattia, dell'avere una moglie sciocca e dalle mani bucate. Non sviluppa disturbi psicologici e non ha bisogno di andare in terapia: dotato di eccentricità e ironia, ne approfitta per godere del lato comico della situazione e ci riesce alla perfezione. Ben lungi dal lamentarsi di un matrimonio mediocre, sa come invece rallegrarsene e non rompe le scatole a nessuno: nè alle figlie, nè a vicini e parenti tutti. Chi saprebbe reagire oggi come lui?  Certo, pur in base alla propria cultura, che implica sfumature diverse. L'umorismo anglo è tipico della Gran Bretagna (e forse anche dei paesi limitrofi), dunque il repertorio di Mr Bennet può riuscire poco comprensibile altrove. Ma l'attitudine sicuramente no. Oggi si mandano all'aria famiglie per un nonnulla, per bazzecole, spesso e ben volentieri dopo aver preso coscientemente decisioni temerarie e avventate. Mr Bennet, invece, manda avanti il proprio ménage familiare con coscienza e ironia. Sa che la situazione se l'è cercata e è non di gravità tanto irrecuperabile da separarsi (come dovette invece fare la zia di David Copperfield dal marito -ok, ultimamente mi barcameno spesso tra Jane Austen e Charles Dickens, ma dopotutto anche quest'ultimo ha fatto la storia della letteratura inglese e noto un certo filo conduttore che accomuna l'autore vittoriano all'autrice georgiana-). Anche se la signora Bennet non è la compagna ideale, pur tuttavia gli vuole bene e gli è fedele quanto lui lo è a lei. Qualcuno ha rimproverato a Mr Bennet di essere però un padre trascurato, avendo permesso alle figlie minori di oziare quanto più paresse loro. Da parte mia non vorrei essere altrettanto severa. Nessuno è perfetto e il povero Mr Bennet era troppo impegnato a cercare di non ammattire, in quella famiglia e alla fine della fiera, le più giovani signorine Bennet avrebbero ben potuto prendere esempio dalle sorelle maggiori. Per non parlare del fatto che le sue trovate ciniche, degne del dottor House, mi fanno morire dal ridere. Basti pensare a questa risposta alla moglie al ritorno dal primo ballo di Meryton in cui è presente Mr Bingley: 


"Se avesse provato un po' di compassione per me", esclamò il marito spazientito, "non ne avrebbe ballati nemmeno la metà! Per l'amor del cielo, smettila di parlare delle sue dame. Oh! se si fosse storto una caviglia al primo ballo!" (citazione breve tratta dal cap. III di Orgoglio e pregiudizio). 


Ovviamente Mr Bennet non desiderava che Bingley s'infortunasse, era il suo solito comicissimo humor!