Gabriella Lozza
Lezioni di pianoforte
Wilhelm Friedemann Bach: Polonaise n. 10
2018-10-30 17:45:05
Wilhelm Friedemann Bach "Nato a Weimar il 22 novembre 1710. Primogenito di Johann Sebastian Bach e della prima moglie di lui, Maria Barbara, apprese la musica dal padre. Una leggenda malevola, cresciuta attorno a un romanzo del secolo scorso, e trasferita poi in un film, ha lasciato di questo artista l'immagine di un ubriacone dissoluto e losco. La sua musica, originale e talora sorprendente, rimane una delle migliori testimonianze del nuovo stile "moderrno" "sensibile" che si diffuse verso la metà del XVIII secolo. Per tutta la vita inseguì il successo, ma non fu compreso, e fallì nonostante il talento: un talento che risplende in un'opera vitale, appassionata e personalissima, e che rivela un forte temperamento.E' difficile datare l'opera clavicembalistica di W.F. Bach .Le dodici polacche sarebbero state scritte nel 1765. Sono ordinate per tonalità in senso ascendente, da do a sol, omettendo alcune tonalità meno usuali come do diesis maggiore o fa diesis maggiore. La seconda polacca è tuttavia scritta nella rara tonalità di mi bemolle minore. Malgrado la loro brevità sono costruite in forma di sonata, cioè con due temI in opposizione, con tanto di sviluppo e ripresa. Il primo editore Griepenkerl, all'inizio del XIX secolo le ha definite "l'immagine fedele di un'anima nobile tenera e profondamente agitata".Bisognò attendere l'opera romantica perché queste dodici polacche avessero successo." Adélaide de Place
Gabriella Lozza
Lezioni di pianoforte
Dopo trecento anni di storia del pianoforte la prima vera innovazione della tastiera è ancora opera di italiani!
2018-10-29 20:26:38
"Il pianista e compositore Paolo Ceccarini e l’ingegner Luigi Diamante hanno presentato a Cremona Musica lo scorso 30 settembre La rivoluzionaria tastiera ergodiesis.“ Si tratta di una tastiera ergonomica che rende - fra gli altri vantaggi - più confortevole il raggiungimento degli spazi fra i tasti neri, problema particolarmente sentito soprattutto dai pianisti con le dita non affusolate. Ergodiesis presenta vantaggi anche per le mani piccole e offre all’esecutore una gradevole uniformità di spazi fra i tasti. Il tutto senza intervenire sulla grandezza dei tasti bianchi, ma individuando rapporti innovativi tra le larghezze superiore e inferiore dei tasti neri. Mentre l’occhio non vede differenze, è provando a toccare i tasti che si percepisce il comfort. Omogeneità degli spazi fra i tasti neri, sufficiente superficie di appoggio delle dita sui tasti e mantenimento della funzione di guida dei tasti neri verso il tasto bianco. Gli spazi aumentati facilitano l’esecuzione di trilli e gruppetti, diminuiscono le interferenze e agevolano anche l’esecuzione a quattro mani. Anche i pianisti con mani piccole possono prendere intervalli estesi più facilmente.” http://news.cremonamusica.com/news/?item=348&fbclid=IwAR2VllKbVM4V6rBdZ3mNRQg65guM5xdChIIWxgwB_O_H1VS6agKLezrxBgo
Gabriella Lozza
Lezioni di pianoforte
Victor Borge: grande intrattenitore.
2018-10-27 18:04:16