Fabbrica della Salute

Nutrizione funzionale, yoga e lifestyle

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Nutrizione funzionale, yoga e lifestyle

Parte fisica e parte non fisica

2021-05-28 16:23:36

Perché lo yoga non si occupa solo del corpo?

Secondo un’antica ed importantissima scuola di pensiero filosofico dell’India (il samkhya, su cui si basa lo yoga), l’uomo è composto da una parte fisica, fatta di materia (cioè legata alla natura materiale in continuo cambiamento) ed una parte “coscienziale” (legata alla consapevolezza, al lato senziente dell’essere).
Il corpo fisico, in quanto solo composto da materia, non ha coscienza, non sente, non percepisce: la capacità di sentire è possibile solo perché siamo composti da un ulteriore elemento immateriale, che non risiede nel corpo, che è appunto la coscienza.
Conoscere l’esistenza delle 2 parti, senza trascurarne alcuna, è la chiave per raggiungere l’unico vero obiettivo dello yoga: uscire dalla sofferenza, emanciparsi dal dolore (come spiegato anche qui).
Infatti, il principale motivo per cui sia lo yoga che il samkhya esistono, altro non è che darci dei metodi e delle conoscenze per superare la condizione di sofferenza tipica di ogni esistenza.
I termini “tecnici” a cui mi riferisco, sono (in sanscrito):


Siamo quindi composti di 2 parti, non solo dalla parte fisica! Non dobbiamo ignorarlo o dimenticarci di questo!
Quando svolgiamo le pratiche yoga, non possiamo occuparci solo del corpo (per questo lo yoga non può essere equiparato ad una ginnastica), ma dobbiamo avere anche come obiettivo quello di aumentare la conoscenza e l’esperienza di come siamo realmente fatti, di cosa sia il nostro “vero sé”.
Dobbiamo quindi lavorare anche sulla mente, per poi abbandonare e superare anche questo livello.
Per questo lo yoga va praticato sempre con attenzione, con presenza, per arrivare ad uno stato meditativo, ovvero ad un silenzio lucido ed attento della mente.

Da qui si parte! (È un punto di partenza, non di arrivo!)


Questa contrapposizione di materia e coscienza è una spiegazione della realtà che, però, ci lascia insoddisfatti: sembrano essere due principi così distanti tra loro da apparire inconciliabili.
Abbiamo invece l’idea, la sensazione, che l’Universo sia un tutt’uno, dove le varie parti che vediamo siano figlie di un unico livello di realtà più profondo che le comprenda tutte.
L’esistenza di categorie separate, indipendenti e contrapposte tra loro è un argomento confutato anche dal buddhismo, che le considera di fatto irreali, prodotte da una mente che non ha chiaramente compreso ed accettato la sostanziale fluidità di tutte le cose. In altre parole, non esistono categorie e forme fisse, che sono solo una semplificazione della nostra mente che, altrimenti, non riesce a schematizzare la realtà. 
Lo yoga, pur basandosi sui presupposti teorici del samkhya, cerca di pervenire all’unione di ciò che sembra disgiunto (yoga significa appunto “unione”).
I vari aspetti “opposti” della realtà, come le polarità maschile e femminile, il caldo ed il freddo, la tensione ed il rilassamento, ecc… devono essere equilibrati, accettati, senza preferirne uno all’altro.
Anche la tradizione cinese parla di questa armonizzazione, riferendosi ai principi di yin (femminile) e di yang (maschile).
Nello yoga si mira a comprendere (anche in senso pratico e di esperienza, non solo teorico) che non vi è una polarità “giusta” ed una “sbagliata”: ad esempio, non è sempre vero che una risposta “forte” sia più adatta a fronteggiare una situazione rispetto ad una risposta “debole” o che il “rigido e duro” sia sempre preferibile rispetto al “flessibile e molle”. Lo stesso vale all’opposto.
Lo Yoga deve quindi condurre ad una più profonda comprensione della realtà e non solo a rendere più flessibile ed energico il corpo: in questo consiste il suo scopo, il suo senso di esistere.
L’attenuarsi progressivo della sofferenza che ne ricaviamo è già di per sé un grandissimo risultato, assieme al grandissimo beneficio di una migliore salute.
Non ridurre quindi lo yoga solo ad un attività fisica!
Questa è di grandissima utilità nella nostra vita, ma non commettere l’errore di definire lo yoga come una tipologia di attività fisica!
C'è molto di più! 


 

Cos'è davvero lo yoga?
Stai per caso ignorando il più vasto contenitore di strumenti per lo sviluppo integrale dell'uomo?
by Evelina Lavinia/Roberto Zanardi
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